Autore Topic: Ma all'estero?  (Letto 5073 volte)

il mietitore

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Ma all'estero?
« il: 2012-04-04 00:52:05 »
Mi pare di capire che l'Italia sia un caso piuttosto "a sè stante" nel panorama mondiale, in quanto a diffusione dei giochi indie/new wave/bomboloni alla crema. Se permettono a noi e solo a noi di partecipare al Game Chef con giochi scritti in italiano significa che in giro per il mondo la situazione è ben più drammatica.


Ora, sto cercando di immaginarmi come funzioni grossomodo negli altri paesi.


In USA the forge ha avuto una notevole influenza, e i giochi tradizionali già da anni ne hanno assorbito gli insegnamenti.


Dall'Inghilterra e dal Canada arriva qualche designer.


In Scandinavia c'è una certa cultura del gioco, e vanno di moda questi giochi basati molto sull'improvvisazione. So che Burzum giocava a AD&D, ovviamente unica perla fuori dal coro.


Altrove? Non ho mai sentito parlare di giochi di ruolo cinesi (se non un vecchio articolo di GDRitalia in cui ricordo che si parlava di robottoni...), e mi risulta che la francia sia la patria di parpuzio. Non posso credere che in tutta l'Africa non ci siano giocatori di ruolo (neanche sotto-sotto-sotto nicchie? cribbio, sono messi peggio di noi? Non ci sono designer a Johannesburg? neanche dovrebbero tradurli, i giochi: parlano inglese..). Passi il medioriente, in cui avevo letto che i nerd vengono messi a fare lavori di secondo piano perchè nessuno vuole averceli di fianco, ma in Australia? :\


Cacchio, nemmeno in Sud Korea giocano a D&D?
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Arioch

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #1 il: 2012-04-04 01:34:18 »
So che Burzum giocava a AD&D, ovviamente unica perla fuori dal coro.

e Rolemaster. anzi, MERP.

In Nippone c'è una bella nicchia di giocatori di ruolo. Non grande come quella di videogiocatori o giocatori di carte ma c'è. E hanno un sacco di produzioni indipendenti, accanto a d&d, t&t, cthulhu, warhammer et similia
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Re:Ma all'estero?
« Risposta #2 il: 2012-04-04 00:46:12 »


Alcuni fatti che rispondono alle tue domande, ma non sono sicuro risponderanno ai tuoi dubbi:

- D&D è stato tradotto in svariate lingue ed è giocato ovunque ci sia una classe media con abbastanza tempo libero per farlo nel mondo, famose le edizioni pirata in cinese mandarino scaricabili dal web
- Fiasco è tradotto in italiano, portoghese e russo
- Cam Banks, che forse conosci per il recente giochino sui supereroi Marvel, è neozelandese
- My Life Whit Master è stato recentemente tradotto in francese


Si sembra che i posti al mondo dove si giochi più gdr "da tavolo" siano:

- New England esteso ovvero la zona tra New York e Boston; nel nord america ci sono comunità consistenti di giocatori indie anche in Canada e sulla west coast, ma D&D è conosciuto ovunque in nordamerica e quindi giocatori di giochi indie sono diffusi di conseguenza ovunque.
- UK
- Norvegia e dintorni
- Italia (il giro di GcG è del centro nord, ma se quella scena non si sciolta come neve al sole di recente negli anni novante i posti dove si giocava di più erano Sardegna e Sicilia)

Perchè sembra?
 Perchè nell'europa dell'est sono molto diffusi e apprezzati i live e quindi non si esclude che si giochi anche da tavolo
Perchè in Scandinavia... beh sapete tutti quello che succede al nord ...
Perchè la Francia è la "patria europea" del play by forum e dei MUD; non hanno mai smesso di giocare ai gdr solo lo fanno a modo loro, escludo che nessuno lassu non si sia mai accorto della scena americana, inglese, norvegese e italiana, forse sono solo troppo orgogliosi per ammettere di essere arrivati dopo altri. (c'è dell'autoironia in quest'affermazione, ma non fatemi spiegare le battute ... :) )
Perchè la Germania i giochi da tavola sono molto diffusi e popolari e quindi sarebbe relativamente facile diffondere i nuovi gdr e vale lo stesso per quanto riguarda la Francia
Perchè dalla Spagna un folle ha recentemente importanto e tradotto un retroclone di D&D e quindi immagino che ci sia una forte scena di retrogaming di ruola a ovest da qui, vale quello che ho detto per Francia e Germania

