NOTA-METTO-LE-MANI-AVANTI: Questo non è un AP. Questa è una cosa che scrivo per me e che, casualmente, è pubblica e su cui, casualmente, se volete potete discutere. Non vuole dimostrare nulla, sono esistere.
Mi fanno tutti schifo. Li guardo e penso che non meritano neanche di stare al mondo. Troie, violenti, volgari, edonisti, impiccioni. Traditori. Soprattutto traditori.
Presto impareranno con chi hanno a che fare.
Impareranno che non devono scherzare con me.
Monsterhearts è un gioco che pesca nel profondo dei tuoi ricordi e ti costringe a riviverli.
Sono "quello nuovo" al tavolo e mi chiedono di scegliere per primo. Scegliere per primo, in un gioco come questo è la scelta più difficile. Nessuno ha ancora tirato fuori un vampiro del quale innamorarsi, o un Prescelto da aiutare, Nessuno ha ancora deciso dove stiamo andando.
Dico Witch. Era la mia prima scelta, la scelta che ho sconfessato cento volte nei giorni passati. Ho deciso per il Lupo, per il Vampiro, per la Selkie.
La Witch no.
La Witch è un gioco di vendette, di rabbia repressa, di adolescenti che macerano la loro rabbia nel buio. Della Witch ho paura.
Con la Witch non posso essere simpatico, non posso fare il piacione.
Vorrei potermi nascondere nella semplicità di una rissa o nell'appagamento della facile attrazione sessuale. Non c'è niente che ti cambi la giornata come scopare con qualcuno in un vicolo.
Con la Witch non posso. La Witch è in un angolo che ti guarda, ti giudica e ti maledice per le colpe che (non) hai commesso.
Al tavolo siedono un Fae, una Vampira e una Licantropa. Non mi piacciono, da subito e con vari gradi di intensità.
Il Fae, Ambrose, è un impiccione che crede che tutti abbiano bisogno di lui. Io no. Io di lui posso fare a meno. Quelli come lui, una volta che non sono più sotto i riflettori della tua attenzione ti guardano come se non valessi nulla. Sono così presi da se stessi da credersi indispensabili.
Amanda è la vampira. Troppo egocentrica e presa da se stessa. Ne ho le palle piene di chi ha bisogno di farsi guardare. Datti fuoco e vedrai che tutti ti guardano. Per fortuna non mi da retta. Sarà che su di lei posso far leva.
Diana è la lupa. Mi fa meno schifo degli altri. Non so perché. Non mi piace nel senso sessuale del temine. Però almeno sembra meno falsa degli altri. Certo, probabilmente sono solo io che mi illudo e deve ancora farsi beccare. Non mi fa MOLTO meno schifo degli altri, ma per ora mi accontento.
Darius non voleva essere uno stregone.
Darius non voleva essere diverso.
Darius non voleva essere solo.
Mi sarebbe bastato essere una vittima qualunque, uno che non può difendersi, uno che deve accettare la sfiga così come viene.
La forza di alzare la testa comporta anche il dovere di farlo.
Io la Witch non la volevo fare. C'è troppo dei miei ricordi personali nel suo desiderio di stare da solo. C'è troppo della mia storia nella freddezza con cui ripaga le offese. Ci sono troppo io nel ragionamento "Se li colpisco abbastanza forte ancora una volta, poi la smetteranno".
Lo capisco alla prima scena che mi coinvolge. Ezio, l'MC, mette su una scena di bullismo con me come protagonista. I bulli sono stati scaldati a dovere da Ambrose e Diana, che possono reagire immediatamente, e decidono di prendersela con me. Provo a distrarli, ma non funziona. Provo a divincolarmi, ma non funziona. Mi piazzano una condizione: Perdente.
Brucia come l'inferno e sento che devo togliermela ORA, o le cose mi sfuggiranno presto di mano. Sono Darius da 10 minuti e sto già sudando.
Io nei personaggi mi tuffo a volo d'angelo e che Dio ce la mandi buona.
Non voglio reagire qui, davanti a tutti. Non voglio che mi vedano. Tengo duro, faccio finta di divertirmi e tiro Hold Steady. Riesco e mollo subito la condizione e guadagno Terrificato.
Terrificato non mi spaventa (ah, l'ironia della cosa!) Terrificato posso gestirla. Certo, per gestirla, David il bullo deve pagarla cara.
Nel frattempo Ambrose è intervenuto per difendermi. Dovrei essergli grato, ma Darius ha già preso vita propria e nella mia testa risuona una parola: ipocrita. Tutto per farsi vedere. Sa che non rischia nulla. Quelli come lui non rischiano mai nulla e non perdono occasione per ricordarlo agli altri. Un bulletto che deve compensare per un complesso da cazzo piccolo ed un impiccione che vuole farsi vedere. E gli altri?
Mi sembra la prima volta che li vedo. Che li vedo davvero, intendo.
Erica mi rivlge la parola per darmi del perdente. Ma chi si crede di essere? Maleducata e arrogante.
Roxanne è una troia, pura e semplice.
Victoria. Fa l'amichevole perché l'ho beccata a letto con quel bugiardo di papà. Falsa.
Quanto manca perché io mi debba vendicare di loro?
Non lo so, ma devo essere pronto. Pronto per loro, pronto per tutti.
Stiamo giocando da mezz'ora e già li odio tutti.
Darius si sfrega le mani dentro di me e già pregusta il sapore della vendetta. E io con lui.
NOTA-METTO-LE-MANI-AVANTI-PARTE-SECONDA: Questo copre la prima parte della sessione. Chissà se vorrò andare avanti... Probabilmente no. Non credo di volervi già far vedere quanto sono una brutta persona
