Autore Topic: Backstory  (Letto 2672 volte)

Michael Tangherlini

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Backstory
« il: 2012-04-11 16:27:49 »
Il concetto di base è simile a quello di IMdA: il tuo mondo è fottuto, cerca di sopravvivere come meglio puoi. Solo che, in luogo di un universo post-apocalittico, questa volta ci muoviamo nel regno delle favole. Più precisamente, in un regno immaginario in cui confluiscono tutte quelle saghe, storie e racconti con simpatici animaletti parlanti, dal lupo cattivo di Cappuccetto Rosso a Peter Coniglio di Beatrix Potter, passando per Redwall e i tre porcellini.Cos'è accaduto? Nel "vero" regno delle favole, la malvagia strega-regina è riuscita a concepire un incantesimo in grado di devastare tutto e tutti; nel disperato tentativo di salvarsi dall'eroe di turno, pronto a sconfiggerla, lo lancia. Qualcosa però va storto: l'incantesimo rimbalza su qualcosa e si perde fra le dimensioni, andando a colpire invece proprio questo regno idilliaco.Quel che accade dopo è facilmente immaginabile: tutto viene distorto, contorto, devastato, ma non distrutto. Gli abitanti sopravvivono, in qualche modo ne escono, ma si ritrovano con un mondo che non riconoscono più. Gli alberi parlano, si muovono e a qualcuno comincia a piacere la carne; gli animali non senzienti si comportano in modi strani, anche contro la loro natura regolare; il cielo non ha più i soliti colori, e a volte sembra addirittura morto; e altre amenità simili.


-MikeT
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Michael Tangherlini

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Re:Backstory
« Risposta #1 il: 2012-04-19 14:14:26 »
C'era una volta un regno lontano lontano. Non aveva un nome preciso, poiché i suoi abitanti non sentivano il bisogno di differenziarlo dagli altri; anzi, non sapevano neanche dell'esistenza di regni diversi dal loro. "Il Mondo," lo chiamavano, e tanto gli bastava.
Gli abitanti del Mondo erano molto diversi fra di loro: cani e gatti, volpi e lupi, lepri e gufi, orsi e tassi e topi e capre vivevano assieme. Certo, erano diversi, come ho già detto, ma fra di loro regnava l'armonia data da un antico trattato di tregua, imposto su di loro secoli prima dopo decenni di aspri conflitti. Insieme, essi formavano i Popoli.
Il Mondo era formato da un piccolo continente, all'incirca delle dimensioni di quella che noi chiamiamo Australia. Era circondato dal mare e percorso da un unico grande fiume, in cui affluivano torrenti e flussi di vario tipo, e ricoperto da fitte foreste. All'interno di queste foreste, in radure piccole e grandi, sorgevano le Città dei vari Popoli, diffuse su tutto il Mondo secondo gli usi e costumi di ciascun Popolo: chi sulle cime degli alberi, chi sotto terra, chi all'aperto.
Se qualcuno di noi avesse potuto recarsi in quell'idilliaco mondo, avrebbe visto dei luoghi e panorami magnifici, con città dal sapore rinascimentale circondate da natura selvaggia e ricca, qua e là "condita" da campi coltivati e allevamenti. Un mondo praticamente ideale.
Quello che i Popoli non sapevano è che, al di là dello sconfinato oceano che circondava il Mondo, esisteva un "vero" mondo, con arcipelaghi, continenti, isole e tutto il resto. In uno di questi luoghi si conosceva la magia, e se ne faceva largo uso.
In quel lontano regno, il Principe in carica era impegnato in una feroce battaglia contro le milizie della Strega Regina, una malvagia incantratrice in cerca di fama e di potere che aveva iniziato un assalto contro i principali potenti locali. A suon di spada e scudo, il Principe era giunto fino al sancta sanctorum della Strega Regina, quando questa, in un estremo tentativo di salvarsi la vita, aveva tentato di pronunciare un potente incantesimo di distruzione, con l'intento di eliminare una volta per tutte la minaccia del Principe.
Ma qualcosa andò storto: c'è chi dice che l'eroe avesse ucciso la Strega Regina poco prima che questa terminasse di pronunciare l'incantesimo, c'è chi dice che questo venne deviato dal buon cuore o dall'armatura (le versioni variano) del Principe stesso, c'è chi dice altre cose ancora. Fatto sta che il Principe uccise la Strega Regina, dissolvendo quasi tutti i suoi incantesimi e quindi togliendo ogni forma di potenza alle sue armate. Di lì a poco, la vittoria fu sua.
Quasi tutti i suoi incantesimi. Perché uno, l'ultimo che essa pronunciò, in realtà non fallì. Piuttosto, si ingigantì, perse potenza e si scatenò sul Mondo.

