Fermo restando che quello che dice Iacopo è oro, il "giochino mentale" di immaginare una pubblicità lo possiamo fare lo stesso. Come "giochino", appunto, pour parler e vediamo che ne salta fuori.
Concordo con Alex/miet riguardo alle pubblicità "astratte" tipo quelle dei profumi per i giochi: potrebbero essere interessanti PROPRIO perché non puoi far "vedere il gioco". "Far vedere la fiction" sarebbe un autogoal, perché poi il gioco ti spinge a personalizzare molto.
Concordo anche con l'idea che non si possano fare "le pubblicità progresso per il GdR" (esattamente come non si fanno "per i videogiochi" in generale e quelle "per i libri" fanno un po' schifo, mediamente), ma per le case editrici si potrebbe guardare alle pubblicità dei canali tematici, che mettono insieme un "bouquet d'offerta" sottolineando come offrano quella varietà offerta da quei prodotti (che so, le pubblicità di Cielo).
Le pubblicità per le 'Con dovrebbero essere simili a quelle delle vacanze: un tot di highlights di gente che si sta divertendo, dei luoghi, del cibo, ecc.
Immagino una bella sequenza rapida con la Lavi che ride forte con Ariele, Meguey che gesticola entusiasta in conferenza, Ezio che stappa una bottiglia, Moreno che assaggia pane e salame, qualcuno che si alza dal tavolo e punta il dito su qualcuno, il mielaceto sul grana, panoramica su Bertinoro, abbraccio di gruppo, ecc. ecc. Niente audio delle scene, ma una colonna sonora allegra.