Chiacchieriamo > Materiale di ispirazione
Ed ora per qualcosa di completamente diverso: MAPPE!
Dairon:
"Come Bilbo, ho sempre amato le carte geografiche." Questo credo sia anche più vero per gli amanti del fantastico, e quindi i giocatori: abbiamo bisogno di vedere l'invisibile, in fondo. Non che una buona mappa non sia qualcosa di estremamente utile riguardo alle cose reali, anzi, se la gente cominciasse ad usarle di più capirebbe meglio il mondo: ma se già la scacchiera rappresenta il mondo, può esserci un legame profondo tra il gioco e le mappe immaginarie.
O se preferite, penso vi sia del vero in questa vignetta di xkcd (per inciso, credo di essere un Hobo-Dyer, o forse un Quincuncial...).
Un classico se non l'avete mai addocchiato è certamente Strange Maps, che unisce il reale visto dai suoi lati meno banali a parecchie escursioni nell'irreale, e tutto quanto in mezzo. Tra l'altro guardate l'entry 121. :P
Si può anche fare un giro sulla Cartographers' Guild, anche se purtroppo non proprio tutto il contenuto è accessibile ai non iscritti. Nondimeno, è difficile trovare un pagina della galleria senza nulla di interessante.
Per finire (per ora!) una cosa un po' particolare: Terre alternative. A me piace davvero un casino, e probabilmente può avere applicazioni di gioco direttissime.
Voi che avete da segnalarci? Magari addirittura qualche esperienza che leghi mappe e serate ludiche, o altre attività creative?
Fabio Succi Cimentini:
Mappe e gioco: Trollbabe.
O anche A Thousand Years Under the Sun di Matthjis Holter, direi, che si gioca disegnando via via una mappa e dettagliando la storia di una regione di steppe.
Strange Maps non la conoscevo, grazie della segnalazione!
Patrick:
anche in Geiger Counter si fa qualcosa che spesso assomiglia molto ad una mappa (ma non lo è necessariamente)
Mattia Bulgarelli:
...e lo scopo del thread sarebbe?
Dairon:
Parlare di mappe che ci sono piaciute, segnalarle, ed eventualmente (ma non è per niente necessario) ricollegarle ad esperienze ludiche. Praticamente come il normale parlare di un'opera che ci è piaciuta... solo che si parla di un medium intero.
Io pensavo di parlare più che altro di mappe immaginarie, perché non so quanto potremmo dire su quelle reali (se non forse rattristarci su come vengano usate male a scuola).
Una cosa che ho notato è la mancanza di mappe sci-fi/urban fantasy (insomma, di mappe che reinvintino o il contemporaneo o il futuro). Non assoluta, per carità. Però ad esempio non trovo nulla di simile a questo affascinante livello di dettaglio se non per cose "medievaleggianti".
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