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Dairon

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Re:Backstory
« Risposta #2 il: 2012-04-19 20:22:15 »
C'era una divisione tra "nazioni" prima? Le pecore da una parte, i topi dall'altra...

Michael Tangherlini

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Re:Backstory
« Risposta #3 il: 2012-04-26 10:02:22 »
Sì, i Popoli vivevano separati, anche a causa dei diversi stili di vita: chi sugli alberi, chi sottoterra, chi in giro... Ma questa è una parte che vorrei lasciare abbastanza libera, perché ogni singolo Racebook conterrà indicazioni modellabili dai singoli giocatori anche in merito a questo, quindi si vedranno facilmente Popoli che si disgregano, che si uniscono o che si chiudono a tutti in reazione a quel che è accaduto.

-MikeT
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Michael Tangherlini

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Re:Backstory
« Risposta #4 il: 2012-06-26 12:05:24 »
C'era una volta...
C'era una volta un regno lontano lontano. Non aveva un nome preciso, poiché i suoi abitanti non sentivano il bisogno di differenziarlo dagli altri; anzi, a malapena sapevano dell'esistenza di regni diversi dal loro. "Il Mondo," lo chiamavano, e tanto gli bastava.Gli abitanti del Mondo erano molto diversi fra di loro: Cani, Gatti, Topi, Volpi, Lupi e altri ancora condividevano gli spazi nel Mondo. Certo, erano diversi, come ho già detto, ma fra di loro regnava l'armonia data da un antico trattato di tregua, imposto su di loro secoli prima dopo decenni di aspri conflitti. Insieme, essi formavano i Popoli.
I Popoli erano animali, anzi, Animali: sapevano parlare, muoversi, impugnare oggetti, creare, pensare e tutto quanto quello che un essere umano può fare. Ma non erano soli: il Mondo era anche abitato dagli animali, quelli con l'iniziale minuscola, animali che... erano animali, e pertanto erano loro prede. Per ogni Popolo c'era anche il relativo animale.Il Mondo era formato da un piccolo continente, all'incirca delle dimensioni di quella che noi chiamiamo Australia. Era circondato dal mare e percorso da un unico grande fiume, in cui affluivano torrenti e flussi di vario tipo, e ricoperto da fitte foreste. All'interno di queste foreste, in radure piccole e grandi, sorgevano le Città dei vari Popoli, diffuse su tutto il Mondo secondo gli usi e costumi di ciascun Popolo: chi sulle cime degli alberi, chi sotto terra, chi all'aperto. Non tutti i Popoli costruivano Città, ma bene o male capitava di trovarvi Animali di un po' tutti i tipi, dai più timidi ai più sociali, ognuno con i suoi impegni e con le sue idiosincrasie.Se qualcuno di noi avesse potuto recarsi in quell'idilliaco mondo, avrebbe visto dei luoghi e panorami magnifici, con città dal sapore rinascimentale circondate da natura selvaggia e ricca, qua e là "condita" da campi coltivati e allevamenti. Un mondo praticamente ideale.Quello che i Popoli non sapevano è che, al di là dello sconfinato oceano che circondava il Mondo, esisteva un "vero" mondo, con arcipelaghi, continenti, isole e tutto il resto. In uno di questi luoghi si conosceva la magia, e se ne faceva largo uso.In quel lontano regno, il Principe in carica era impegnato in una feroce battaglia contro le milizie della Strega Regina, una malvagia incantratrice in cerca di fama e di potere che aveva iniziato un assalto contro i principali potenti locali. A suon di spada e scudo, il Principe era giunto fino al sancta sanctorum della Strega Regina, quando questa, in un estremo tentativo di salvarsi la vita, aveva tentato di pronunciare un potente incantesimo di distruzione, con l'intento di eliminare una volta per tutte la minaccia del Principe.Ma qualcosa andò storto: c'è chi dice che l'eroe avesse ucciso la Strega Regina poco prima che questa terminasse di pronunciare l'incantesimo, c'è chi dice che questo venne deviato dal buon cuore o dall'armatura (le versioni variano) del Principe stesso, c'è chi dice altre cose ancora. Fatto sta che il Principe uccise la Strega Regina, dissolvendo quasi tutti i suoi incantesimi e quindi togliendo ogni forma di potenza alle sue armate. Di lì a poco, la vittoria fu sua.Quasi tutti i suoi incantesimi. Perché uno, l'ultimo che essa pronunciò, in realtà non fallì. Piuttosto, si ingigantì, perse potenza e si scatenò sul Mondo.
Quello che accadde poi è confuso, in parte perché accadde molto rapidamente, in parte perché accadde in modo diverso in ogni zona del Mondo. L'unica cosa che tutti gli Animali videro e compresero sul serio fu il colore del cielo, che cambiò da azzurro a rosso. Rosso sangue, un rosso intenso, di quelli che non ti scordi facilmente. Fu un lampo, ma rimase impresso nella memoria di tutti, al punto che quel giorno passò alla storia del Mondo come "il Giorno Rosso."
Da quel momento ogni cosa cambiò. Lo Strano fece il suo ingresso nel mondo, una forza fino ad allora ignota, quasi vivente ma impalpabile, in grado di mutare tutto ciò che contagiava. Penetrò negli alberi e nelle montagne, penetrò nei fiumi, negli animali e nei Popoli, cambiando alla radice molti di essi. Gli alberi iniziarono a parlare, altri a muoversi, altri ancora... a mangiare. Le foglie di alcune querce nei pressi di un'ansa del grande fiume divennero di metallo, le rocce lungo il grande estuario ancora oggi perdono gocce di sangue. E si dice che, da qualche parte, nei boschi più lontani dalle Città dei Popoli, viva un essere formato con i corpi di tutti i lupi di un vecchio branco...


