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Personaggi che sorprendono: dipende dal gioco?

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Mar:
Claudia, nell'ultimo post su Monsterheart ha scritto:
"E’ accaduta una delle cose che è sintomo di una partita ben riuscita: il mio personaggio mi ha sorpresa, ha fatto scelte e avuto reazioni che non mi sarei aspettata".


Io, finora, ho giocato soltanto due partite a Apocalypse World, e, in entrambe, il mio personaggio (per quel poco che ha vissuto) è riuscito a sorprendermi.
E, finora, è stata una delle cose che più mi sono piaciute del gioco.


L'idea che non esistano nè un background nè una condotta del personaggio già scolpiti nel granito mi fa venire una voglia matta di giocare, non solo per vedere cosa faranno gli altri ma anche per vedere cosa farà il mio stesso personaggio (e, in controluce, cosa farò io, messo di  fronte a determinate scelte).


Volevo capire: ma è tipico di AW (e del suo hack Monsterheart) o è una sensazione che si può ritrovare anche in altri giochi?   

Claudia Cangini:
Bella domanda :)


Per quello che ho potuto provare io, è tipico dei giochi ben fatti quando riesci a giocarli bene.


Senza sforzarmi le meningi, posso dirti che mi è capitato con Montsegur 1244, il Mondo dell'Apocalisse, Cani nella Vigna, Spione, Dubbio (e sicuramente altri che non mi sovvengono ora).

il mietitore:
io RICORDO che mi è capitato relativamente di recente, e la cosa è stata piacevole. Non sono sicuro di ricordare con che gioco, però :\ Mi pare di essere stato colpito dal coministissimo personaggio che ho giocato in una recente partita di Fiasco con lo scenario di Mike T, ma giurerei che il personaggio che ho in mente non fosse quello. Ora ci rifletto e cerco di arrivarci.


EDIT:


Ah! Kagematsu! Ero partito volendo fare una donna di bassa morale, ma è saltato fuori qualcosa che non mi aspettavo.

Mauro:
Dipende anche da quanto è approfondito il personaggio: in Dog Eat Dog, il personaggio inizialmente è definito da un nome e un tratto; avrai anche idea di quello che vuole, ma è comunque vaga.
In D&D e simili, la norma erano passati di pagine e pagine, con annessa psicologia; molto, molto piú definito, sulla carta come nella testa del giocatore, normale quindi che ci fosse meno spazio per sorprese.
Aggiungici eventuali meccaniche come l'allineamento (fai qualcosa di fuori allineamento = inaspettato? Penalità) e il giudizio del master (dà esperienza per come interpreto il PG: se mi tengo sul noto, è piú sicuro), non mi stupisce che in giochi come AW e MH, dove il PG è un abbozzo e non c'è giudizio né restrizione, sia piú facile venire sorpresi.
In definitiva, di certo si trova anche in altri giochi, e sicuramente è legato anche alla definizione iniziale del PG e a quanto il sistema ti spinge verso o contro il cambiamento.

Mar:

--- Citazione ---In D&D e simili, la norma erano passati di pagine e pagine, con annessa psicologia; molto, molto piú definito, sulla carta come nella testa del giocatore, normale quindi che ci fosse meno spazio per sorprese.
--- Termina citazione ---


Questo è vero. Però la mia sensazione è che quelle pagine e pagine stessero solo nella testa del giocatore senza che nè al master nè gli altri giocatori importasse qualcosa.
Partendo invece da personaggi meno definiti mi rendo conto che la curiosità si rivolge non solo al mio pg, ma anche a quello degli altri.


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