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Quando Angelica fallisce: ma perché? (AP INC 1012 domenica pomeriggio)

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Mattia Bulgarelli:
Nella partita de La Mia Vita Con Angelica della domenica pomeriggio dell'INC 2012 qualcosa non ha funzionato.

Non è stato per mancanza di impegno dei giocatori, nè per mancanza di volontà di giocare bene. Non riesco a capire bene cosa non ha funzionato, perchè le altre volte Angelica ha funzionato, e pure bene, e stavolta no. Perciò chiedo a chi c'era (e anche a chi non c'era, fatemi domande) di aiutarmi.

Mi pare di aver fatto più o meno le stesse cose di ogni volta.
Gli Spasimanti (PG) sono stati costruiti bene, avevano dei Legami sulla carta molto interessanti e facili da inserire, e ognuno aveva qualcosa di utilità per Angelica.

Credo che non sia passato il concept fondamentale del gioco, e quindi anche se le regole meccaniche e la preparazione dei personaggi è stata fatta bene, il gioco si è inceppato.
Mi spiego meglio: credo che i giocatori (escluso Moreno, che il gioco base lo conosce bene) non abbiano colto il meccanismo che dovrebbe scattare coi legami, il perchè gli Spasimanti cercano i legami.

Actual Play per spiegarmi meglio: Angelica ordina a Cesare (spasimante giocato da Marco Nonricordoilcognomescusamitanto) di andare a distrarre una sua rivale alle elezioni nel consiglio, con le buone o con le cattive. Angelica gli dice di approfittare della scarsa esperienza sentimentale di costei.

Cesare va e ne approfitta per rendersela suo Legame facendo il carino con lei. Cena fuori, ecc. ecc. (e niente Sincerità perché le racconta un mucchio di frottole per mascherare che lavora per Angelica).
Il giro dopo, ricordandosi che deve eseguire l'ordine... violenza sessuale in arrivo!

La scena finisce con un pareggio (scena interrotta)... Ma comunque la cosa è risultata un po' forzata, fuori registro. Marco, cos'è che stavi pensando in quel momento? Perché il tuo personaggio ha tentato di violentare la poveretta che gli avevi fatto prendere come Legame la scena immediatamente prima? ?__?


In partita, poi, credo di aver dato il dado Sincerità giusto un paio di volte a Moreno, e forse una o due agli altri: i PG più di una volta hanno mentito ai Legami, hanno fatto approcci piuttosto insinceri.
Moreno ha notato la cosa, forse può fornire un paio di AP di scene in particolare in cui è successo. Io ricordo per esempio verso la fine, quando Enrico (as himself) ha chiesto al suo Legame (una specie di proletario armato rivoluzionario o giù di lì) di proteggere l'altro Spasimante... A cui, per ordine di Angelica, doveva rompere due dita per insegnargli l'obbedienza.

Ecco, in quella scena, Enrico ha raccontato al suo Legame che quest'altro era un Compagno in pericolo per via di gruppi neofascisti (che non erano mai comparsi in scena nè mai nominati).

Ora, chiaramente per il PnG erano una ottima motivazione, ma essendo l'esito positivo della scena legato al tiro, ed essendo la sincerità un bonus decisivo nel tiro... Perchè mentire?

Dove ho sbagliato a spiegare la funzione dei Legami?

La mia impressione in generale è che Enrico e Marco (nella parte, ripeto, di "Cesare") abbiano giocato più cercando di capire cosa fare che facendolo, con la classicissima, normalissima e umanissima "paura di fare qualcosa di sbagliato" che blocca il giocatore (sensazione che conosco bene e che passa solo con la pratica).

Una cosa per Carlo (Nucera, che giocava il personaggio "Riccardo") per me ti sei perso a cercare di capire il gioco durante la partita invece di fidarti, giocare "di cuore", e cercare di capire il gioco a posteriori, con la calma delle "bocce ferme". Cioè, hai puntato la tua concentrazione sulle meccaniche invece di farti guidare da esse.

Il tempo che scarseggiava (non so esattamente dov'è volato via) e la fretta di fare abbastanza scene per arrivare al finale (che a sua volta è stato affrettato pur di concludere) ha messo l'ultimo chiodo sulla bara di una partita mediocre (o peggio).

Ragazzi... non so che dire... Faremo meglio la prossima volta. Ma intanto voglio capire cosa non ha girato per il verso giusto.

Mattia Bulgarelli:
Edit fatti, via ai commenti, domande, ecc.!

Mr. Mario:
Marco Poletti, se non vado errato.

Manuela Soriani:
Ammetterò sinceramente di non aver amato questa partita di Angelica. Ci sono stati tanti piccoli errori che hanno compromesso un gioco che credevo piuttosto inattaccabile e questo mi ha fatto riflettere.

Provo ad essere breve, visto che non amo i post di analisi inutilmente lunghi.

