Autore Topic: 10. L'ora più buia  (Letto 3105 volte)

giullina

  • Facilitatore
  • Membro
  • *
  • Giulia Barbano
    • Mostra profilo
    • Gaming As Women
10. L'ora più buia
« il: 2012-04-18 16:16:54 »
10. L'ora più buia - Lavinia Fantini

http://www.mediafire.com/view/?rlw2uc24tcr3jjv

Un gruppo di viaggiatori scopre da uno straniero che fra di loro vi è un assassino. Chi lo scoprirà entrerà nelle grazie dello sconosciuto.

[Valutatori: 09, 07, 04, 15]

[Un post per valutazione. Non è permesso postare altro - eventuali commenti o discussioni sui giochi vanno nell'area generale del Game Chef 2012.]
giullina.net - Gaming As Women - Banshee Cat [ScreamingCats - games that make you scream] - 26 FM

jackvice

  • Visitatore
Re:10. L'ora più buia
« Risposta #1 il: 2012-04-23 18:54:57 »
Anche qui sono il primo a commentare, mannaggia XD

Premessa: proverò ad essere il meno dispersivo possibile, anche se facilmente scriverò diverse righe... inoltre vorrei che nessuno ne abbia a male per eventuali critiche. Non sono commenti negativi, sono critiche costruttive (almeno cerco di essere il più costruttivo possibile)...ma passiamo al sodo! ^^

1. Cosa mi piace del gioco: Da una prima lettura, a parte qualche incomprensione (fugata dalle risposte che hai dato alle domande di Vigiak), posso dire con certezza che si tratta di un gioco molto interessante ed originale. Hai usato il concetto di "trickster" per il coyote in una maniera meno convenzionale, e soprattutto non hai usato l'Apocalisse come tema principale (cosa che ha fatto l'80% della gente, ma non era necessario!). Ritengo la preparazione di un ambiente di gioco fondamentale per creare la giusta atmosfera (almeno per i giochi più emotivi e meno "spaccatutto"), e tu l'hai messo come primo punto, complimenti. Mi ha subito entusiasmato quanto il gioco possa diventare profondo e contorto più si va avanti nella partita, come bisogna usare un po' di cervello per giocare, e soprattutto l'assenza di regole superflue. Hai messo il minimo indispensabile affinchè il gioco funzioni (in termini di meccaniche), hai tolto i dadi e l'hai reso leggero e giocabile. Un punto a tuo favore anche per questo. Infine, le tematiche affrontate nel gioco sono decisamente più orientate alle emozioni...benvenga (almeno per i miei gusti)!

2. Tema e ingredienti: sul tema non ho nulla da ridire. "L' Ultima Occasione di riscattarsi per le anime in pena sulla terra", non c'è che dire... l'hai interpretata in maniera originale. Gli ingredienti ci sono tutti, ed ogni cosa ruota intorno ad essi; complimenti ^^

3. "Rischio" e innovazione: beh, qui ci sono un po' di cose da dire forse. Come innovazioni ci siamo, hai messo giù delle idee, come detto prima, piuttosto originali e, quelle non del tutto genuine (nel senso che non sono proprio farina del tuo sacco), sono state "rilette" in chiave personale. Peccato però (coincidenza?) che sia già il secondo gioco che leggo dove si parla di Archetipi... forse che il Coyote e l'archetipo del trickster hanno ispirato questi ultimi? Ma credimi, non è un problema, solo un appunto. "Rischi"? Sì e no; sì, perchè hai provato a fare un gioco più emotivo degli altri, dove spingi verso il truculento in certi casi (ma... vedi "dubbi e incertezze"). No, perchè comunque sei stata nei tuoi limiti, non hai esagetato troppo con l'innovazione (e questo ha creato maggiore compattezza nel regolamento).

