Volta il capo con eleganza, guardando alle proprie spalle quella figura che aveva scorto nel largo specchio davanti a lei. Si potrebbe raccontare di come l'abbia fatto metter lì apposta per guardarsi le spalle mentre mangia, oppure di come ne approfitti spesso per rimirarsi, ma sono storielle vuote che non racconterebbero di lei più di quanto già non sappiamo.
"Non mi pare di averti fatto chiamare..."
Se non lo chiama per nome, è per una precisa scelta. Quella di fargli pesare, seppur dolcemente, la sua posizione di superiorità. Talvolta, agli schiavi non si dà neppure un nome. Gli vuol bene, molto in fondo, perché ha il suo medesimo sangue, gli stessi lineamenti che così tanto adora e quando china la testa ed obbedisce è di un adorabile incredibile. In più, l'ha servita bene in passato, nonostante probabilmente non gli sia piaciuto:
"Ma forse puoi essermi d'aiuto, ho necessità di recuperare qualche pettegolezzo..."
Lo fa sembrare uno scherzo, una semplice celia, quel suo dire di aver bisogno di qualcosa di così veniale. Ma lo saprà bene, lui, che se glie lo chiede a quel modo vuol dire che c'è qualcosa di grosso sotto. E Kari'el si aspetta che obbedisca, perché in fondo dal benessere della famiglia Coban ne trarrà beneficio anche lui e poi perché lo sta coprendo, no? Non vorrà mica che alla zia arrivino quelle voci che tanto la beneamata sorella si dà da fare per tenere sotto silenzio, no? Dubito che ne girerebbero, non fosse lei direttamente a spargerle, ma sono sempre dettagli.
Talvolta, però, i dettagli rivestono cruciale importanza. Quei passi lunghi, quegli sguardi lontani. C'è qualcosa, in giardino, che varrebbe la pena di vedere, ora e subito? No, poco probabile. Stara giochicchiando con quello stupido anello, lo metterà nei guai prima o poi, quando qualcuno si informerà su come l'ha avuto...
"E' successo qualcosa, ieri sera, che sarebbe bene che tu mi riferissi? Siediti, ti prego, prendi qualcosa e raccontami..."
Lo invita al tavolo, davanti a lei: dev'essere fantastico potersi bagnare il viso ogni mattina nell'arguzia che trasuda dalle parole della donna... glie lo concede volentieri. Ma se la tradirà, non sarà l'unica cosa che perderà per sempre.