Autore Topic: [rant]MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER ABILI PARPUZI[rant]  (Letto 36729 volte)

adam

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[rant]MANUALE DI SOPRAVVIVENZA PER ABILI PARPUZI[rant]
« Risposta #135 il: 2009-04-28 17:13:19 »
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[cite]Autore: triex[/cite]Il fatto è che a volte non interessa "creare la storia", interessa "essere qualcun altro"
simulazionismo, no? quantomeno, una branca. E detta così non c'è nulla di male (credo).
Alessandro

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« Risposta #136 il: 2009-04-28 17:26:09 »
Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]
Citazione
[cite]Autore: triex[/cite][p]Il fatto è che a volte non interessa "creare la storia", interessa "essere qualcun altro"[/p]
[p]simulazionismo, no? quantomeno, una branca. E detta così non c'è nulla di male (credo).[/p]

Di per se, non c'è nulla di male... Il problema, è quando poi il giocatore, in nome dell' "immedesimazione", o dell' "interpretazione", si chiude in se stesso e smette di condividere il gioco con l'esterno... Cioè quando ognuno gioca da solo.
Fino ad arrivare al paradosso che neanche i master sono più in grado di dare un "voto giusto" in px, perchè non capiscono che gioco ha fatto il pg.
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Moreno Roncucci

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« Risposta #137 il: 2009-04-28 17:27:26 »
Ma "essere qualcun altro" può essere fatto sia attivamente che passivamente...

Esempio: attivamente: se SENTI le emozioni del tuo personaggio, non le contieni, agisci, magari in maniera impulsiva, affrettata, senza pensare sempre con il bilancino a cosa "conviene", pianti casini, muovi il gioco, offri un sacco di spunti agli altri, METTI IN MOTO EVENTI, le onde delle tue azioni riverberano sugli altri, sei un "motore" del gioco.

passivamente: te ne stai in un angolo, dentro la tua testa c'è un mondo intero, le emozioni del tuo personaggio, i suoi ricordi, per TE il gioco è un esperienza intensissima, ma non condividi niente. Assorbi l'atmosfera di gioco, come una spugna, ma non dai.

Non e' tanto un discorso di Agenda creativa: si può essere simulazionisti in entrambe queste maniere. E' un discorso di partecipazione ATTIVA o PASSIVA. Non e' necessario che siano tutti ATTIVI perchè un gioco funzioni, i giocatori attivi, se sono un certo numero, possono "tirare la carretta" anche per i passivi, e il gioco funziona. Ma se i giocatori passivi fossero troppi, il gioco naufragherebbe, gli altri non ce la farebbero a reggere il peso da soli.  E se ci fossero solo giocatori passivi, il gioco non sarebbe mai nemmeno partito.

Per questo, per me, il gioco SEMPRE passivo (che la serata di passività per tanti motivi può capitare a tutti, mica sempre sei al top...) e' deleterio per il gdr.
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« Risposta #138 il: 2009-04-28 17:31:12 »
Citazione
[cite]Autore: Moreno Roncucci[/cite][p]Ma "essere qualcun altro" può essere fatto sia attivamente che passivamente...[/p][p]Esempio: attivamente: se SENTI le emozioni del tuo personaggio, non le contieni, agisci, magari in maniera impulsiva, affrettata, senza pensare sempre con il bilancino a cosa "conviene", pianti casini, muovi il gioco, offri un sacco di spunti agli altri, METTI IN MOTO EVENTI, le onde delle tue azioni riverberano sugli altri, sei un "motore" del gioco.[/p][p]passivamente: te ne stai in un angolo, dentro la tua testa c'è un mondo intero, le emozioni del tuo personaggio, i suoi ricordi, per TE il gioco è un esperienza intensissima, ma non condividi niente. Assorbi l'atmosfera di gioco, come una spugna, ma non dai.[/p][p]Non e' tanto un discorso di Agenda creativa: si può essere simulazionisti in entrambe queste maniere. E' un discorso di partecipazione ATTIVA o PASSIVA. Non e' necessario che siano tutti ATTIVI perchè un gioco funzioni, i giocatori attivi, se sono un certo numero, possono "tirare la carretta" anche per i passivi, e il gioco funziona. Ma se i giocatori passivi fossero troppi, il gioco naufragherebbe, gli altri non ce la farebbero a reggere il peso da soli. E se ci fossero solo giocatori passivi, il gioco non sarebbe mai nemmeno partito.[/p][p]Per questo, per me, il gioco SEMPRE passivo (che la serata di passività per tanti motivi può capitare a tutti, mica sempre sei al top...) e' deleterio per il gdr.[/p]