4. Dubbi e Incertezze: Il mio più grande dubbio viene dall'uso del tempo. Dopo le considerazioni fatte nell'altro topic, può effettivamente succedere che il gioco duri veramente poco. Allora ok dare l'ora di tempo limite (mettendo sotto stress i Giocatori), ma trovo oltremodo pericoloso mettere il limite di 90 secondi per frase. SE (e solo se) è vero che il gioco può concludersi prestissimo in alcuni casi, in una manciata di minuti, perchè porre questo limite? Considerando anche 5-6 giocatori, penso sia sufficiente l' "ora limite" per creare un ritmo incalzante. Ho provato a mettermi nei panni di chi deve dire qualcosa, e 1 minuto e mezzo non basta; lasciare frasi a metà non permette di creare quella giusta profondità, secondo me, che questo gioco è degno di avere. Ma questa è una scelta tua, personale ^^
Altra cosa che non mi torna è: nella sezione "i crimini" parli di "cambiare la narrazione se questa va troppo oltre i limiti di sopportazione emotiva/morale di qualcuno", e poi dici che il Coyote, dopo essere entrato nella scena, deve essere "il più truculento possibile" nelle descrizioni. Sei sicura di porre un limite e poi di voler spingere le persone inesorabilmente oltre tale limite (costringendo il Coyote a cambiare la narrazione per motivi fuori gioco, strumento molto potente per i Giocatori!), oppure è una cosa che non hai considerato?
Anche qui, come nel gioco di Luca Ricci, vedo un "elemento di costrizione", per rafforzare quell' only played once detto da Walton. Secondo me, anche qui è eludibile e FORSE non necessario: hai già dato tutto il senso di Last Chance che serve, secondo me. Lo dico perchè diverse persone hanno preso troppo alla lettera quell'affermazione, sentendosi magari costretti ad introdurla all'interno del proprio regolamento a forza. De gustibus... :)

5. Conclusione: posso dire che questo gioco mi ha sicuramente interessato. Merita di essere provato, e penso che sia più o meno già pronto. Ci sono esempi (ma non troppi, cosa giusta per una entry del Game Chef), la lettura è fluida. Va ovviamente rivisto per alcune regole che non sono esplicitate benissimo, ma parlo di qualche "mosca bianca" qua e la.

mechvigiak

  • Membro
  • Andrea Vigiak
    • Mostra profilo
Re:10. L'ora più buia
« Risposta #2 il: 2012-04-23 19:26:46 »
L’ora piu’ buia:

L’ora più buia è un gioco fortemente ispirato da elementi letterari, e tende ad affrontare l’idea di un confronto sulle proprie esperienze rispetto ad una meta che solo uno di loro, degno, riuscirà a raggiungere.

In questo troviamo un riscontro interessante nell’obbiettivo di individuare il prescelto e il meccanismo di gioco basato sui punti fiducia sia per le accuse che per gli approfondimenti mi sembra funzionale. Gli archetipi e il tratto sono altrettanto importanti per caratterizzare rapidamente i protagonisti e insieme assegnare un elemento di orginalità che li contraddistingua.

Il tema è decisamente centrato, altrettato direi il ruolo di Coyote/Morte e i thread indicati. Anche l’uso del concetto di imitare e dei punti fiducia assolvono al ruolo di elemento di ispirazione. Come già espresso in altre valutazioni i thread di quest’anno misembrano sufficientemente ampi da non rappresentare un vincolo cui attenersi ma vogliono sottolineare l’aspetto di fonte di ispirazione.

Come in altri giochi ho chiesto qualche chiarimento all’autrice rispetto alla prima stesura del manuale, ma direi che gli elementi che esprimono il gioco e come è articolato direi che corrispondono. Si presta sicuramente ad una stesura letteraria e arricchita di elementi evocativi e di esempi, vincolati qui dal concorso.

La meccanica della gestione del tempo mi lascia perplesso e ritengo abbia poco a che fare con l’ispirazione del gioco. I Criminali anime perdute vagano in un tempo indefinito, l’arrivo del Coyote consente una risoluzione ma il tempo scade, e questa scadenza crea un’apprensione narrativa che non colloco bene nel contesto di riferimento. Visto che è Coyote ad essersi dato fino all’alba è lui che può gestire i ritmi sempre se rispetto alla narrazione di storie fantasiose era necessarrio porre dei vincoli temporali. Le frasi rituali già scandiscono bene i passaggi delle fasi, il ritmo può essere sostenuto diversamente, il vincolo temporale stringente che imponi non mi sembra adatto alla situazione immaginata e alle ispirazioni che ti hanno condotto. Forse la meccanica temporale era più un vezzo personale che una esigenza congrua all’obbiettivo. Se proprio vuoi fissare limiti precisi su tempo a disposizione occorre ragionare in termini complessivi (tempo totale diviso per numero di giocatori e asseggnare piu’ cronometri a ciascuno), e fissare alcuni vincoli (numero di partecipante, numero di punti fiducia con cui approfondire, tempi di intervento del coyote, etc etc).

