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Scena 2 - nel Beyond

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Arioch:
Quando anche l'ultimo degli strani rettili cade a terra fulminato, intorno a voi torna lo sconcertante silenzio che solitamente permea il Beyond.
Ora che avete più tempo per guardarvi intorno, vi accorgete che l'agglomerato di roccia su cui vi siete risvegliati non è isolato come appariva ad una prima occhiata. Varie isolette galleggianti più piccole nelle vicinanze, infatti, sembrano formare dei "sentieri"che si inoltrano nel Beyond...

Luca Bonisoli:
Wulf si avvicina a Lerek per parlargli.
Nonostante il Capitano gli arrivi appena alla spalla, il massiccio soldato si approccia in modo timido e rispettoso. L'effetto complessivo è un po' paradossale.

- Capitano, dobbiamo portare in salvo i civili, ma non vedo uscite da questo... ehm... luogo. Quali sono i suoi ordini?


Patrick:
"Soldato Wulf, credo di non peccare di ottimismo dicendo che i..civili quì presenti" -il giovane assottiglia lo sguardo lanciando un'occhiata alla ragazza e alla donnola- "siano perfettamente in grado di difendersi da soli. Piuttosto..."

Il ragazzo fa un cenno al soldato, e insieme si avvicinano agli altri due.

"Becca dei Ribelli, e Signor...Tasso? Comunque, credo sia prioritario fare delle presentazioni come si deve e mettere in chiaro che la situazione è quanto mai straordinaria e richiede che collaboriamo per tirarcene fuori. Propongo pertanto di sospendere qualsiasi ostilità, almeno finchè non capiremo meglio la situazione."

Lerek è riluttante nel dire quelle cose, fa difficoltà a scendere a patti con quelli che sono i suoi nemici di vecchia e nuova data. Ma il pragmatismo ha la precedenza in una situazione simile.

Zachiel:
Si muove con fare sicuro, perfettamente a suo agio tra quelle persone più grandi e più alte di lei, senza degnarli di troppi sguardi. Se Lerek è un ufficiale dell'esercito kanissiano, lei può a ragion veduta considerarsi un'ufficiale dei ribelli, quindi non ha alcun problema a rapportarsi a lui senza lasciarsi influenzare dal suo essere o meno famoso. E poi, nel combattimento in corso ha ben dimostrato la sua abilità combattiva, cosa di cui sembra andare, lo rivelano le sue parole, veramente fiera.
Leva il volto a mezz'aria, per inquadrare Wulf per un attimo: lo ritrova tranquillo, fuori da quello stato animalesco in cui l'ha visto combattere. Le voci nella sua testa si limitano a comunicarle dove sono, cosa stanno facendo, come deve muoversi per evitarli o per colpirli, ma non il loro aspetto o le loro emozioni. Sono voci estremamente pratiche, sotto questo punto di vista, ed esigenti. Uno alla volta, dunque, vengono inquadrati da quel visino fanciullesco, dalle labbra serrate in un cipiglio serioso, e dai suoi occhi chiari. La postura corretta, le spalle dritte, i movimenti sicuri del collo e delle gambe, nulla in lei comunica l'innocente  spensieratezza che si dovrebbe riscontrare in una ragazzina della sua età. Ma come se questo non bastasse, ci pensa una pelle bianca, metallica, in grado di emettere una lievissima luminosità nivea, a dichiarare la sua appartenenza ad una risma superiore a quella dei comuni mortali.
Man mano che avanza, distoglie l'attenzione da loro, fermandosi a metà strada tra i due, lo sguardo incollato al panorama suggestivo ma alieno del beyond anche mentre comunica con loro e con la donnola antropomorfa.

"Lerek... e Wulf. Ho dunque l'onore di avere davanti a me i più famosi degli imperiali presenti al campo."

Sempre che di onore si possa parlare, dinanzi a dei kanissiani.
Abbassa il capo, seria, incrociando le braccia al petto. Ha guadagnato del tempo ai suoi uomini, ha attirato ben più lontano di quanto sperasse gli uomini dell'Elite imperiale. Faranno in tempo a liberare i prigionieri che lei e la sua squadra ritengono tenuti vilmente ostaggio dalle forze di kanissia, se la situazione di prigionia nel Beyond permarrà abbastanza a lungo.
Becca è decisa a manovrare perché il loro ritorno sia possibile, ma non immediato.

"Per me, la tregua è possibile. Non immaginavo bastasse trascinarvi nel beyond per farvi dire simili parole..."

Come se la cosa fosse normalmente attuabile, poi!... In realtà, il Beyond, per quanto ne sapeva fino a poco prima, era solo un luogo da cui sbucavano mostri. Sembrerebbe esplorabile, invece.

"Ma non ha importanza. Abbiamo altro, contro cui combattere, qui."

I motivi, invece, rimangono sempre gli stessi. Tornare, per aiutare la sua fazione a liberarsi dell'impero.


edit: colore!

Fabrizio:

"Mi dispiace deluderla, ma non sono un tasso. Sono una donnola e sì, solitamente sono in grado di difendermi da solo.
Dopotutto, le creature che evoco provengono dal Beyond ed ogni tanto ho fatto qualche breve viaggetto in questo luogo quando un portale abbastanza stabile si apre."

"Ci conviene muoverci, raramente un portale si apre nello stesso luogo dove si è richiuso. Inoltre non percepisco nessun portale qui vicino. Se avremo fortuna potremmo essere capitati vicino ad una città volante, in caso contrario queste lucertole non saranno gli unici avversari che combatteremo prima di uscire dal Beyond."

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