Autore Topic: [SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?  (Letto 25945 volte)

Fabio Succi Cimentini

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Re:"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #15 il: 2012-05-29 21:22:58 »
Non trasformiamolo nell'ennesimo "sono esagerazioni / non sono esagerazioni", please. La voce di Moreno è una, quella di Mattia quasi altrettanto tranchant è un'altra, ma ci sono altre voci che non reputano di aver vissuto cose altrettanto pesanti (vedi me e Mauro ad esempio) ma restano critiche nei confronti del mondo tradizionale. O quantomeno che vogliono altro.

Personalmente mi interessa assecondare la volontà di Patrick e vedere una serie di pareri - da quello di Moreno a quello di Dairon a quelli di Manuela, Giulia, Matteo - più che trascinare un'altra polemica che sappiamo si manterrà ai soliti "io penso così", "io penso colì", nessuno che si muove e tanto fegato marcio.
(quindi, in effetti, cestinate pure questa risposta se dovesse esserci un po' di repulisti D: )
nel dungeon nessuno può sentirti belare  |  emo gamer, sense of wonder gamer, pucci-un-cazzo gamer, vive la varieté.

Giulia Cursi

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Re:"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #16 il: 2012-05-29 21:23:39 »
Sono felice per coloro che si divertono con i tradizionali e il loro gruppo funzionale, io ho avuto tanti momenti divertenti con i tradizionali, ma ho sempre avuto la sensazione che mancasse qualcosa, o comunque mi rendevo conto che dovevo studiare per poter fare quello che volevo senza vedere il mio pg morto e sepolto.

Di base però or ami rendo conto che grazie a questi nuovi giochi ho riacquisito una certa sicurezza, finalmente nessuno può dirmi come deve agire il mio pg, come deve ragionare e che c'è solo un modo per ottenere quello che voglio.

Io un gruppo funzionale non ce l'ho mai avuto, e dire che ne ho cambiati tanti come ho cambiato diversi master, ma ora che gioco a Trollbabe, AW, AiPS, ecc... mi diverto un sacco e grazie a CON e G+ posso giocare con persone fantastiche, e conoscerne altre davvero interessanti.

Io non sento la mancanza di quelle campagne da 4-6-10 anni, mi viene l'ansia a pensarci.
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Patrick

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #17 il: 2012-05-29 21:32:51 »
non ho ancora letto tutto ma
-metto il topic in SLOW DOWN
-sono fortemente tentato di cestinare il 90% dei post fin'ora. Scusate se faccio il topic nazi, ma l'unico che ha raccontato una propria esperienza di gioco è stato il Giovin Turini. Questo topic non vuole essere una raccolta di motivi, vuole essere una raccolta di esperienze. Inoltre, chiarisco per Dairon, sempre per la questione delle esperienze concrete non sto chiedendo "cosa non vi piace dei gdr tradizionali in generale", ma "quali sono i giochi che non rigiochereste, e perchè? quando è successo qualcosa che non volete succeda di nuovo? e quando invece è successo qualcosa in una partita ad un altro gioco che non credete di poter avere con quel gioco?"

Insomma, prendete esempio dal Turini e me. Grazie ^^
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Dairon

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #18 il: 2012-05-29 21:55:39 »
(lo chiedo subito lo stesso, credo sia necessario. Eventualmente cestinare una volta spiegato?)

Uh. Non capisco, mi pareva di essere tra i pochi che ha detto "io riguardo al gioco X non mi gusta questo e quello". Vuoi esempi più concreti? Mi piacerebbe, ma credo verrebbero scelti ad arte, non puoi elencare i momenti in cui ti sei formato un giudizio, di solito. Posso dirti "a quella partita di DND mi si è confermato quel che pensavo, che farsi le schede è qualcosa che aborro", vuoi cose del genere?
« Ultima modifica: 2012-05-29 22:17:33 da Dairon »

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #19 il: 2012-05-29 22:20:02 »
@ Dairon
Dovrebbe esserti già noto, ma lo ribadisco una volta di più.
I giochi Tradizionali non sono tutti lo stesso gioco.
I giochi Tradizionali sono tanti giochi diversi che però condividono tutti il medesimo identico stesso SISTEMA.
Per approfondimenti leggi questo breve post QUI oppure apri un nuovo topic.

