Loktar, a leggere la tua risposta mi viene un dubbio: non è che stai confondendo
la regola zero con il
game design?
Se cambi le regole di un gioco per adattarlo ai tuoi scopi, è game design. Stai creando un hack.
La "regola zero" non è "puoi
cambiare le regole". Questo è game design, e lo puoi fare sempre, comunque, ogni volta, anche se il manuale non te lo dice.
La "regola zero" è "puoi
ignorare le regole".
Tutte le regole. Anche le regole nuove che hai aggiunto tu. Puoi barare dietro lo schermo, puoi fregartene del fatto che i giocatori avrebbero perso e dire che hanno vinto o viceversa, puoi non dargli qualcosa a cui avrebbero diritto secondo le regole (le regole che hai già cambiato,
non quelle scritte sul manuale). Puoi insomma decidere tutto quello che succede, fregandotene delle regole.
E guarda che la cosa non è dubbia o una "mia interpretazione": la regola zero dice proprio così, papale papale (anche questa è una FAQ, ogni tanto arriva qualcuno nel forum a dire "non è vero, nessun gioco dice così" e bisogna fargli leggere l'elenco già preparato per l'occasione)
Ora, quello che facevi tu era game design (cambiavi le regole, ma poi le rispettavi) o era regola zero (le regole dicevano A ma tu te ne sbattevi e dicevi B)?Ci sono maniere più sottili che posso dare ad un GM l'impressione di star rispettando le regole (per esempio: consideri validi i tiri, e non li cambi dietro lo schermi... ti limiti a aumentare o calare al volo gli hp dei mostri per farli cadere esattamente quando vuoi tu. Oppure giochi i PNG in maniera assurda solo per far fare ai PG quello che vuoi), ma all'atto pratico è sempre un by-passare le regole per far avvenire solo quello che vuoi tu. La differenza fra game design e regola zero è palese e non ci sono zone intermedie.
Detto questo, e sperando di aver ben illustrato il mio spirito, e considerando che Felix ha toccato un punto che, a mio parere, meriterebbe un'altra discussione, ti espongo qualche mia posizione ed esperienza.
Per il fatto di Risiko, è ovvio che hai ragione, idem per il fatto che i giochi dovrebbero avere regolamenti migliori, infatti in molti casi la regola 0 è stata utilizzata come foglia di fico di fronte a sistemi completamente sballati (Masquerade docet: uno dei giochi più diffusi ha anche il sistema peggiore).
Volevo semplicemente intendere un'altra cosa: tu scrivi "per questo (metaplay, realismo ed altro= non potevo farlo".
Credo ti stia riferendo al post di Mattia, non al mio. E' lui che ha parlato di metaplay (anche se era una preoccupazione che agiva anche nel mio caso, era più da parte dei giocatori che mia)
Io semplicemente avrei agito fregandomene delle regole e cercando di fare in modo che questo giocatore si divertisse, responsabilità non solo mia ma di tutti i PG.
Da qui pare che usi la regola zero ("me ne frego delle regole"), ma come fai allora a dire che "la responsabilità non è solo tua ma di tutti"?
Tutti potevano usare la regola zero? Tutti potevano fregarsene delle regole? Un giocatore poteva dirti "senti, io avrei perso, ma non mi diverto a perdere, io questo vampiro antico vecchio di 5000 anni con tutti i poteri del manuale lo voglio prendere a calci in culo e farmi pulire gli stivali con la lingua. Questo sì che sarebbe divertente". Poteva farlo, e visto che usava direttamente la regola zero, era automaticamente valido?
Oppure il potere di farlo ce l'avevi solo tu?
E quindi, prima di farsi leccare gli stivali, il PG doveva provvedere a sua volta a leccare il culo a te, a blandirti, a convincerti, perchè l'unica vera regola del gioco era "in gioco succede quello che vuole Ambrogio, se vuoi ottenere qualcosa non perdere del tempo a fare piani o a imparare le regole, impara come si fa a convincere Ambrogio".
