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3. Novanta minuti
Giulia Cursi:
Perché piace: Novanta Minuti affronta un tema davvero sentito e complesso, che porta a provare forti emozioni. E' importante il fatto che il gioco lasci molta libertà su quello che si può dire e non dire di sé stessi: le meccaniche permettono di ottenere quel genere di esperienza liberatoria cercata, senza costringere a rivelare nulla, se non ce la si sente (Come in A Flower for Mara, ndTriex)
Il tema e gli ingredienti: sono ben integrati nel gioco, il tema e il dottore hanno ispirato il tema centrale, mentre le varie discussioni su The Forge sono servite per definire la struttura del gioco.
L'innovazione: È molto interessante tenere traccia del tempo in maniera visiva: in questo modo i giocatori si rendono sempre conto dello scorrere dei minuti. Abbiamo notato che in alcuni casi il modo in cui il tempo avanza può incentivare lo scontro e la violenza tra padre e figlio. È una cosa che fa riflettere. Apprezziamo moltissimo anche l’idea di bruciare i fogli alla fine della giocata (E’ il 110% di questo gioco! ndTriex)
I dubbi emersi: Il gioco è talmente chiaro negli intenti e nelle meccaniche che non mi ha suscitato nessun dubbio. Anzi, nota di merito proprio nella chiarezza di esposizione.
Suggerimenti e conclusioni: Il gioco alla lettura sembra bello e interessante, e non emergono particolari problemi. Ora non rimane che provarlo e vedere cosa succede. Giulia suggerisce anche di provare con Figlia e Madre, per esplorare un rapporto molto simile ma allo stesso tempo diverso.
Ci sentiamo di farti i complimenti, perché sembra davvero promettente.
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