Sì, era quello che intendevo io... Ma detto molto meglio, come solo San Moreno sa fare *_^
Rinominato "Ermenegildo" vox populi, in seguito al censimento dei Paoli.

Mauro

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« Risposta #139 il: 2009-04-28 17:50:34 »
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[cite]Autore: triex[/cite]Il fatto è che a volte non interessa "creare la storia", interessa "essere qualcun altro", e in questo senso il giocatore non vuole avere "potere" su ciò che non è il suo personaggio

Il che è totalmente legittimo, ma per sapere se oltre a quello interessa anche altro, o per sapere se interessa veramente quello, bisognerebbe anche provare altri giochi; "Non li provo perché tanto non mi piacciono" non dà molta base di giudizio...

Suna

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« Risposta #140 il: 2009-04-28 19:24:23 »
adesso riesci a sederti, Luca, a proposito? :D
sicuro di voler essere stracciato di nuovo?

Luca Veluttini

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« Risposta #141 il: 2009-04-28 19:47:56 »
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[cite]Autore: Suna[/cite][p]adesso riesci a sederti, Luca, a proposito? :D
sicuro di voler essere stracciato di nuovo?[/p]


Tu quoque "er Cazzaro"???

Lavinia

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« Risposta #142 il: 2009-04-28 20:51:36 »
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[cite]Autore: triex[/cite]A volte poi le storie che il master intesse attorno ai PG sono davvero belle, e il giocatore non sente il bisogno di modificarle. Notare che questo non significa necessariamente Illusionismo, perché le scelte dei giocatori possono davvero influenzare la storia, ma non direttamente, attraverso i propri personaggi e il master.

Ecco, questo credo sintetizzi ottimamente come col mio gruppo si giochi a Mage the Awakening (e anche un paio di stupende avventure da umani), ma è anche vero che abbiamo un master davvero eccezionale (sta iniziando a scoprire giochini quali AiPS e NCaS, divertendosi moltissimo, quindi non è fossilizzato sui giochi tradizionali) e che sfrutta ogni input che gli diamo per migliorare la storia... Per dire, se io e un altro pg ci facciamo dei viaggi su msn su cosa potrebbe essere un mistero della trama, magari la settimana dopo ce li ritroviamo incorporati nella "soluzione", assieme a quello che era stato detto da un altro giocatore sabato al cinema e all'idea originale del master. Ovviamente possiamo anche fornire spunti più diretti, ed inutile dire che adoro tutto ciò :)

ps: la sopracitata avventura doveva essere una demo con pg pregenerati, ci è piaciuta talmente tanto la storia che abbiamo appena finito di giocare la sesta (o settima?) avventura della cronaca, e ad occhio ne abbiamo altre 2-3 prima di esaurirla...

Simone Micucci

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« Risposta #143 il: 2009-04-28 21:56:17 »
Lavinia...per quanto siano belli e "dei giocatori" gli spunti che il narratore mette nella sua cronaca non riesco più a togliermi dalla testa che è solo per sua gentile concessione se quei bellissimi spunti sono stati usati. -_-  ho fatto da narratore per qualche anno, e sento ancora addosso certi pesi (credo di aver fatto storie di qualità e di aver usato svariati spunti di giocatori durante le partite...spero Zero possa confermare...ma so perfettamente che avrei anche potuto non usarli....usarli o no era solo questione di BuonSenso e Magnaminità).
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Eishiro