-MikeT
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Re:Backstory
« Risposta #5 il: 2012-06-26 12:53:32 »
The Backstory, in English!


Once upon a time...
Once upon a time there was once a kingdom, far far away. It had no specific name, because its inhabitants did not feel the need to differentiate it from others, and, indeed, hardly knew of the existence of realms other than their own. "The World," they called it, and it was enough for them. Its inhabitants were very different from each other: Dogs, Cats, Mice, Foxes, Wolves and more shared the World. Of course, they were different from each other, as I said, but harmony reigned between them due to an old treaty of truce, imposed on them in the first centuries after decades of bitter conflict. Together, they formed the People.
The People were animals, or Animals: they could speak, move, grasp objects, create, think and do everything a human can do. But they were not alone: ​​the world was also inhabited by animals, those with a lowercase initial. Animals were... just animals, and therefore were their prey. For every People there was also its animal.
The World was formed by a small continent, about the size of what we call Australia. It was surrounded by sea and a single large river, with many streams flowing into and out of it, and covered by dense forests. Within these forests, in small and large clearings, stood the Cities of the People, spread all over the world according to the customs of each: some on treetops, some underground, some outdoor. Not all People built Cities, but you could find any kind of Animal in them, from the most shy to the most social, each with its commitments.
If any of us had been able to move in that idyllic world, he would see magnificent places and views, with rich Cities in a Renaissance style surrounded by wilderness, with fields and farms here and there spotting the green masses of woods and forests. A virtually perfect world.
What People did not know was that, beyond the endless ocean that surrounded the World, there was a "real" world, with islands, continents, archipelagos and all the rest. In one of these places magic was known and used. In that distant kingdom, the Prince in charge was engaged in a fierce battle against the militia of the Witch Queen, an evil spellcaster looking for fame and power that had begun an assault against the main local rulers. With his sword and shield, the Prince had reached the inner sanctum of the Witch Queen, when her, in a desperate attempt to save her life, attempted to cast a powerful spell of destruction, to eliminate once and for all the threat of the Prince.
But something went wrong: some say that the hero had killed the Witch Queen shortly before she ended to utter the spell, some say that this was diverted from a good heart or from his armor, some say other things. The fact is that the Prince killed the Witch Queen, dissolving most of her spells and then removing all forms of power to her armies. Shortly thereafter, he had the victory.
Most of her spells. Because one, the last she pronounced, actually did not fail. Rather, it swelled, lost power and broke into the World.
What happened next is confused, partly because it happened very quickly, partly because it happened differently in each area of ​​the World. The only thing all the Animals saw and understood was about the color of the sky, which changed from blue to red. Blood red, bright red, a colour not easily forgotten. It was a flash, but remained in the memory of all, to the point that the day went down in history of the World as the "Red Day."
From that moment everything changed. The Strange made its entrance into the World, a force hitherto unknown, but living, although impalpable, and can change everything it enters in contact with. It penetrated into the trees and mountains, into rivers, animals and People, deeply changing many of them. The trees began to speak, some to move, some more... to eat. The leaves of some oaks near a bend of the great river became metal, rocks along the estuary still drip  blood. It is said that somewhere in the woods further away from the Cities of the People exists a living being formed with all the bodies of an old pack of wolves…


-MikeT
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