Credo che tanto per cominciare, uno dei primi errori sia stato di Mattia (il facilitatore). E mio (perchè non me ne sono accorta subito e non sono riuscita a porre rimedio in tempo).
Il gioco non è stato presentato ai giocatori in modo adeguato. Forse si dava per scontato che tutti (più o meno) conoscessero "La mia vita col padrone" o l'hack Angelichesco.
E' stata una svista che ha incrinato da subito il gioco. Il giocatore deve essere a suo agio quando si siede al tavolo, ed ha bisogno di capire che cosa sta per avere di fronte.
Descrivere le atmosfere, gli scopi, le intenzioni, serve per stendere un "tappeto dove camminare a piedi nudi senza paura di farsi male". Se il giocatore ha paura, e deve guardare dove mette i piedi prima di ogni passo ecco che la spontaneità viene totalmente a mancare.

I giocatori (a parte Moreno, che è un giocatore molto esperto, però) non sono riusciti a sentire davvero il loro personaggio, credo.
Per esempio, quando Riccardo (PG di Carlo) ha parlato al PnG Legame Davide, che impaginava il giornale della facoltà. Gli ha propinato delle menzogne per toglierselo dai piedi (gli ha raccontato una balla su un presunto incidente del fratello), ma non ho sentito in gioco il peso del doverlo fare.

Anche la meccanica dell'ottimo gioco di Czege ce lo dimostra: non ottenere il dado sincerità in quasi nessuna scena con i legami, significa non aver amato quei legami.
Significa riempirli di frottole, di menzogne e continuare a guardarli negli occhi mentre li stai fregando.
Un gioco come questo non vale nulla senza una certa dose di immedesimazione (ed è per questo che sconsiglio sempre di giocarlo con una ragazza nel gruppo a fare la Spasimante, a meno che la ragazza in questione non sia omosessuale).

Anche il dado Intimità è stato assegnato molte volte per dei contatti fisici, certo, ma che non erano "sentiti": erano stati narrati per avere il dado ma non avevano, spesso, un significato "vero". Cioè, i giocatori non stavano davvero agendo per confortare i PnG, abbiamo sbagliato noi concedendo il dado... forse sarebbe stato d'aiuto "stringere i cordoni" per spingere i giocatori fuori dalla loro comfort zone, oppure li avremmo frustrati inutilmente? Chi lo sa? ?_?

Altro esempio di momento in cui i giocatori si sono "tirati indietro": quando Enrico doveva rovinare la sede del candidato Cabernetti, era un ordine incredibilmente facile, non doveva neppure ferire qualcuno! Eppure ha preferito mandare dei PnG invece che eseguire personalmente.

Per la prima volta ho visto Mattia fare davvero fatica ad emanare gli ordini. Questo rallenta il gioco e spezza il ritmo.
E' difficile emanare ordini se le scene giocate non ti danno spunti validi. E questo accade quando i personaggi non dimostrano abbastanza di loro.
Il gioco è cmq condivsione, per cui tutti devono riuscire ad inserire idee. Giocare scene piatte o che "menano il can per l'aia" non offre avanzamento a nessuno, figuriamoci delle idee!

Potrebbe essere cmq valido prepararsi un piccolo elenco di possibili ordini generici, Mattia, da tenere come promemoria durante le partite che fanno fatica a prendere il volo.
Cose molto generiche (es: Angelica vuole rovinare la reputazione di "x", Angelica desidera un oggetto "x", Angelica vuole ferire "X", Angelica vuole distruggere l'oggetto "x", etc...), che al momento giusto ti possano "illuminare". E' sempre brutto quando il facilitatore dimostra di non avere idee. :-(

Lo so, sono tanti punti e sono difficili da spiegare a parole.
Credo che i confronti di questo tipo possano cmq essere utili a prevenire errori futuri.

My 2 cents.

Marco Poletti:
Non conoscendo il gioco, nemmeno nella versione base, non ho termini di paragone. Personalmente l'unica pecca è stata la mancanza di tempo e il voler chiudere a tutti i costi. Probabilmente alcuni dettagli delle meccaniche di gioco e lo scopo dei legami mi è sfuggito.
Sulla povera Giorgia, credo la cosa mi sia un po' sfuggita: la mia sincerità era abbastanza sincera...dopo l'iniziale abbordaggio più o meno falso, mi ci ero abbastanza affezionato e pensavo davvero a costruire un legame, sicuramente ci sarebbero stati metodi meno barbari per distrarla dalla politica, ma, poverina, mi spiaceva ingannarla...(il che la spiega lunga sulla mia psicologia contorta ;-p ) Sicuramente di mio ci metto il fatto che anche su un tappeto morbido, ci metto sempre un po' ad iniziare a camminare a piedi nudi. Forse proprio per questo ho scelto di giocare, per vedere dove andavo, dove mi spingevo.
In ogni caso, posso dire che per me è stata comunque un'esperienza interessante e da ripetere con più cognizione di causa.

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