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Situazione di Coyote e mercato italiano del gdr [Split da: I giochi che vorrei in Italia]
Iacopo Frigerio:
--- Citazione da: il mietitore - 2012-04-02 19:52:56 ---Attendo ormai da un anno e mezzo Committee, dopo quella famigerata partita all'Arconate 2010, e ormai comincio a sostenere che quel gioco cominci a sembrare il Duke Nukem Forever dell'editoria italiana. Per lo meno Duke Nukem alla lunga è uscito, dunque spero che tale sia anche la sorte di Committee.
--- Termina citazione ---
Beh... Del gioco possediamo i diritti e io sono uno degli assoluti estimatori del gioco, tanto che ne ho voluto riprendere una delle meccaniche (per studiarla) in un gioco che ho scritto.
Ma ci sono problemi legati alla vita reale.
Innanzi tutto siamo la metà dei Coyoti di due anni fa (metà esatta, perché al momento Vito sposato e ancora in aura di nozze conta mezzo), quindi è più difficile lavorare a più cose contemporaneamente.
Poi c'è un problema di uscite, magari lo penso solo io, ma in pochi anni sono usciti troppi giochi, un ingolfamento del piccolo mercato di casa nostra, molti non riescono a comprare tutti i giochi che vorrebbero e, dovendo scegliere, cominciano dai più importanti e famosi.
Questo ci porta a due conseguenze, la prima è che Coyote ha pochi soldi perché, lo dico senza vergogna, Contenders e Hot War hanno venduto davvero molto poco. Il che significa che, i pochi soldi che riusciamo a raggranellare li possiamo investire solo su un prodotto alla volta; la seconda è che vogliamo (e siamo costretti) a fare pochissime uscite, una sola importante all'anno, per non contribuire ulteriormente all'ingolfamento e perché altrimenti facciamo il passo più lungo della gamba.
Il che ci porta a "cosa scegli?", abbiamo, come contratti importanti rimasti, 3:16 e Committee. Quale scegli? Io ho scelto 3:16 per i seguenti motivi:
-Si tratta di un gioco più famoso
-Si tratta di un gioco che potenzialmente può accogliere più bacino di mercato, quindi potenzialmente vendere di più
(e questo mi serve come l'ossigeno, perché di guadagnare me ne frego, sono un associazione, ma ora sono davvero in rosso....)
-Avevo una persona dello staff disposta a occuparsi volentieri di 3:16 e nessuno di Committee (Io, quest'anno ho deciso di fare un passo indietro, coordino e organizzo che è già un lavoro estenuante per uno solo, ma non ho voglia di tradurre, perché ho deciso che sono un gamedesigner e voglio continuare a fare ciò che mi è più caro).
-3:16 verrà impaginato da Gregor stesso e i disegni aggiuntivi saranno procurati da lui
-Committee è completamente da reimpaginare e ridisegnare, un lavoro intenso, esattamente come per Contenders.
Quindi, senza imbarazzo ti dico che
- Committee non uscirà da qui a un anno, una data plausibile è Lucca 2013
- Non ho intenzione di far firmare altri contratti di traduzione, se non quelli in essere, prima di aver pubblicato anche Committee
- Committee uscirà solo se 1- Hot War comincerà a vendere un po' (non dico tanto ma almeno arrivare a 100 copie, questa situazione è imbarazzante per me e per le mie capacità, per un gioco così) 2- 3:16 andrà bene e contribuirà a risistemare economicamente Coyote. Altrimenti, con tutta probabilità, non solo Committee, ma tutta Coyote chiuderà i battenti per evidente inabilità.
- Da questo discorso sono esclusi i giochi della linea Play Away (per cui, dovrà uscire un gioco a Lucca 2012, uno a Play 2013 e uno a Lucca 2013)
il mietitore:
Si beh, sospettavo che ci fossero ben chiare motivazioni circa il ritardo.
Questo rende tutto sempre più simile a Duke Nukem :\
Hoghemaru:
per quanto mi riguarda le mie copie di hot-war e solipsist sono già dal mio negoziante di fiducia in attesa di essere prese ;)
spero che questa brutta situazione sia solo temporanea, per quanto mi riguarda il mio contributo prendendo i manuali cercherò di darlo
Moreno Roncucci:
--- Citazione da: Iacopo Frigerio - 2012-04-02 22:17:37 ---Questo ci porta a due conseguenze, la prima è che Coyote ha pochi soldi perché, lo dico senza vergogna, Contenders e Hot War hanno venduto davvero molto poco.
--- Termina citazione ---
Questo mi meraviglia abbastanza: prescindendo completamente da ogni altra considerazione, e parlando solo del "colore" (che di solito è quello che fa vendere), se effettivamente il pugilato non so quanto "tiri", il colore di Hot War (zombie, mostri, post-apocalisse in un passato alternativo, etc.) mi pareva molto più "vendibile". Con un colore simile "Sine Requie" ha venduto parecchio e negli USA Hot War credo abbia venduto molto più di Cold City, e poi, a dimostrazione del suo appeal generale, ha preso due nomination agli Ennies (che sono premi che di solito premiano D&D e simili, o al massimo Dresden Files).
Se non ci sono altri fattori (che non conosco) le spiegazioni che mi vengono in mente sono due: o c'è davvero un eccesso di uscite che frantuma la base degli acquirenti (e in questo caso il calo dovrebbe essere più o meno generalizzato), o nel mercato "indie" italiano il tipo di colore che fa vendere di più i gdr classici è controproducente...
Iacopo Frigerio:
sarebbe da parlarne a voce, perché io credo sia frutto di un fenomeno complesso.
Ma i primi problemi sono due, uno è la poca conoscenza che si ha di Coyote, siamo veramente poco conosciuti (e questo problema ha molti padri: la mancanza di un sito, una davvero discontinua capacità di comunicazione con l'esterno, la mia scarsa capacità commerciale, la mancanza di fans che facciano da traino e zoccolo duro, l'essere arrivati per terzi, sia nel mercato, sia ai concorsi, l'aver puntato su un prodotto scommessa [i prodotti italiani] e su un prodotto poco conosciuto [i giochi provenienti dalle isole britanniche], sicuramente ce ne sono altri che non mi vengono al volo).
Anche in micro-sistemi, come il mercato indie italiano, vigono le medesime regole di marketing, una delle quali è il fenomeno brand e il nostro brand sarà comunque sempre più debole di Narrattiva e Janus, oltre ad essere esponenzialmente più debole per il mercato gdr più generale, quando competi con Asterion-Sine Requie.
Da una parte quindi per me a parità di soldi che uno ha preferisce comprare prima un Mondo dell'Apocalisse o Sine Requie o un Di cosa hai paura (e proprio per fenomeno brand e rinomanza [di marchio, di autore, di cultura]), dall'altra c'è una scarsa efficacia da parte nostra a raggiungere i potenziali clienti, intercettare il bisogno e trasformarlo in effettiva domanda.
Già qui nel micromondo GcG ho la sensazione (non i numeri, è solo istinto) di aver avuto una rendita decisamente sottotono, ma oltre credo addirittura di essere quasi del tutto sconosciuto. E questo ci porta ad avere numeri che a 5 mesi dall'uscita ancora non sono arrivati a 50 manuali venduti.
(certo poi, Contenders è scarsamente vendibile per il colore, questo lo sapevo, ma ha anche costo di partenza diverso, gestibile)
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