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[Venerdì Sera] Dubbio (completo)

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Simone Micucci:
Giocato a metà. Letto un paio di volte.

Stasera lo porto a Giulia così ha l'occasione di leggerlo. ^_^

Giulia Cursi:
E naturalmente il poverino s'è scordato di darmelo!  ;)

Ma dubito di riuscire a leggerlo prima di INC.

Moreno Roncucci:
Non importa, non è un gioco con regole da imparare a memoria (e poi oltretutto io ormai non le seguo al 100%, mi sono fatto la mia variante...   8)   ), è molto più importante avere un idea globale del gioco.

Marco, ci stai leggendo? Ha senso che posto qualcosa prima? (se non ci stai leggendo no, non ha senso, gli altri sanno già le cose che posterei...)

Giulia Cursi:
Beh ciò che so è che ci sono due coppie formate da un ragazzo ed una ragazza, una coppia rappresenta due attori che stanno assieme, mentre l'altra i due personaggi che interpretano. So anche che ci saranno degli intrecci niente male tra i quattro. Se ho scritto qualche idiozia Moreno dimmelo così non parto con un'idea fuorviata.

Moreno Roncucci:
Tutto giusto. Comunque quella parte verrà spiegata al momento (anche perchè vedo che Marco non sta seguendo il thread, e quindi dovrei comunque ripeterla)

Visto però che il gioco fa uso di alcune tecniche "jeep" non usate di solito nei LARP,  copio-incollo una descrizione così le conoscete:

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Tecniche:
Il gioco si presuppone suddiviso in scene

Durante una scena, molto semplicemente, i giocatori che interpretano i protagonisti su cui è incentrata entrano nello spazio dedicato alla “rappresentazione” mentre gli altri giocatori assistono.

Dopodichè, non fanno che interpretare i loro personaggi parlando e muovendosi nello svolgere della storia.

Per farlo al meglio, ecco le tecniche da conoscere e  spiegare a tutti i partecipanti:

Telegraphing (lett. “telegrafare”) è il nome di quell’insieme di tecniche per distribuire e coordinare le informazioni tra i partecipanti al gioco al fine di mantenere coerente e comune l’interpretazione della fiction condivisa che viene a crearsi. Ci sono molti modi di farlo ma, nei giochi Jeep, ci si concentra soprattutto sulle tecniche che non interrompono il flusso della storia e cercano di limitare al minimo spiegazioni e discussioni al di fuori della fiction.
Questi giochi non avvengono su un set appositamente preparato e non ci sono oggetti di scena specifici predisposti. Per questo motivo devono essere i giocatori
a comunicare ai compagni di gioco dove si trovano o cosa simboleggia quell’oggetto che tengono in mano. Un po' come quando, in uno sceneggiato radiofonico, i dialoghi sono costruiti in modo da fare capire all'ascoltatore anche le azioni dei protagonisti che non si possono certamente vedere:

Esempio: Il modo più banale di scambiare queste informazioni è semplicemente annunciarle prima che la scena abbia inizio. “Più tardi quella stessa sera, nell’appartamento di Tom e Julia”. Così, semplicemente, sappiamo quando si colloca la scena e quale set immaginarci. Oppure si può fare anche nel mezzo della scena: se la giocatrice che interpreta il personaggio di NIcole se ne sta.in piedi in scena e grida “Peter, tesoro, puoi raggiungermi in cucina?”, tutti sono istantaneamente informati che la scena sarà ambientata in una cucina, nessuno fingerà di sedersi su un letto o fare una doccia, ma si potrà accendere un fornello o aprire un frigo.
Se il giocatore di Tom sorride porgendo alla giocatrice di Julia una matita e dice “Avrei voluto regalarti una rosa rossa, ma ne erano rimaste solo di bianche...”, sappiamo tutti che, in quel momento, quella non è una matita ma qualcos’altro. Nulla impedisce poi che quella matita sia maneggiata, annusata, messa in un vaso o gettata, proprio come una rosa vera.
Il non indifferente vantaggio di questa tecnica è che in gioco potrete avere a disposizione un coltello, un fiore, una posata, una preziosa stilografica, ecc., e tutto al prezzo di una matita. Allo stesso modo il vostro soggiorno può diventare un locale alla moda, un set teatrale, una strada di campagna o tutto quello che  olete, purchè l’informazione sia condivisa dai compagni di gioco.

Bird-in-ear: (lett. “uccellino all'orecchio”) è una particolare forma di telegraphing utile per fornire informazioni e introdurre elementi nella fiction da parte del regista. Può essere rivolta a tutti o a un personaggio specifico (ma non c’è bisogno di sussurrare: più informazioni sono a disposizione di tutti, più il gioco riuscirà).
La chiave di questa tecnica è il fornire gli input come fossero pensieri del personaggio. Si potrebbe dire che, per un istante, il regista interpreta il personaggio.
Naturalmente anche qui, come per il telegraphing, è consigliabile usare discernimento e ponderare gli input da fornire per non costringere i compagni di gioco in
situazioni inappropriate al gioco in corso o sgradite.

Esempio:
Quattro persone siedono in auto. Non sanno nulla l’uno dell’altro. Rolf, sul sedile posteriore, sta cominciando ad apprezzare Ulrika, seduta di fronte a lui sul sedile del passeggero. Per movimentare la situazione, il regista si mette accanto a lui e parla in forma di breve dialogo interiore “Quella ragazza è proprio carina. Mi è piaciuto come si è presentata, prima. Con quello sguardo dritto negli occhi. Com’è che si chiamava? Accidenti! Certo che da qui la visuale sulla sua scollatura è ottima...”
Questo da a Rolf uno spunto per giocare. E, dal momento che anche la giocatrice di Ulrika sentirà questo monologo, sarà più pronta a interagire con Rolf quando
verrà il momento.

Inside/Outside: (lett. Dentro/Fuori) Questa è una tecnica per giocare una storia su due diversi livelli. Permette di interpretare l’esteriorità del proprio personaggio e contemporaneamente di mostrare i suoi più intimi pensieri.
Il modo più semplice di spiegarlo è con un esempio pratico: immaginate due donne in profumeria, intente a guardare smalti e rossetti. Una delle due prova qualcosa e lo mostra alla seconda che esclama “Oh, ti sta molto bene!”. Quindi la donna che ha appena parlato fa un passo di lato o indietro, per segnalare che ora sta giocando in Inside/Outside, ossia manifesta i pensieri inespressi del suo personaggio La donna in Inside/Outside ride sguaiatamente, addita la compagna e la ridicolizza esprimendo il vero pensiero del suo personaggio (l’altra continua a esaminare i prodotti, ma in silenzio).
Infine la donna in Inside/Outside fa un passo che la riporta alla posizione iniziale e la scena torna alla normalità
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In generale, non mi piace l'uso di Bird-in-hear dell'esempio, la considero troppo invadente.  Uso spesso il bird-in-hear ma per le cose esterne, le cose che vedete, sentite, sapete, etc, non per dirvi quello che pensate.
L'Inside-outside è una tecnica facoltativa che mette in gioco (se vuole) il giocatore, in molte partite non lo usa nessuno, ma tenetelo a mente come possibilità, nel caso dobbiate esprimere i pensieri segreti di un personaggio.

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