Autore Topic: Un gioco che non riceve abbastanza amore: DO, Pilgrims to the Flying Temple  (Letto 13683 volte)

Mauro

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E Piuma Leggiadra è diventata Piuma Conciliatrice.
Abbiamo giocato una lettera, quella di Melanie; voglio provarlo ancora (anche perché ho potuto scrivere una sola frase, su Piuma Leggiadra...), ma la prima impressione è buona, è un gioco interessante.

Ezio

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Tieni presente che io considero la lettera di Melanie una fase avanzata della creazione dei personaggi: con una sola lettera non si attiva la dinamica che ti spinge a metterti nei guai piuttosto che a prendere le pietre "sbagliate", o magari a fare scelte dannose per il gruppo per lo stesso motivo.

Dalla seconda lettera in poi il gioco calcia veramente...
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Mauro

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Sí, ho visto che è veramente breve; comunque siamo arrivati al secondo giro, quindi qualcosetta s'è visto (Fabio ha scelto le pietre in base al colore, per averne pari bianche e nere).
Vedrò con la prossima volta.

Ezio

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Yep, perché Fabio conosce già il gioco.

Ma Melanie è facile, cos'ha, 10 parole?

È quando ne hai 20 e vuoi pure stare attento all'equilibrio delle pietre che iniziano i casini ;-)
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Mauro

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Avrei fatto anch'io cosí, ma non ci sono arrivato :P
Confermo che Melanie ha dieci parole.

Fabio Succi Cimentini

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L'aspetto tattico della scelta del colore in effetti è una cosa sfiziosissima; mi è piaciuto parecchio, per esempio, arrivare a due pietre bianche e due nere e, con anche il fatto che avevo finito il mondo nei guai, usare la Parata come evento per cambiare il Banner (in questo caso, Torcia Imponente caccia un enorme urlo di frustrazione che risolve il suo guaio e diventa Torcia Tonante), sono finezze nella struttura che trovo davvero eleganti.
Al solito è stata un'ottima giocata, meno d'impatto e risate che dal vivo per il fattore 'distanziante' di G+, ma ugualmente interessante, molto dolce (quasi tutti i pellegrini sono delle paste, tanto che abbiamo anche Biscotto Affilato..!) e con la voglia di continuare. E un po' mi è spiaciuto non riuscire a spiegare tutto esaurientemente all'inizio, anche se conto che col prendere tutti l'abitudine la prossima lettera sarà ancora più soddisfacente.
« Ultima modifica: 2012-04-11 00:10:09 da Fabio Succi Cimentini »
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mechvigiak

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Dobbiamo ingranare un po', non ho ancora visto la tensione a creare casini, e probabilmente si vede molto meglio al tavolo.
Il fatto che possa funzionare bene tra adolescenti mi torna, la sfida e il confronto si applicano bene in un tavolo più diretto, noi eravamo ancora molto edulcorati (detto da zucchero appiccicoso e' tutto un programma :) )

Mauro

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Buffo; mi piacerebbe provare un gioco piú serio (nota ai miei compagni di partita: parlo genericamente, qui va bene continuare cosí), per vedere come viene, ma in ogni caso è interessante.

Fabio Succi Cimentini

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Effettivamente va capito quanto possa essere la lettera a cambiare il mood e quanto lo debbano essere i Pellegrini di partenza; qui il disastro planetario è andato risolto a forza di pianeti tramutati in biscotti e mangiati, e Spun of Crystal and Gold col suo carico di automatons potrebbe prestarsi facilmente ad altre cose buffissime ma si sa mai.
Certo sarebbe... peculiare vedere questi Pellegrini alle prese con la lettera dell'ex-Pellegrino, la sua amata fantasma e il pianeta che gli sta morendo attorno.
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Mauro

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Voglio leggere quella lettera.

Fabio Succi Cimentini

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Bòn, te la mando domattina.
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