Autore Topic: Situazione di Coyote e mercato italiano del gdr [Split da: I giochi che vorrei in Italia]  (Letto 19348 volte)

Patrick

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Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Dairon

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surplus: voglia di giocare

want: giorni liberi dal lavoro  :P

Magari ne parliamo nel thread apposito, direi!


È da un pò che osservo da fuori il mondo dei giochi indie in italia anche se frequento i banchetti e sono amico di quasi tutti voi, e gli altri li conosco alemeno di vista.

La mia personalissima opinione è che a livello di questo ambiente si sia formato uno zoccolo duro di "sistemisti" e questo penalizza i giochi che sull'innovazione "tecnologica" non fanno il loro punto di forza.

Mi spiego.

Nelle varie discussioni anche recenti è emerso che molti che postano e lo zoccolo duro degli appassionati indie si sia rivolto a questi giochi per essere stufo e disgustato da giochi casomai carini come Color o premesse ma del tutto inadatti come regole. Inoltre lo stile delle discussioni e le forme con cui si pomuovevano i primi giochi puntavano molto sulle innovazioni e sui sistemi di gioco.

Questo ha portato alla formazione di un gruppo consolidato di acquirenti che basano le loro scelte, e sono spinti all'acquisto valutando i sistemi le meccaniche di gioco e l'hype che Narrativa a Janus danno a certi autori/prodotti.

Attenzione non dico che questi prodotti vengano sopravvalutati, anzi sono tutti giochi a dir poco eccellenti, ma di fatto il compratore medio di indie è pprtato per forma mentis a chiedere e pretendere prima l'innovazione "tecnologica" e poi scegliere altri aspetti del gioco.

Dall'altra parte invece i giocatori "normali" passatemi questo brutto termine, che ancora non sono addentro a queste dinamiche, vedono i giochi indie come "strani giochi d'elitè" e si tengono a distanza preferendo le rassicuranti illustrazioni di un Pathfinder o di un Sinerequie, che offrono molta emozione a scapito del sistema nudo e crudo.

Coyote da questo punto di vista sta letteralmente nel mezzo, da una parte non ha dato risalto alle meccaniche dei suoi giochi come fanno  Narr. e Janus, casomai avendo giochi eleganti e belli ma non tanto innovativi (da questo punto di vista), soprattuto non scritti dai game designer di riferimento e iconici del momento.

Dall'altra si è sempre messa, anche nelle collocazioni alle fiere, a fianco a Narr. Janus e quindi per me allontana quell'altro bacino di utenza potenziale che ricordiamo si è comprata 100o e passa manuali del Sine!!!!!

Questo non può che essere oggettivamente penalizzante.




Mattia Bulgarelli

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Ecco, Mirko ha detto quello che volevo dire io, ma meglio. Fanmail.
Co-creatore di Dilemma! - Ninja tra i pirati a INC 2010 - Padre del motto "Basta Chiedere™!"

Mar

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Se posso aggiungere una considerazione da lettore curioso del forum.
Mi pare che i giochi narrattiva o janus siano più rappresentati nel forum (actual play, commenti, ...) da ben prima della pubblicazione creando così davvero un sacco di curiosità e aspettativa non tanto (o non solo) legata all'importanza dell'autore ma anche al fatto che ci si è già fatti una buona idea di come va il gioco, di cosa ci si può giocare, dei punti di forza e debolezza.
Così, per dire, se domani Narrattiva dicesse che pubblica Monsterheart (o Do!, per dire), penso che lo prenderei.
Io sono sicuramente un lettore disattento, ma non mi sembra che lo stesso si possa dire di Hot War.
"Saruman believes it is only great power that can hold evil in check, but that is not what I have found. I found it is the small everyday deeds of ordinary folk that keep the darkness at bay... small acts of kindness and love"

Mauro

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di fatto il compratore medio di indie è pprtato per forma mentis a chiedere e pretendere prima l'innovazione "tecnologica" e poi scegliere altri aspetti del gioco
In generale non so, ma per quanto mi riguarda non è così: io non pretendo l'innovazione, ma voglio un sistema che mi piaccia e che funzioni.
Ho giocato a Mirabilia e Thou Art But a Warrior (che ho anche comprato), che di fatto sono Polaris (come cuore meccanico).
Sto giocando ad Apocalypse Galactica e voglio giocare a Monsterhearts (comprato), che di fatto sono Apocalypse World (come cuore meccanico).
In nessuno di quei giochi c'è particolare innovazione, di fatto prendono il cuore meccanico di un altro gioco e lo adattano (quale più, quale meno). Però ci ho giocato (o ci vorrei giocare).
Il mio problema, con alcuni dei giochi di Coyote... è che non mi piacciono (o non mi dicono nulla).
Solipsist, per esempio: prima o poi dovrò provarlo meglio, magari una demo completa a qualche manifestazione, ma nell'unica sessione che ho giocato il sistema (o, meglio, la parte di esso che ho visto) non mi è piaciuto. Il colore, sì; il sistema, no.