Mi permetto una considerazione personale visto che ho avuto il compito di recensire anche il secondo gioco. Probabilmente il tema ti ispirava ma ho avvertito una passione sottostante maggiore per l’altro gioco e qui si notano alcune accelerazioni e forzature che il tema non meritava. Il mio consiglio è la prossima volta di concentrarsi su un solo gioco, soprattutto per le prime esperienze o se non hai prototipi già sviluppati che coincidano con buona parte dei temi proposti.

L’atmosfera è sicuramente evocativa, e alcuni elementi meritano uno sviluppo attento e lineare, altri giochi hanno lo stesso spirito di passaggio della narrazione (ie Barone di Munchausen) ma la struttura, gli archetipi e la gestione della fiducia conferiscono un supporto narrativo interessante. Sicuramente giocherei la sua evoluzione.

(jack stavo finendo di scriverlo proprio mentre hai postato, per cui questa volta sei primo ma proprio per poco!)

Giulia Cursi

  • Facilitatore Globale
  • Membro
  • *****
  • Nenhiril
    • Mostra profilo
Re:10. L'ora più buia
« Risposta #3 il: 2012-04-24 21:08:53 »
Perché piace: E’ un po’ un gioco alla cluedo, in cui si cerca di scoprire chi è l’assassino cercando di deviare i sospetti da sè stessi. Ricorda alla lontana anche Wherewolf e Be Ashamed Young Prince.
 
Il tema e gli ingredienti: non manca niente quindi complimenti!
 
L'innovazione(by Giulia): la struttura del gioco non è particolarmente innovativa, nello specifico il metodo dello scarica-barile nei giochi di ruolo è qualcosa di nuovo, ma al contrario è presente in diversi giochi da tavolo, come ad esempio in “Si, Oscuro Padrino”. Ad ogni modo è interessante il fatto che ci sia una netta differenza tra le possiblità di Coyote e degli altri di aggiungere elementi nuovi nella conversazione.
 
L’innovazione(by triex): Belle le regole che vanno a definire cosa si può dire e in che modo (coyote che può fare solo taglia e cuci, per esempio, senza aggiungere niente di nuovo). Centrano in pieno il fatto che un gioco di ruolo è una conversazione con regole differenti dal normale.

I dubbi emersi: il tempo dato ai giocatori sembra molto limitato, ma forse è una impressione dovuta al fatto che non ci siamo mai trovati a giocarlo. Più che altro è difficile tenere traccia del passaggio del tempo e al tempo stesso fare attenzione alla storia che sta venendo fuori. E’ incredibilmente frenetico. Magari un affare che fa un PING! ogni 90 secondi potrebbe essere utile.
 
Suggerimenti e conclusioni: Iil font è quasi illeggibile, ma quantomeno non è un comic sans. Ci sono dei punti un po’ oscuri nel manuale, ma non è un grosso problema. Provalo, vedi come va ed evolvilo, ci sono delle potenzialità interessanti.
« Ultima modifica: 2012-04-24 21:10:31 da Nenhiril »
Account G+ - Account Facebook - Fanmail: 16 - Brava Utente™ - "Te lo fascilito io." cit.

Rugerfred

  • Membro
  • Francesco Sedda
    • Mostra profilo
    • Rugerfred's Factory
Re:10. L'ora più buia
« Risposta #4 il: 2012-04-25 00:42:23 »
Cosa funziona: Il setting mi piace molto, così come il fatto che ognuno abbia qualcosa da nascondere e si senta preso in causa dall'affermazione iniziale dello straniero. L'uso degli archetipi mi pare appropriato e piuttosto adatto al contesto. La preparazione dell'atmosfera è efficace.

Tema e ingredienti: Mi paiono utilizzati abbastanza bene, in particolare i post su The Forge.

Innovazione: La flessibilità della narrazione è interessante. La figura del Coyote che non può aggiungere nulla di nuovo ma solo riorganizzare, chiaramente a patto di avere un giocatore adatto.

Dubbi e incertezze: Il più grosso difetto del gioco è che tutti i giocatori sanno subito che il Coyote è lo Straniero, e che tutti loro sono colpevoli di qualcosa, a meno di non tenerli all'oscuro ma non è specificato dal regolamento e che risulta impossibile a livello di meccaniche, visto che sono differenti.
Personalmente lo vedrei molto meglio come live freeform, aggiustando un paio di meccaniche.
L'utilizzo del tratto forse è un po' "grezzo" a livello di meccaniche, ma sono conscio del fatto che in 3000 parole non ci può stare tutto, purtroppo.

Conclusione: Come ho già detto, personalmente lo vedrei molto meglio come live freeform con ruoli segreti a tutti, e qualche aggiustatina di meccaniche.

Tags: