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[CnV] "Giustificare" il fallout

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Gabriele Pellegrini:
A pag 114?
Se è quello a cui ti riferisci per me non è così chiaro? Trovo che il testo sia un po' ambiguo.

Marco Costantini:
Perfetto, ricordavo bene quindi.
In effetti i fallout mi hanno fatto riflettere proprio sul narrare quello che avviene con cognizione di causa. Devo dire che spesso nei verbali queste tensione può calare, o comunque si può restare meno "lucidi" e "sul pezzo" ed il problema è proprio qui.

La soluzione credo sia restare più concentrati e vedere ed interpretare proprio quello che accade (anche a livello di meccaniche, cosa che "tradizionalmente" non avviene un granchè). Quindi è ovvio che se sono il GM e sto usando Furia per alzare a d6 i danni del verbale, dovrò giocarmi in maniera convincente il rilancio; e lo stesso vale per l'eventuale prendere il fallout dei PG, in modo da fare un piccolo assist nel momento in cui il fallout stesso va tirato.

Mattia Bulgarelli:

--- Citazione ---[cite]Postato da: Marco Costantini[/cite]Quindi è ovvio che se sono il GM e sto usando Furia per alzare a d6 i danni del verbale, dovrò giocarmi in maniera convincente il rilancio; e lo stesso vale per l'eventuale prendere il fallout dei PG,
--- Termina citazione ---

Una piccola chiosa: secondo me l'importante non è "solo" nei rilanci e nei fallout, ma anche (o forse soprattutto?) negli Accuso il Colpo.
I giocatori potrebbero non essere abituati a descrivere le conseguenze e soprattutto il "come" dei colpi subiti, e si tende a dimenticare che, quando un PG incassa parole dure con fallout in d6, spetta al giocatore che fa Accusare il Colpo al suo PG dire come e perchè.

Dall'incrocio di Rilancio "non ignorabile" (che spetta all'avversario del PG, tipicamente il GM) e descrizione di come il PG Accusa il Colpo (che spetta al giocatore del PG) si riesce a far venire facili le descrizioni del Fallout che ne consegue.

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