Cosa concludo? Che il problema di conoscere le comunità di giocatori stranieri derivi da una barriera linguistica ovvero se qualcuno di noi frequenta forum o con dove si parla francese saprà qualcosa su come giocano i francesi, tutti gli altri (compreso me) possono solo fare supposizioni.
« Ultima modifica: 2012-04-04 00:56:26 da Iacopo Benigni »

Iacopo Frigerio

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #3 il: 2012-04-04 02:02:40 »
beh, di committee esiste una bellissima edizione francese e, in generale ho visto pubblicati altri giochi come non cedere al sonno. Mi pare di capire che non ci sia una netta contrapposizione di giochi tradizionale o focalizzati, ma c'è un certo vivaio per le produzioni indie in generale che vengono importate e create (Hellywood è un esempio di produzione francese, ad esempio). Quindi è una scena molto diversa da quella italiana, ma comunque attenta e sensibile al mercato indie americano.

So poi che in brasile c'è una fierissima comunità, che ha permesso la traduzione di Fiasco e anche 3:16 (di cui Gregor mi diceva ha venduto una fraccata di copie). Le mie conoscenze sono comunque superficiali.

E mi pare di aver visto una foto di Fiasco in caratteri cirillici...
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

il mietitore

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #4 il: 2012-04-04 02:32:31 »
figata Fiasco in cirillico *_*


vangando nella memoria, mi pare che anche Montsegur sia tradotto in francese.


domani vedo di fare un MP al nostro Hendrake, che ora vive in Francia per amore/lavoro.
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Arioch

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #5 il: 2012-04-04 08:52:33 »
Uh, mi sono ricordato che in Colombia è stato scritto Eoris Essence, per cui qualcuno che gioca c'è pure lì.
Blood & Souls for Arioch

Patrick

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #6 il: 2012-04-04 09:16:02 »
figata Fiasco in cirillico *_*


:D


EDIT:
Buongiorno a tutti.

I am Ludovic Papaïs, a french Indie RPG publisher. I mainly translate Indie english RPG. I come here because Paul tells me that there is a question concerning the french indie RPG community. So here I am.
appunto ^^
« Ultima modifica: 2012-04-04 09:17:57 da Patrick »
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #7 il: 2012-04-04 12:06:44 »
@ Iacopo Benigni: qui a Cagliari la scena langue un po'... Fino al 2004 circa si sono fatte convention, per esempio, poi alcuni eventi occasionali(credo anche con ospiti di Red Glove, se non ricordo male ce n'è stato uno anche la scorsa estate) e poi... poco o nulla.
E aggiungo che all'inizio di quest'anno ha anche chiuso uno dei due negozi di giochi...
Ci sono persone che giocano ancora, specie tradizionali (in verità non ho notizie di qualcuno che giochi qualcosa di diverso da D&D/Pathfinder, Scion, qualcosa di Sine Requie e old WoD).
 
Tendenzialmente, a partire da non ricordo quale anno in cui qui hanno preso piede i LARP, il gdr da tavolo ha iniziato ad attrarre meno persone. Ma non avendo mai nemmeno provato un LARP, non so quanto quella scena sia ancora vitale qui a Cagliari. L'unica cosa vagamente affine che si fa anche più volte l'anno è un concorso di cosplay  :P  (che peraltro, specie quello estivo, raduna pacchi di spettatori e spesso non meno di 50/75 cosplayer, solitamente in gruppi).

Dairon

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #8 il: 2012-04-04 16:23:43 »
figata Fiasco in cirillico *_*




I WANT IT NOW!

Comunque, si parla dell'estero, e salta fuori Cagliari?  ;D Cioè, ok il regionalismo, ma ragazzi...

In Giappone sembra che gli autori siano anche interessati alle innovazioni, ma il giro credo sia piuttosto "riserva indiana" con molti filtri verso l'esterno: mi aspetto vadano avanti ad alcuni import classici e molti giochi loro (non necessariamente arcaici come concezione, tuttavia, vedi Yuuyake Koyake).
In una Corea a quanto ho capito c'hanno delle nerdate cui si interessano solo loro (seriamente, se sono fissati con Starcraft, non oso pensare a livello di roba da tavolo), nell'altra giocano un po' troppo seriamente a LMVCIP.