E poi si, perchè no...

Voglio aver il coraggio di fare giocate capaci farmi piangere.

Fanmail con tutto il cuore :)

...

Io non gioco più ai tradizionali perchè sono pigro.
Non mi va di farmi il mazzo per far divertire gli altri (da GM) nè di stare dietro a regolamenti gargantueschi che poi comunque si riassumono in "se ti allisci il GM si, altrimenti no" (da Giocatore).


E poi mi irrita potentemente che per capire "a che gioco giochiamo" non mi basta sapere che "giochiamo a Anima Prime" ma mi tocca sedermi al tavolo e fare l'analisi psicologica di chi ho attorno, inferire che intendono quando dicono Realismo, Interpretazione, Divertimento e altri concetti filosofici simili... per poi sgomitare per cavarne il MIO divertimento, spesso e volentieri a scapito di quello altrui.


Davvero, basta grazie.
Un bel pezzo prima di conoscere i gdr Moderni io avevo SMESSO di giocare ... mi pesava da morire, mi parevo un drogato in astinenza ... ma preferivo non giocare affatto piuttosto che "giocare male" come ormai sentivo negli ultimi tempi.
Non so se mi spiego :P
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Mattia Bulgarelli

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #20 il: 2012-05-29 22:42:28 »
Luca, sei OT. Secondo, lo so anch'io che se l'acqua non fosse umida i pesci sarebbero asciutti. Prova a leggere il thread intitolato Storie Dell'Orrore, e vediamo se non ci sono infinite prove che è un ambiente malato. E poi se ti interessa commentarlo, in un nuovo thread e con un AP, non qui.
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vanphanel

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #21 il: 2012-05-30 01:00:33 »
Allora,ci provo anche io a rispondere:ho portato avanti una campagna decennale del vecchio D&D,e quando l'ho finita non si è più giocato a quel gioco,che ricordo ancora con piacere,perchè sembrava di aver detto tutto quello che si poteva dire.
Nel frattempo ho giocato ad altri giochi,ma erano masterati da altre persone,e ogni volta mi divertivo(grazie al gioco)tra il pochissimo e il niente;il divertimento veniva dalle stupidaggini dette al tavolo,dalle interpretazioni buffe,dal cosiddetto cazzeggio.
Poi....poi siamo cresciuti:io ho cominciato a masterare exalted,e per la prima volta ho visto che DOVEVO conoscere tutto il regolamento a menadito,altrimenti il gioco non avrebbe funzionato(non sto quia spiegare perchè,se volete apro un thread e ne parlo).L'unico problema è che NON MI ANDAVA per niente di leggermi 20 tomi di circa 70\ 90 pagine in media per masterare,così ho cercato un regolamento per rendere quel gioco...e ho scoperto Altro.
E una volta provato giochi che mi facevano emozionare anche da master,quando nella maggior parte dei casi il mio compito era quello di fare da balia ai giocatori,non ho più VOLUTO toccare il regolamento di un tradizionale(sine requie,che pure mi piace,è lì da mesi..).
Da giocatore,invece,la cosa è stata più facile,perchè tutti i miei amici sono le incarnazioni di come NON si dovrebbe masterare:da quello che seguiva pedissequamente l'avventura scritta,al punto che qualunque cosa si facesse non cambiava niente(e così non gioco più a martelli da guerra)
a quello che "sì,il regolamento SAREBBE quello,ma queste varianti sono mooooolto più fiche"(stormbringer\elric).
Quindi,io non gioco più a D&D perchè mi sembra di averlo "esaurito",diciamo così.Gli altri giochi sono stati per me poco avvincenti,nel senso che si giocava,ma non mi davano niente,e vedevo che era così anche per chi stava con me,al punto che la mia ex ragazza li definì "inconcludenti".
E,quando la cosa più divertente di una giocata è stata fare scherzi al tuo amico che si addormentato sul tavolo,ho cominciato a pensarlo anche io.