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« Risposta #144 il: 2009-04-29 01:59:01 »
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[cite]Autore: Aetius[/cite]Per giocare tradizionale, a volte, non serve neanche giocare di ruolo. Puoi tranquillamente sostenere di aver giocato per anni quando, di fatto, non hai fatto altro che intrattenere o essere intrattenuto, senza mai esserti messo in gioco, o senza aver mai davvero condiviso nulla con il resto del gruppo, senza aver mai portato del tuo al tavolo, o permesso che quello che gli altri facevano influisse col tuo gioco e pensiero.
E questo non è giocare di ruolo



uhm mi sento di citare una cosa che disse Moreno tempo fa

è assurdo dire ad un altra persona "tu non stai giocando di ruolo"

adam

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« Risposta #145 il: 2009-04-29 02:00:30 »
infatti, solo un seguace del Primo Profeta può permettersi di dirlo. Noi Eretici non abbiamo questa facoltà (o abbiamo capito che è sbagliato farlo :P).
Alessandro

Niccolò

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« Risposta #146 il: 2009-04-29 02:04:07 »
il punto è anche che questo genere di attegguiamento è si positivo, ma appiattisce un po il gioco rendendolo più prevedibile e meno conflittuale che facendo emergere queste cose IN GIOCO, ATTRAVERSO IL SISTEMA.

nb: non una critica, ma una constatazione. ho fatto la stessa strada, exalted è stato l'apripista per me.

Eishiro

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« Risposta #147 il: 2009-04-29 04:48:26 »
criticare va sempre bene, finchè si rimane nel limite di dare una possibilità di errore, dire ad una persona "tu non giochi di ruolo" solamente perchè non capsice alcuni concetti (oltretutto per niente scontati, almeno per molte persone) mi pare scorretto

Luca Veluttini

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« Risposta #148 il: 2009-04-29 09:21:54 »
Citazione
[cite]Autore: -Spiegel-[/cite][p]Lavinia...per quanto siano belli e "dei giocatori" gli spunti che il narratore mette nella sua cronaca non riesco più a togliermi dalla testa che è solo per sua gentile concessione se quei bellissimi spunti sono stati usati. -_-  ho fatto da narratore per qualche anno, e sento ancora addosso certi pesi (credo di aver fatto storie di qualità e di aver usato svariati spunti di giocatori durante le partite...spero Zero possa confermare...ma so perfettamente che avrei anche potuto non usarli....usarli o no era solo questione di BuonSenso e Magnaminità).[/p]


Appunto, avere un sistema che spinge il giocatore a giocare "forte" senza che il Narratore te lo conceda per grazia ricevuta. Se non c'è questo personalmente penso che ogni gioco cambi solamente come tiri i dadi per combattere e la verità di fondo rimane "Combatti"...

Citazione
[cite]Autore: Nik[/cite][p]nb: non una critica, ma una constatazione. ho fatto la stessa strada, exalted è stato l'apripista per me.[/p]


Assolutamente, ora ci gioco, lo guardo, avrà molti difetti e buchi enormi, ma rimane un'apertura mentale non indifferente.

Ezio

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« Risposta #149 il: 2009-04-29 10:19:52 »
Citazione
[cite]Autore: Eishiro[/cite]
Citazione
[cite]Autore: Aetius[/cite][p]Per giocare tradizionale, a volte, non serve neanche giocare di ruolo. Puoi tranquillamente sostenere di aver giocato per anni quando, di fatto, non hai fatto altro che intrattenere o essere intrattenuto, senza mai esserti messo in gioco, o senza aver mai davvero condiviso nulla con il resto del gruppo, senza aver mai portato del tuo al tavolo, o permesso che quello che gli altri facevano influisse col tuo gioco e pensiero.
E questo non è giocare di ruolo[/p]
[p]uhm mi sento di citare una cosa che disse Moreno tempo fa[/p][p]è assurdo dire ad un altra persona "tu non stai giocando di ruolo"[/p]


Ok.

"Tu non stai giocando di ruolo assieme a noi. Sei seduto al tavolo con noi ma non permetti a nulla di quello che fai di influire sul nostro gioco, né permetti a quello che facciamo noi di influire sul tuo".
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

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