(a quel messaggio in blu potevi rispondere. Certo. Contestarlo in pubblico no, perché avrebbe deviato il thread, ma potevi tranquillamente rispondergli, perché la risposta sarebbe stata perfettamente IT. Comunque hai fatto bene, sia a rispondere che a porti il dubbio).
Alberto, tieni presente anche questo di CnV:
CnV è un gioco che parla di "quasi adulti". I personaggi sono in quella delicata fase della vita in cui non sono ancora adulti, ma non sono neanche più dei ragazzini. E con il loro bagaglio culturale (deciso dalla scelta del Background all'inizio del gioco...che fondamentalmente fa un riassunto di come quel particolare ragazzo ha vissuto la fede fino a quel momento...in un Ramo Equilibrato? In un Ramo Distrutto? In una Comunità Solida?) si troveranno investiti di un'autorità immensa...girare di città in città, di comunità in comunità, per guardare la società degli adulti, il mondo che stanno per affrontare, e con i loro cuori di ragazzi (ragazzi che fino a quel momento hanno vissuto nella comunità e che ne hanno un'esperienza molto precisa...forse buona, forse no) cercare di raddrizzarla, cambiarla, migliorarla.
Durante il gioco, di ramo in ramo, di situazione in situazione, il ragazzo cresce. Il sistema stesso impone che cresca. Che veda situazioni diverse e che si ponga domande su di loro.
E ad un certo punto il gioco finisce. Quando? Quando il ragazzo non è più un ragazzo. Quando ha superato quella fase e ha deciso che sa qual è il suo posto in quella società (magari tornerà al suo ramo per sposarsi. Magari resterà in un Ramo disastrato come sovrintendente. Magari andrà ad addestrare futuri Cani al Tempio...magari si sparerà in testa. Magari scapperà all'est, convinto che la Fede sia solo marciume.).
E allora sarà un adulto e non sarà più un Cane.
Il gioco presenta un personaggio ragazzo e conduce il giocatore a far diventare quel personaggio un adulto. E questo non può essere fatto in una sola città. In una sola città vedi come funzionano i conflitti e come si cambiano i tratti. Ma non vedi il disegno completo e non provi quella sensazione di completezza e appagamento che hai quando, dopo un arco di città, dici "si...Fratello Cornelius ha dato, e ora farà questo...". E a quel punto lasci il tuo personaggio, dicendo cosa farà (o cosa vorrà fare) e se vuoi ne crei uno nuovo (con delle aggiunte e non delle penalità...per il disturbo).
Quello è il vero gioco di CnV. Un arco di città collegate che portano un Cane dall'essere un ragazzo al diventare un adulto. Solo una città è un passatempo di una serata, ma non è davvero CnV. È il suo scheletro, ma l'anima sta da tutt'altra parte.