EDIT (su richiesta del TO):
Giocata negativa:ne ricordo diverse,ad esempio a martelli da guerra,dove il master leggeva l'avventura e la seguiva mentre giocavamo,al punto che noi non si proponeva neanche più una direzione da seguire,ma si diceva semplicemente "andiamo lì", e il master automaticamente ci indirizzava verso la direzione giusta.
Però forse è più interessante parlare di esperienze più specifiche...
Exalted,master me medesimo. Si era ad un punto in cui il cattivone di turno era ai ferri corti con i protagonisti,o meglio con UNO dei protagonisti.Inizia così un combattimento che,seppur molto piacevole,per le varie meccaniche ad incastro degli charme,dura tutta la sessione(tre ore e mezza circa), lasciando gli altri giocatori in un angolo a fare i loro comodi.
Giocata positiva:uhm...più difficile.se si parla di positivo con i giochi tradizionali,allora c'è stata una volta in cui uno dei giocatori ha fatto una splendida entrata in scena,seguita da un combattimento breve ed intenso,in cui ha coinvolto anche i compagni.il gioco era D&D,ma mi rendo conto ora che la giocata è uscita così bene perchè io ho pesantemente barato con i dadi,secondo i quali il mostro sarebbe morto al primo attacco,quindi con un anticlimax davvero negativo.E' ovvio quindi che quella bella giocata tanto bella non era,perchè io sapevo i retroscena.
Per contro,ad una avventura a TB con Antonio e Wady,io ,master,non ho barato per niente,anzi,ma le tre ore scarse di gioco sono state PIENE di scene belle ed intense,tanto da farci dire,alla,fine,che quello era il modo in cui ci sarebbe piaciuto giocare un evntuale tradizionale(cosa impossibile,lo so.)

« Ultima modifica: 2012-05-30 12:05:47 da vanphanel »
Non sono io ad essere chiuso qui dentro con voi..siete VOI ad essere chiusi qui dentro con me

Giulia Cursi

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #22 il: 2012-05-30 08:38:31 »
Cerco di aggiustare il tiro Patrick, chiedo scusa per non aver messo esempi concreti:

Una delle cose che mi ha dato più fastidio con i tradizionali è stata ad esempio una giocata di D&D 3.0 dove uno dei giocatori ha voluto fare una halfling ladra. Questo pg andava in giro cercando di portarsi a letto tutti per ottenere informazioni, e mi sono vista dire "Ragazze è così che dovreste fare, sarebbe molto più veloce fare le missioni!". Ecco con i nuovi giochi questo non mi è ancora successo, e credo che difficilmente mi succederà, se volete saperne di più io e Mattia abbiamo scritto un articolo sull'INCbook di quest'anno, e appena sarà online leggetelo.

Di giochi tradizionali io ho provato: D&D 3.0 e 3.5, Vampiri Masquerade live, Sine Requie e la creazione personaggi di Project HOPE.

Se mi verranno in mente altri episodi li scriverò, ma per ora mi fermo qui.
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Antonio Caciolli

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #23 il: 2012-05-30 09:13:28 »
io ho giocasti diversi anni a vampiri sia come GM che come giocatore


ricordo molte cose andate bene e altre andate male. Perché non ci gioco più ?...
perché ad esempio quando giocavamo con mio cugino che pensava a potenziare i pallini nella scheda rispetto agli altri che pensavano più a scrivere dieci pagine di background ... sinceramente non mi ricordo bene neanche come mai non funzionava ma mi ricordo che DA MANUALE nessuno dei due approcci era sconsigliato o sbagliato ... solo che non si potevano combinare ... e quindi ore a discuterne tra una sessione e l'altra e pessimo feeling nel gruppo


poi c'era quello che aveva fatto il gangrel superforte insieme a pg che sembrava scope vecchie e quindi creare situazioni interessanti per entrambi era un casino


poi c'era la volta che metti due indizi messi in croce e nessuno li vedeva oppure quando li gabbavi e loro non facevano il tiro per vedere se mentivi e per dieci sessioni capivano fischi per fiaschi con profonda soddisfazione mia ma pochissima soddisfazione loro.