Per quanto riguarda Hot War, in parte immagino paghi lo scotto del costo: Iacopo voleva fare un'edizione figa, e l'ha fatta; però costa 32 €. E come materiali li vale anche, il punto è che può allontanare i clienti. È come aver fatto un'edizione deluxe, senza quella base.
E se un Solipsist (18 €) posso pensare di prenderlo comunque per sostenere la Coyote... Hot War costa quasi il doppio, l'acquisto "per la causa" diventa più difficile.

Iacopo Frigerio

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Posso dire solo una cosa,che però non è molto in topic?Frequentando questo forum ho sempre avuto l'impressione che Narrattiva e , in misura minore, Janus, seguano un pò di più gli acquirenti dei giochi prodotti\tradotti da loro, e questo è anche un motivo di interesse da parte degli acquirenti. Faccio un esempio:Iacopo,quante persone conosci che ti hanno chiesto un consiglio su Solipsist? a quante avete dato risposta? Poi,ovvio,anche i numeri contano,e purtroppo ora ,come hai detto tu,per voi è anche più difficile.
Detto questo,e per non essere completamente OT, mi aggrego alle proposte di Hell for Leather e di Mouse Guard...

Dici una cosa vera, almeno sul lato di quanto io riesco a supportare. D'altronde tu stesso dai la risposta, se si fanno domande sui giochi Coyote, molto dipende dal fatto che io sia libero di rispondere. Ma d'altronde non è cambiabile più di tanto questa cosa, siamo pochi e sono l'unico dei tre che li conosce abbastanza bene tutti (ho fatto demo di tutti e al massimo, il problema è non ricordare bene le meccaniche se non rileggo il manuale da tempo).

Dall'altro punto di vista, a tutti gli effetti credo (a naso) che sia Michele che Claudia scrivano complessivamente meno di me, in realtà ricevi risposta da altri utenti del forum (che certamente possono essere vicini a Narrattiva, ma che non sono lo staff).
Se chiedi giochi Coyote, ci sono io, Davide è un altro che potrebbe rispondere con competenza su tutto o quasi, ma per gli altri utenti dipende dal caso, Korin e Mario su Contenders, Ezio o anche Mario su RavenDeath, Mario su Hell 4 leather.
Janus invece è effettivamente più pervasiva, proprio perché ha una base di addetti ai lavori più ampia :-)


Che poi, passo indietro, non è un mio atto di denuncia, è più una fotografia del momento, così come la vedo io. Già è incredibile come la situazione sia migliore del passato, ma non me ne lamento, cerco di analizzare, migliorare nelle cose che non so fare, cercare aiuti nelle cose che non saprò mai fare, tenere la testa bassa e lavorare e sperare che i limiti che mi porto dietro incidano il meno possibile :-)

Prima o poi, un giorno, non servirà che scriva io un post di supporto per giocare a Solipsist, proprio come ora non ce n'è bisogno per Cani o Apocalypse o Polaris :-)
L'amore è quel particolare rapporto nel quale una persona può mostrarsi perdente

Che si parli poco dei giochi Coyote è un dato di fatto.
Che fino all'anno scorso ci fosse una percezione strana tale x cui Coyote fosse (nella migliore delle ipotesi) il "parente povero" della Triade, è un altro dato di fatto; mi sono trovato più volte, anche su altri lidi a dover sottolineare l'esistenza di Coyote quando si parlava di giochi Indie.

Quale sia la causa di tutto questo... Mah... L'ha detto Iacopo: c'è TANTISSIMA carne al fuoco.
Questo fa sì che partano una serie di filtri necessari perché chiaramente non si può acquistare tutto, e di quei filtri ne state parlando.

