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Che cosa si intende per "fiction": Risiko e Magic the Gathering
Patrick:
--- Citazione da: Mauro - 2012-04-12 13:51:01 ---Se invece con "sempre" intendevi "In ogni gioco di ruolo ci sono dei momenti in cui è importante" è vero, perché anche nel più becero EUMATE la morte di un personaggio ha peso (quel personaggio non combatte più).
--- Termina citazione ---
this ^^
con "sempre" non intendevo "in ogni momento", ma "in ogni gioco di ruolo, prima o poi, è importante la fiction". O quanto meno non mi vengono in mente esempi di giochi di ruolo in cui ciò non sia vero (anche se potrebbe benissimo essere che giochi simili esistano ma che semplicemente io non li abbia mai giocati).
comunque, giusto per concludere il discorso:
--- Citazione da: Mauro - 2012-04-12 13:51:01 ---In realtà il discorso è più complesso, perché nel parlare degli effetti dopo il combattimento di D&D, paragonandoli a quelli dopo la partita di Magic, stai confrontando una cosa che esiste (il gioco post-partita di D&D) con una cosa che non esiste (il gioco post-partita di Magic).
--- Termina citazione ---
appunto. Magic è *solo* il combattimento. In D&D c'è anche altro (la famosa "storia", il "contesto" di cui parlavo). Comunque mi pare che ci siamo chiariti e che siamo fondamentalmente d'accordo ^^
Moreno Roncucci:
"The Fantasy Trip", uno dei gdr più influenti della storia dei gdr (è il diretto progenitore sia di Champions - Hero System che di GURPS), prevedeva una modalità di gioco in cui due giocatori si creavano il personaggio, e poi li facevano combattere. Niente storia, niente personalità: ti crei una combo e combatti. Come a magic.
La parte di gdr era data dal nome delle mosse: "colpire", "lanciare incantesimi", come a Magic.
La stessa modalità di gioco "combo contro combo" si trova in diversi altri gdr, tipo Marvel Universe RpG (quello diceless di qualche anno fa).
La differenza con Magic qual è? Non nel fatto che si faccia un combattimento fittizio (entrambi lo fanno) o che si abbia una "storia" (non c'è lì come non c'è in Magoc) Sta nel fatto che lì comunque, anche solo per un combattimento, crei uno spazio immaginato condiviso. Con Magic non lo fai. Giochi sul tavolo.
Così è quindi un gdr? Insisto a dire che già il termine è ormai obsoleto e non descrive bene i giochi. Ma si possono fare considerazioni sull'esistenza di uno spazio immaginato condiviso (comunicato fra i giocatori), oppure, come fa Luke Crane, legare la definizione alla possibilità di scelte tematiche. ma legarlo alla mera produzione di eventi immaginari è davvero TROPPO largo, il termine cesserebbe di avere anche quel minimo di senso che ha ora.
rgrassi:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-04-11 19:54:28 ---Roberto, ricadi nel classico errore di chi ha sempre giocato con una precisa CA: non la vede, per lui è "come tutti quanti al mondo giocano a gdr", se gli dicono che qualcuno gioca per altre cose (le altre due CA per esempio) prima non ci crede, dice che non esistono persone così, poi che "quelli non fanno gdr"... ::)
--- Termina citazione ---
???
Sorry, salto il pistolotto con le Morenate.
::)
--- Citazione ---Poi, bisogna capire se per "fiction" intendi "storia" o "narrazione", non è che quella voce di wikipedia lo specifichi molto bene.
--- Termina citazione ---
Dunque, leggo: "narrazione di eventi immaginari, in netto contrasto con la narrazione di eventi reali."
Che c'entra la 'storia'? Che invece è (semplifico, ma spero che serva per chiarire):
"narrazione di eventi immaginari, con una precisa struttura finalizzata al rispetto di precisi canoni estetici, in netto contrasto con la narrazione di eventi reali."
La fiction generata dai gdr/gdn (come PURPOSE, come condizione necessaria e obbligatoria) si addensa sulla prima definizione.
Il grande salto di ALCUNI dei gdr moderni è fare in modo di guidare la struttura della fiction generata in una sequenza di eventi non ad-ca**um come dice Michele e non come un mero affastellamento di eventi successivi.
Rob
rgrassi:
--- Citazione da: Dairon - 2012-04-12 01:57:54 ---Forse una domanda legata potrebbe essere: se gioco a Dwarf Fortress, sto facendo fiction coi miei nanetti in caratteri ASCII?
--- Termina citazione ---
SI.
"Narrazione" è da intendersi nel senso più vasto possibile.
Altrimenti se faccio un film non sto facendo fiction?
La sto facendo ed il MODO in cui lo narro è attraverso il mezzo visivo.
Il problema non è se faccio fiction o no ma:
PERCHE' LA FACCIO? E' necessario crearla? SI, nei gdr/gdn. NO negli altri giochi. Tanto è vero che un giocatore può farlo ed un altro no.
CHI LA FA? I giocatori nel caso dei gdr/gdn, gli sceneggiatori ed i filmmaker nel caso della fiction statica veicolata da mezzo visivo.
COME LA FA? Mediante affastellamento di eventi validati tramite affermazioni di gioco nel caso dei tabletop/gdr, mediante interazioni con il mio avatar nei videogiochi, mediante la scrittura di un libro o la creazione di un film.
E' UNA BUONA FICTION (intesa nel senso di storia)? Probabilmente NO.
Rob
Davide Losito - ( Khana ):
Su questo sono perfettamente d'accordo con Roberto.
Semplicemente il "modo" per i generare fiction nei GdR, PER ME, passa da questa fantomatica "interpretazione" (trad. "roleplaying"), quindi il rapporto - circolare, ricorsivo, emergente - tra personaggio e giocatore.
Cioè: personaggio<->giocatore.
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