unica volta che la saga degli indizi è andata bene è stato quando abbiamo fatto una campagna in cui ad ogni loro riflessione io cambiavo la storia per venire loro incontro ed è stata molto faticosa, anche perché il gioco almeno per noi invogliava spesso a subire la storia, perché è più semplice e di solito se la seguivi ti divertivi di più perché c'erano più cose da fare, mentre se scegli altre vie di solito non succedeva mai nulla di interessante


inoltre vampiri aveva la bellissima idea di dire "siete tutti dei bastardi che si odiano" e questo è fighissimo fino a quando il pg del tuo amico uccide il tuo pg in preda alla frenzie e quello ti guarda dicendo "ma ci stava da personaggio ... lo sai che ci stava"
oppure quando fallisci criticamente un tiro di caccia e ti arriva un lupino che ti aggredisce (che ti pareva una soluzione geniale quando ne aveva parlato il GM) e per una decina di sessioni il tuo vampiro non ha un briciolo di wilpower per fare nulla e tutti ti trattano come un coglione perché sanno che in quel momento fisicamente sono più forti


boh ... il problema è che questi sono episodi ... descrivere il concetto di "seguire la storia del master" lo trovo difficilissimo. Non ci sono veri esempi ... è un continuo ... se prendo ogni singolo caso a se stante trovo sempre un modo di migliorarlo è che mi rendo conto ogni volta che sono troppe le cose da migliorare


l'ultima volta che abbiamo fatto uno scontro a fuoco in mondo di tenebra abbiamo visto che ci voleva tipo mezz'ora e che alla fin fine era sempre "sparo e mi copro" perché le opzioni del manuale sono talmente sbilanciate che conviene sempre usare alcuni colpi rispetto ad altri.


l'insieme mi stanca ... apro BW che è un signor manuale con tantissime regole e ci trovo tutto e fatto meglio ... perché dovrei riprendere vampiri e sbatterci la testa per fa funzionare tutti quei piccoli momenti descritti sopra e magari altri ...


l'unica cosa che veramente mi manca forse è il color ... cioè in realtà è l'unica cosa che sento che non può essere riprodotta veramente da altri giochi .... per questo ho raggiunto la sensazione che del color non me ne sbatte un fico secco ... ormai gioco di tutto senza problemi e senza fregarmene del color perché poi quando gioco vedo come anche cose che a primo acchito mi possono scocciare (io odio il western tranne trinità) mi fanno invece accapponare la pelle dall'emozione. Perché un gioco è fatto per me da come riesce a mantenere le sue promesse

Mattia Bulgarelli

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #24 il: 2012-05-30 10:35:29 »
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Patrick

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #25 il: 2012-05-30 11:30:47 »
grazie a chi ha aggiunto AP ^^
luca, il tuo post ha di buono che non fai di tutti i tradizionali un fascio, ma comunque è solo un elenco di difetti. Voglio che mi racconti delle giocate in cui qualcosa è andato male e che non vuoi si ripresentino. Oppure di giocate in cui qualcosa è andato bene e non credi di poterlo/volerlo riproporre con i giochi "vecchi" (o se preferisci, con un determinato gioco vecchio). Quindi no, i post non va bene finchè non diventa un racconto di (almeno) un episodio positivo o negativo di una sessione che hai giocato
« Ultima modifica: 2012-05-30 11:34:06 da Patrick »
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Seretur

