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Situazione di Coyote e mercato italiano del gdr [Split da: I giochi che vorrei in Italia]
Niccolò:
Certo. Nei gdr, per ora, il marketing a lungo temine consiste in due scuole contrapposte:
1) coltivare il fanatismo producendo ottimi libri da leggere e collezionare
2) design focalizzato e giochi dall'impronta sociale non oppressiva
rgrassi:
So di non rientrare nella elite, ma alla fine quei 700 e passa volumi li ho venduti pure io, i 200 e passa utenti registrati ce li ho e lentamente ma con soddisfazione grazie ai levity day sono riuscito a spiegare levity "in dettaglio" a più di 20 persone (nel senso che *teoricamente* dovrebbero essere in grado di usarlo da soli per i propri fini) e per la prima volta sto osando organizzare una levity con che, incrociando le dita, dovrebbe mettere al tavolo più di 10 persone (per il momento).
La mia 'politica' di marketing a lungo termine è fare in modo che, nel tempo, Levity non dipenda da me.
Spero molto in una contaminazione dell'idea di base in modo che porti a varianti ed idee sviluppate da altri. In questo senso, quello che sta facendo Rafman ed altri ragazzi in Sardegna sono proprio quello che spero.
Rob
Salkaner il Nero:
--- Citazione da: rgrassi - 2012-04-05 12:10:39 ---La mia 'politica' di marketing a lungo termine è fare in modo che, nel tempo, Levity non dipenda da me.
Spero molto in una contaminazione dell'idea di base in modo che porti a varianti ed idee sviluppate da altri. In questo senso, quello che sta facendo Rafman ed altri ragazzi in Sardegna sono proprio quello che spero.
Rob
--- Termina citazione ---
La prima riga, cme dire, no nbasta da sola a definire un'attività di MKG, ma è a dir poco fondamentale. Mi viene in mente un noto autore italiando di gdt che vende molto bene. Lui, no ni suoi giochi. ;D
Sulla seconda, è il modello dell'open source. è quello che hai in mente, Rob?
--- Citazione da: Niccolò - 2012-04-05 11:41:55 ---Certo. Nei gdr, per ora, il marketing a lungo temine consiste in due scuole contrapposte:
1) coltivare il fanatismo producendo ottimi libri da leggere e collezionare
--- Termina citazione ---
Intendi quei bellissimi libri, carini da vedere, che fanno bella mostra sugli scaffali, pieni di immagini figherrime (per lo più darkeggianti, ma non solo) con cui all'occorrenza puoi anche giocare di ruolo? *EG*
CMQ si, X tornare all'inizio, al di là dei minigiochi (sempre utili e graditissimi, e spero di accattarmi una copia la prima volta che ci vediamo dal vivo (purtroppo ho mancato play) (si possono prenotare?) forse ridurre le uscite annue potrebbe essere una buona cosa...
...e poi, sicuramente creare il "circolo virtuoso di fan", ma questo non è semplice...
rgrassi:
--- Citazione da: Salkaner il Nero - 2012-04-05 12:30:00 ---
--- Citazione da: rgrassi - 2012-04-05 12:10:39 ---Spero molto in una contaminazione dell'idea di base in modo che porti a varianti ed idee sviluppate da altri. In questo senso, quello che sta facendo Rafman ed altri ragazzi in Sardegna sono proprio quello che spero.
Rob
--- Termina citazione ---
Sulla seconda, è il modello dell'open source. è quello che hai in mente, Rob?
--- Termina citazione ---
Sin dall'inizio ho sempre presentato Levity come un 'nucleo' di regole. Nik lo chiama toolbox.
La mia politica è:
- Potete usarlo per derivare i vostri giochi.
- Se volete mettere il 'bollino' Levity devo prima leggere il manuale ed approvarlo.
- Se si vuole fare un uso commerciale chiedo di devolvere qualcosa in beneficenza.
Non so se coincida con l'open source.
Purtroppo o per fortuna, non vivo con i gdr/gdn.
Quello che vorrei è che si diffondessero e contribuissero a creare un ambiente di gioco sano e inclusivo per giocatori di tutte le età e con qualunque esperienza, che potrebbero trovarsi a giocare allo stesso tavolo e che possono contribuire in modo diverso alla creazione di storie immaginarie, con preparazione zero.
Rob
[/quote]
Danilo Moretti:
Il marketing gioca un ruolo importante assieme alla pervasività distributiva di un gioco e se un editore non ha le risorse (economiche) per garantirsi “presenza ed evidenza” non c’è “gioco dell’anno” che lo possa salvare.
La visibilità/credibilità in forum e il web in generale è anche contaminata da una certo “conflitto di interessi” dove l’autore è spesso l’editore, l’editore è spesso l’opinion leader, l’opinion leader è spesso l’autore. Intendiamoci non è un problema dei giochi indie in quanto tali ma dell’editoria ludica locale, solo che nel caso degli indie il peso si avverte maggiormente perché per loro natura basano molto del loro successo attraverso metodi di promozione peer-to-peer (hype su forum, demo a manetta in fiere ecc).
Mirco ha ragione quando dice poi che Janus e Narrattiva hanno maggior successo anche grazie a una politica editoriale più aggressiva, perché diciamolo se ci allontaniamo dal modello imperialista/capitalista di vendita D&D (un manuale x 20 espansioni) per poter far vivere un editore c’è bisogno di titoli nuovi e in campo indie i titoli nuovi devono essere per forza nuovi giochi “base”, che però sono quelli che richiedono un maggiore investimento di risorse per essere lanciati e supportati nel medio termine (almeno il primo anno di vita). Se l’editore non è robusto e non ha le risorse monetarie adatat alla lunga ciò porta al collasso.
Questa peculiarità dei titoli indie (unita al fatto che in genere non sono fatti per campagne seriali, ma prediligono l'instant play-instant quit) fa sì che sia ancora più difficile far sedimentare un gioco abbastanza a lungo per dargli tempo di crearsi una basa popolare “emancipata” dall’ambiente forum/amici/opinion leader, specialmenet se tre mesi dopo arrivano nuovi titoli a spartirsi la stessa medesima (e minuscola) torta.
Senza questa "Base popolare" un editore ha sempre un esistenza travagliata.
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