Io credo che il futuro riserverà sicuramente più spazio a Coyote. Ci sono molti giochi che meritano e che una volta provati lasciano sempre tutti a bocca aperta.
Ad esempio Covenant, ormai quasi dimenticato.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Moreno Roncucci

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Oltre a quello che ha detto Mirko, non è da dimenticare che Coyote, quando ancora non c'erano Iacopo e Vito (e Davide) fu fondata da Michele "Darkdrow" Dubini ponendosi praticamente in contrapposizione contro Narrattiva e Janus.  Con polemiche aperte nei forum sulla politica dei prezzi, sulle scelte di comunicazione e persino su the Forge.

La scelta di mettersi "a metà del guado" (anzi, di negare proprio che ci fosse una qualunque differenza fra un gdr tradizionale e un forgita) era quella voluta e su cui si era basata la comunicazione all'inizio. E i primi stand la Coyote li fece non con Narrattiva e Janus, ma con la Willboard di Luca Volpino.

E' facile parlare con il senno di poi, ma mi era parsa una scelta sbagliata sin dall'inizio. Mi pareva un mettersi in polemica con il proprio bacino naturale di pubblico, sperando di ottenere non so quale riconoscimento dai giocatori tradizionalisti che avrebbero dovuto far finta di non accorgersi che Covenant non era tanto simile a D&D.

Quando sono arrivati poi Davide e Iacopo mi sa che hanno ereditato le conseguenze di questi errori.

L'esistenza stessa di questi giochi è, oggettivamente, una polemica aperta contro il gdr tradizionale e l'idea che "un gdr deve essere fatto così" con "così"= "come si sono fatti tutti i gdr per vent'anni". A porsi a metà del guado non si evita la guerra, si viene semplicemente impiombati da entrambe le parti...

[crosspost con Iacopo e Davide]
« Ultima modifica: 2012-04-03 17:22:05 da Moreno Roncucci »
"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Mr. Mario

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Sognatore incorreggibile. Segretario dell'Agenzia degli Incantesimi. Seguace di Taku. L'uomo che sussurrava ai mirtilli.

Jah Messenger

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Secondo me i problemi principali sono due:
1) Escono veramente troppi giochi :-\ ...figuratevi che tra gli ultimi giochi che ho preso Misspent Youth e Gra Ranks non li ho ancora giocati nemmeno una volta e Covenant fa la muffa da troppo sulla mia libreria (mai giocato nonostante il color e il regolamento mi attirino na cifra)...poi io tendo a giocare molto con il mio pet game (del tipo che una partita su due gioco a Fiasco). E ci sono tanti giochi nuovi che mi piacciono che non compro perchè sono sicuro non ci giocherei; infatti ho deciso che prima voglio approfndire meglio Trollbabe e Ravendeath, farmi una stagione di Aips e poi inniziare a esplorare MY e GR. Forse poi comprerò altro.


2)I giochi coyote sono meno giocati in genere, anche se secondo me è una questione di marketing...Janus e Narrattiva si vendono meglio (sottolineo che intendo le case editrici, non i giochi).
Per esempio ciò che mi ha sempre trattenuto dal giocare Covenant è che non vi è nemmeno un Actual Play sul foro :'( ... infatti Hell 4 Leather lo giocherei molto volentieri, perchè saprei che troverei le info più facilmente chiedendo ma non si trova sui siti di vendita di gdr su cui vado io :'(


Penso che questo lo abbiamo tutti ben chiaro, del resto, visti i commenti in questo stesso topic


Ciao
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Se un uomo cade una stella esprime un desiderio...

Fabrizio

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Nessuno si ricorda mai di Dino "Nathaniel" Tappatà quando si parla di fondazione della Coyote, tutti si ricordano solo di Michele :P

Niccolò

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Quando sono arrivati poi Davide e Iacopo mi sa che hanno ereditato le conseguenze di questi errori.

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Niccolò

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Nessuno si ricorda mai di Dino "Nathaniel" Tappatà quando si parla di fondazione della Coyote, tutti si ricordano solo di Michele :P

Dino ha infatti abbandonato prestissimo. E sospetto per ragioni collegabili al discorso di Moreno. Ma potete chiedere meglio a lui, se volete.

Fabrizio

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Nessuno si ricorda mai di Dino "Nathaniel" Tappatà quando si parla di fondazione della Coyote, tutti si ricordano solo di Michele :P

Dino ha infatti abbandonato prestissimo. E sospetto per ragioni collegabili al discorso di Moreno.
Più o meno erano quelle, anche se il suo discorso era più sulla qualità dei manuali e la loro vendibilità rispetto a quelli di narrattiva/janus.

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