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #26 il: 2012-05-30 12:38:22 »
A me *giocare* ai tradizionali diverte ancora devo dire. La cosa che invece mi ha un po' stancato è fare il master tuttofare intrattenitore scrittore sceneggiatore che deve farsi tutto il lavoro da solo. Ma quando trovo un pollo.. ehm un santo che si propone per sobbarcarsi lui tutta la fatica mi siedo comodo e gioco volentieri. Secondo me il vero problema è quello, la fatica è troppo sbilanciata sulle spalle di una sola persona.
Federico Bonadè

Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #27 il: 2012-05-30 13:18:10 »
Ho aggiornato il mio post con una notevole quantità di roba per renderlo IT e "vita vissuta" (praticamente, è un post diverso, rileggetelo, ci ho messo 90 minuti a scriverlo, sacrificando la mia pausa pranzo!):

http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,7329.msg155368.html#msg155368
Co-Creatrice di DILEMMA. Amante del GWEP. Non mettetemi in difficoltà con ambientazioni storiche. Il mio amore per Kagematsu/KaGaymatsu tocca le stelle.

Mr. Mario

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #28 il: 2012-05-30 14:46:24 »
Patrick, io non ho proprio un AP di gioco, ho un AP di non-gioco. Ho, letteralmente, una cartella piena di schede e background di pg che o non sono mai stati giocati, o hanno fatto una sola sessione.

Una cartella piena di esperienze di campagne che non sono partite perché il master di turno, messo di fronte a cosa comportava la sua scelta di fare il master, scopriva di non avere tempo o voglia di dedicarcisi. Per questo motivo mi sono spostato su internet, ma anche lì ho pagine e pagine di PbF che nascevano e morivano alla fine della creazione dei personaggi, e PbEM che svanivano nel nulla dopo due settimane. E lo stesso valeva per me, perché io stesso ero uno di quei master che mollava. E per molto tempo, mi sono dato la colpa per questo. Sai quanto ho desiderato essere una persona diversa, uno bravo abbastanza da saper affascinare le persone e tenerle avvinghiate ad un gioco, per esempio, come Exalted, che è tremendamente vicino al mio cuore, e che delusione era per me scoprire di non esserne in grado?

Ora ho appena finito una stagione di Monsterhearts da MC che potrei riprendere in mano in qualunque momento, dove ho fatto degli errori che voglio migliorare, e che non è mai stata, neppure per un attimo un peso. Mi ha fatto a tratti venire un po' d'ansia perché sono un insicuro, ma il gioco non mi ha mai fatto pesare la cosa, anzi, mi dice fai queste cose e rilassati. Stasera vado a torturare tre poveri malcapitati che hanno avuto la pessima idea di non dormire per troppo tempo, e non vedo l'ora. Sono diventato da essere quello che si sentiva negato, uno che porta giochi alle convention che non ha mai giocato prima, perché è una buona occasione di vedere come sono (alla INC è stato Perfect).

Io quel peso non lo voglio mai più.
Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

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Re:[SLOW DOWN]"Mai più D&D": perchè?
« Risposta #29 il: 2012-05-30 17:41:48 »
Campagna fantascientifica. Il mio personaggio è un'imprenditrice ricchissima che scopre di essere stata oggetto di un esperimento da piccola. Il di lei padre ha creato una macchina che contatta altre dimensioni ma quello che ha contattato si è rivelato più pericoloso del previsto. Risultato? Non ha trovato idee migliori che imprigionare la creatura così arrivata nel corpo della figlia e poi morire prima di darle spiegazioni. Da adulta lei decide di capirci di più e di contrastare l'avvento di queste creature mettendo insieme una squadra di individui con abilità particolari e usandola come squadra di vigilantes privati.
Anche se la trama è un po' supereroistica, per il mio personaggio i due interessi principali sono
1) costruire legami di fiducia con persone in grado di aiutarla nella sua missione
2) Non usare MAI i poteri che il demone che ha dentro le offre. (Tanto per chiarirci, io ero un umana in un mondo di gente in armatura potenziata o mezza demone. Potevo però accedere a poteri assolutamente fuori scala, lasciando il controllo alla creatura dentro di me)

Tra una battaglia e l'altra, gente morta perché io non l'ho salvata e tradimenti interni al gruppo che non si fida di me (malgrado io sia DAVVERO una brava persona) arriviamo ad un momento critico in cui la situazione è disperata e io sto facendomi prendere dallo sconforto.