Come appaiono i danni sociali causati dalla regola zero? In maniere diverse a seconda delle persone e di cosa si usa per convincere Ambrogio. Ma in soldoni, il problema è che il "ci troviamo tutti insieme per giocare da amici" diventa "tutti quanti tiriamo Ambrogio per la giacchetta per far avvenire in gioco quello che vogliamo noi". C'è chi frigna, c'è chi lecca il culo, c'è chi protesta sempre, comunque, ad ogni singola decisione, per spingerti a dargli sempre ragione ed evitare grane ed interruzioni, c'è chi minaccia di smettere, le maniere sono infinite, ma il concetto è lo stesso: avete finito di giocare, non giocate più, state solo facendo un tira-e-molla sociale basato sul prevaricare gli uni sugli altri.
Una cosa che ho descritto in passato e mi hanno confermato altri, è la scomparsa di questo fastidioso "buzzzz" continuo nelle orecchie quando passi a giochi fatti bene. Se giochi da anni non ci fai più caso, a quel "buzzz" continuo di gente che vuole convincerti con frigne e lamentele e proteste a fare quello che vogliono loro, fastidiosi come mosconi. Pare "normale quando giochi ad un gdr". Te ne accorgi solo quando smette, e ti chiedi come cavolo hai fatto a sopportarlo prima.
Nella mia mentalità, io vado a divertirmi, quindi immagina se mi assumo la piena responsabilità del divertimento altrui ^^
Eppure è quello che dici, quando affermi che usi la regola zero per far divertire la gente.
Mi sa che l'equivoco sta nel fatto che vedi la cosa come "vado a prendere uno che non vuole giocare, lo costringo a giocare e lo faccio divertire".
No, è una cosa molto più quotidiana e sottile. Tiri i dadi e viene un risultato che non farebbe divertire un giocatore. Finché il risultato è dato dalle vostre scelte e dal caso, avete collaborato. Ma se il manuale ti dà esplicitamente L'INCARICO (e il potere) di esaminare ogni singolo tiro di dado e far passare solo quelli "divertenti"... allora, HAI DECISO TU.
In ogni caso. Lo cambi? Hai deciso tu. Lo tieni senza intervenire? Hai deciso tu. Hai deciso tu in ogni caso cosa succedeva. Se hai deciso tu, con che faccia vai in giro a dire che il povero giocatore ha qualche responsabilità se il risultato del tiro non lo diverte?
Non è facile come dire "se vuoi divertirvi non devi fare scena muta". L'esempio di Mattia era esagerato per farti capire, ma il problema i questi "esempi esagerati per far capire" è che poi uno capisce quello che vuole e ribatte all'esempio particolare invece che al caso generale, usando proprio la platealità dell'esempio per confutarlo.
E' il motivo per cui considero ogni thread basato su "fammi un esempio di gioco disfunzionale" una emerita trollata. Non esiste un singolo caso disfunzionale che non possa essere confutato con amenità tipo "dovevi giocare con gente migliore", "dovevi cambiare le regole", o, se sapendo questo non usi un esempio plateale, "tutto qui? Fate tutto questo casino per così poco?".
Sono thread-trollata fatti in malafede. Chiunque abbia giocato ad un tradizionale sa benissimo di cosa si parla, non ha bisogno di nessun esempio. (cosa confermata spesso proprio dai loro giocatori, in seguito, quando arrivano nel forum e raccontano cosa succedeva davvero in quelle partite)
Per il fatto del dittatore, descrivi una cosa molto realistica, quindi credo dovrò esprimermi meglio.
La regola 0 l'ho utilizzata, ma in pratica ho costruito un altro sistema.
E continui a andare avanti e indietro su regola zero - game design.
Credo che questo thread non possa andare molto avanti finchè almeno non specifichi se parli di uno o dell'altro.