Sono dannatamente curioso di sapere come funziona in India. L'inglese lo dovrebbero sapere, non possono certamente utilizzarlo solo per cose utili tipo l'ingegneria!  ;)

Renato Ramonda

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #9 il: 2012-04-04 23:35:45 »





E io ce l'ho. Deal with it.


Qui un paio di altre foto di quando abbiamo incontrato Ilya, uno dei ragazzi di Studio101
https://plus.google.com/photos/106995264615192084851/albums/5631522073349730497?authkey=CKqF7eDKutjUeA
;)


A parte questo... Non Cedere Al Sonno e' uscito in Polacco e (mi pare) in tedesco.


Parecchi giochi indie stanno venendo tradotti (o sono gia' usciti) in portoghese e spagnolo.


La cosa piu' impressionante, forse, e' che in Russia fino a 5 anni fa non c'erano negozi di giochi, praticamente, e che stanno scoprendo i gdr da tavolo adesso. Con roba come Fiasco! Mindboggling!

mechvigiak

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Re:Ma all'estero?
« Risposta #10 il: 2012-04-05 16:37:43 »
fino a qualche anno fa la scena gdr internazionale era molto piu' ricca di quella italiana.
Non solo come traduzioni ma anche come contributi e panorama autoriale.
Se da noi prima di sine requie i giochi di successo erano veramente pochi, i tedeschi contribuivano a titoli internazionali (linea fasa) o propri (uno sguardo nel buio), i francesi giocavano praticamente solo i loro giochi, gli spagnoli avevano un mercato decisamente piu' interessante del nostro, e altrettanto grazie al brasile si può dire del mercato di lingua portoghese.
Non vedo perche' nel panorama indie non ci debba essere una considerazione simile. Per non parlare di quelli in lingua inglese (e in questi includo anche il nord europa che mediamente ha una facilità maggiore nella comprensione dei testi). Gli australiani e i neozelandesi giocano, i canadesi pure. Lo potete vedere sia cercando materiale che nazionalità di chi interviene nelle discussioni.
Guardando su rpggeek o su altri forum internazionali i contributi esterni (europei in primis) sono numerosi.
Gencon uk o eurogencon ospitava molti olandesi,francesi e tedeschi, e si guocava molto di ruolo, anzi le mie prime esperienze narrative e freeform le ho fatte li'. A Gencon Barcellona era maggiore il panorama dei gdr di quello dei giochi da tavolo nel 2004, non secoli fa (si, avere una sorella giocatrice che lavora all'estero ha aiutato a vedere il panorama, lei e' stata in francia, olanda, spagna, australia e nuova zelanda tanto per dare qualche riferimento).

Personalmente credo che il modello narrativo stia coprendo alcune delle risposte alle difficoltà del mercato del gdr:
http://www.enworld.org/forum/news/315800-4-hours-w-rsd-escapist-bonus-column.html
ed in particolare acceleri il coinvolgimento al tavolo e alleggerisca la fatica della preparazione, puntando a quegli aspetti esterni al gioco 'meccanicistico' su cui credo che la concorrenza del digitale si sia fatta piu' sentire.

Non sarei stupito quindi di incontrare molti giocatori e contributi nel panorama indie internazionale, non credo che il riferimento al mercato italiano di Paul sia un omaggio ad una scena particolarmente ricca, ma ad una comunità attiva e ad editori validi che hanno cercato e concentrato il loro desiderio di rinnovamento in un panorama che partiva da basi misere e con la contrazione queste  si sono sentite di più e prima che da altre parti.


Re:Ma all'estero?
« Risposta #11 il: 2012-04-09 00:59:17 »
In spagna conosco:
http://www.salganalsol.com/foro/categories.php
ogni tanto do una lurkata, ma si parla di un occhiata una volta al mese, che è una comunità unita dalla versione spagnola (edizione veramente meravigliosa aggiungo) di Shadow of Yesterday, però non saprei quanto si limitano a quello o se vi sia un movimento più largo.

Daniele "fenna" Fenaroli

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