E' una serata da gioco dal divano in stato di semi-shock, mentre il mondo attorno al mio personaggio cade a pezzi.
Pochi secondi dopo succede l'armageddon, i demoni invadono, noi scappiamo nello spazio in una base orbitale e passano 5 anni in una cutscene. ARGH!

Semplicemente non stavamo giocando tutti lo stesso gioco.

Secondo esempio. Giochiamo a D&D. Background: l mio personaggio è un ragazzino di 15 anni che vive con la madre perché il padre è un famoso avventuriero che l'ha abbandonato appena nato. La locanda viene messa a ferro e fuoco da dei predoni e  lui sopravvive solo perché il mercenario assunto per difendere tutti gli fa scudo col suo corpo. La lancia che lo trapassa però taglia in modo orrendo la faccia del mio povero PG. Quando si risveglia si rialza, decide di cambiare il suo nome in quello del mercenario che gli ha salvato la vita e parte alla ricerca del padre. Quando dopo mesi lo raggiunge in un posto isolato, in cima alla montagna, scopre perché il padre è sparito. Un'antica maledizione gli ha dato fenomenali poteri, ma lo ha costretto a stare lontano da me. Quando lo raggiungo infatti i suoi poteri passano a me, ma lui si trasforma in pietra davanti ai miei occhi. Con la maledizione mi passa anche la sua missione: proteggere gli innocenti.
Ora il mio PG vaga le terre del mondo conosciuto con una missione che non vuole compiere, odiando gli dei che gliel'hanno data e con la certezza di non potersi innamorare di una donna e avere un figlio da lei se non pagandolo con la propria vita.

Dov'è il problema? In un anno di gioco nessuno si è dimostrato interessato neanche a sentirla, questa storia. In compenso abbiamo fatto una sacco di (pur divertentissimi) combattimenti e sconfitto un beholder non-morto con un trucco da morir dal ridere (e senza neanche volerlo fare apposta).

Semplicemente non stavamo giocando tutti lo stesso gioco.

Io ai giochi tradizionali non gioco più perché non ho trovato qualcuno che sapesse portare con efficacia il peso che creare una narrativa da soli richiede.
Poi non sono così rigido nella scelta e se c'è da provare un gioco nuovo, lo provo volentieri e mi diverto pure. Solo cerco di giocare allo stesso gioco che giocano gli altri. C'è un buon momento per trucidare bande di goblin nella vita di chiunque :) E un buon vecchio dungeon può essere un'esperienza rilassante, se presa con lo spirito giusto.

Detto questo continuo a fare il Master (D&D4E, da 4 anni) cercando di tessere trame avvincenti, di concentrarmi su quello che interessa ai giocatori, di modificare l'universo per renderlo qualcosa di dinamico e avvincente, di ascoltare con attenzione come i giocatori vogliono che vada avanti la storia, di porli di fronte a scelte che abbiano un impatto (grande o piccolo). Cerco insomma di rispettare la responsabilità che mi hanno dato i miei giocatori quando mi hanno chiesto di scrivere una storia per loro (e con loro), sessione dopo sessione.

Non penso però che esistano giochi "sbagliati" o "bacati" o "non divertenti". Penso che sia una fortuna poter scegliere il gioco che fa per me e anche questa definiozione si applica in modo diverso nel tempo. C'è chi si diverte col curling e chi con il sadomaso. A me il curling non ispira per niente. ;)
Paolo Cecchetto, proud owner of the Paper & Plastic blog.      

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