Inizio dicendo che ho letto il thread nell'altra sezione del forum in cui rispondevi ad alcune domande di mechvigiak, quindi do una valutazione basata sulla conoscenza di quelle risposte (che, effettivamente, chiariscono dubbi sorti anche a me in prima lettura).
Detto questo, complimenti!
Il gioco appare più come una specie di party-game, forse, che un vero e proprio gioco di ruolo,[1] ma in ogni caso sembra potenzialmente molto, molto, molto divertente.
L'idea di utilizzare un giornale da cui trarre spunti è estremamente simpatica, e stimola grandemente la fantasia dei giocatori.
Ma, andando con ordine, parto dai quattro elementi utilizzati, che sono anche i nomi dei membri della banda.
Inizialmente, l'utilizzo non mi era parso molto appropriato, dato che i membri potevano portare qulsiasi nome, sostanzialmente, e quindi quali che fossero state le parole-chiave del contest, sarebbero comunque andate bene. Leggendo poi i ruoli, devo dire che mi sono decisamente ricreduto, perché in effetti sono stati tratteggiati molto bene, e i nomi sembrano davvero i soprannomi che potrebbero darsi i membri di una banda fittizia di criminali.
Anche il tema dell'ultima occasione è stato poi sfruttato appieno, sia come “ultima occasione di scagionarsi dalle accuse” dei personaggi, sia come “unica occasione per giocare con gli stessi materiali” dei giocatori, con il giornale che viene fatto a brandelli man mano che il gioco procede.
Un primo appunto veloce per quanto riguarda proprio i materiali: potrebbe essere comodo, nella sezione “Strumenti”, indicare di quanti segnalini ci sia grossomodo bisogno in gioco – a occhio, direi circa 4 o 5 – in modo da redere più agevole la preparazione.
Ci sono alcune parti del gioco, però, che mi hanno lasciato dubbioso.
Per prima cosa, il cercare e ritagliare parti del giornale. Ho letto tutto il testo attentamente; se non ho capito male, ogni volta che qualcuno deve intervenire, deve cercare una frase, un titolo o un'immagine sul giornale a cui ispirarsi, quindi ritagliarla e presentarla agli altri giocatori.
Se è così, ho l'impressione che il processo rischi di diventare molto lungo, portando potenzialmente parecchi tempi morti mentre un solo giocatore sfoglia furiosamente il quotidiano alla ricerca di ispirazione.
Se ho capito bene e la situazione rischia di essere questa, potrebbe essere evitata assegnando ad esempio casualmente, in fase di preparazione del gioco, alcune pagine (6?) di giornale a ciascun giocatore; in questo modo, ognuno sa all'incirca che cosa sia presente nei fogli a sua disposizione – ne guadagnerebbe il gioco in velocità, e inoltre avere restrizioni stimola la fantasia e aggiunge una leggero aspetto competitivo al gioco, dato che i giocatori si sforzeranno di giustificarsi utilizzando un set limitato di opzioni, anziché un giornale intero.
Ovviamente questa è solo un'idea per un problema che mi pareva poter comparire.
Andando avanti con le meccaniche, l'Obiezione.
Forse l'Obiezione sulle regole (esempio del Coyote a pag. 4) non è necessaria: se un giocatore dimentica di rispettare una regola, glielo si può far semplicemente notare fuori dal gioco, senza chiamare in causa elementi meccanici.
Per quanto riguarda invece l'Obiezione sui ruoli dei personaggi, ho un dubbio, e lo spiego basandomi sull'esempio del Dottore: l'Obiezione, se viene chiamata, è comunque nei confronti del Dottore – che sta “mentendo” per scagionarsi – e quindi non va a inguaiare l'Imitatore? In pratica, se il Procuratore dice “Obiezione! Le tracce le avrebbe potute coprire l'Imitatore e non la Lanterna”, questo significa che il Dottore sta mentendo, non che l'Imitatore sia effettivamente accusato di aver coperto le tracce, giusto?
Poi, se l'Obiezione viene rifiutata, ok, il Dottore scarica la colpa sulla Lanterna e c'è il passaggio di gioco; ma se viene accolta? Che cosa accade?
Inoltre, in questo esempio il giocatore della Lanterna non voterebbe mai “Respinta!”, obbligando quindi il Procuratore (in veste di giudice) ad accogliere l'Obiezione – o, al limite, a lasciarla in un limbo indefinito: non è scritto, infatti, che cosa accade quando alcuni giocatori votano affinché sia accolta, e altri votano affinché sia respinta.
Per il resto, gli altri dubbi che ho avuto leggendo mi sembrano essere stati risolti nell'altro thread.
In definitiva, Colpevoli! ha bisogno a mio pare di essere un po' rimaneggiato e rifinito, e il regolamento deve essere integrato per arrivare a coprire i punti al momento lasciati scoperti, ma il gioco ha delle ottime potenzialità e, se ben sviluppato, può divenire un passatempo di immediato utilizzo rapido e divertente.
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[1] Non sto a entrare nell'annosa discussione su che cosa sia un gioco di ruolo, qui. Per il senso di questa recensione, intendevo semplicemente dire che la fiction è un prodotto delle meccaniche, ma a sua volta non influenza mai le meccaniche (eccetto probabilmente nel caso delle Obiezioni).
Come ho già detto anche in un'altra recensione per il Game Chef, personalmente non mi faccio molti problemi di definizione: se un gioco è divertente e rispetta le premesse, a posto, si può chiamare anche “bombolone alla crema” (eh!), per quel che mi riguarda.