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Scena 2 - Notte - fuori dalla villa di Shed

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Zachiel:
Ti suggerisco che se fallisco qualcuno mi -riconosca-. Poi che sia un amico di Shed o un mio altro nemico... in tutta quella ressa di nobiltudine che mi metto contro... Ma dai, parola al gioco.

FORKS: Aggiungo stealthy per rimanercene in disparte e comunque disguise per bilanciare la possibile difficoltà dovuta ai miei modi troppo formali (che in fondo, in quell'ambiente, potrebbero pure starci. Ma mi pare pressione sociale, no?)

meditans:
Non ricordava l'ultima volta che aveva passeggiato su questa strada, l'incedere spensierato della folla, i drappi sgargianti dei nobili adagiati sulle lettighe, i lampioni (capolavori degli Illuminatori) che a volte sfolgoravano per un attimo in tonalità più accese su abitazioni nate per esaltare la ricchezza dei loro proprietari. Era bello essere lì, potersi mescolare alla folla ancora una volta, senza pensare che qualcuno ti stesse dando la caccia.

Offre il braccio a Kari'el, poi cominciano a passeggiare, lentamente come gli altri, elargendo sorrisi alle persone che passano. Kari'el è un'esperta nell'etichetta del posto, a giudicare dalla coordinazione con cui lei ed i passanti si scambiano a volte cenni o saluti appena sussurrati, sorridendo. E' conscio del fatto che tutta questa amicizia è quasi interamente un atto teatrale, quasi una formalità, e del resto i sorrisi svaniti troppo in fretta denunciano l'assenza del sentimento che vorrebbero simulare. Per quanto lo riguarda, chiacchierare e sorridere non è affatto difficile, vista la piacevolezza della passeggiata; con il tempo, prende anche a sincronizzare i suoi saluti con quelli di lei, per confondersi ancora di più nella folla come una delle tante coppie che si godono la freschezza della sera.

L'addensarsi della gente dall'aspetto meno raccomandabile riporta la sua attenzione al loro obiettivo. Camminando assieme alla fiumana di persone che va nella stessa loro direzione, sono arrivati nei pressi della villa che stavano cercando. Esternamente è uguale a molte delle case della strada alta: imponente, con i muri esterni di mattoni a vista, di un giallo tendente all'ocra. Ha un grande giardino esterno, organizzato in maniera da presentarsi simmetrico all'occhio del passante che ne guardi ammirato gli alberi antichi, il prato tagliato corto, oppure i viali lastricati che conducono alla scalinata d'ingresso. Intorno al perimetro della proprietà, una cancellata austera protegge dalle intrusioni enfatizzando lo sfoggio di sfarzo del giardino. Per ora il cancello è aperto, guardato a vista da un capannello di persone appena all'interno, che parlano tra loro mentre si guardano intorno, e danno l'impressione di non essere a proprio agio nei vestiti eleganti.

Si china verso Kari'el e le dice, piano, l'ubicazione di tutti i gruppi o le vedette che che aveva individuato, non perché pensava che lei non li avesse notati a sua volta, ma per essere sicuri di possedere le stesse informazioni iniziali. Voleva andare poco più avanti, non riusciva a ricordare se esistesse una piccola viuzza che separava la villa dalla successiva; in tal caso si sarebbe potuto dare un'occhiata anche dal retro.

Arioch:
Agnar aiuta con Incospicuous quindi, immagino.

Tira pure Zachiel: 2 di Incospicuous +1 di Help, +2 di FoRK vari, +1 per il Carefully = 6d contro Ob3.


ah, e Kari'el guadagna un test Routine su Incospicuous, mentre Agnar ne guadagna uno Difficult.

Zachiel:
Ah, già, non sono proprio vestiti all'ultima moda, anzi sono partiti vestiti com'erano alla taverna ma spera che vengano scambiati per due di passaggio, per due che si vogliono concedere una passeggiata in un luogo un po' più esotico del solito. Ci conta, in effetti. Sorride tranquilla, mostrandosi timida nei confronti di lui e rispondendo gentilmente ai sorrisi falsi degli altri. Una risposta a tono, è logico. Sa fin troppo come si sorride a corte e di che colore sono i denti di tutti gli uomini della corte.

Lascia con calma che l'altro le si avvicini all'orecchio, comportandosi come se si trattasse di dolci parole, arrossendo perfino (le basta pensare a qualcosa di sconcio, in effetti). E lascia che sia lui a fare tutte le sue considerazioni, lanciando occhiatine intorno per vedere se si accorgono di quanto è benvoluta, di quanto è fortunata ad avere una persona del genere al suo fianco. E ci cascano, ne è sicura, ci cascano quasi tutti, perché a lei quand'era più giovane e più ricca piaceva attraversare quella strada lastricata, sotto la luce del sole. Quindi conosce anche troppo bene i suoi rituali.
Stringe la mano ad Agnar, per fargli capire che sta andando bene, che conosce a vario titolo un paio di quelli che stazionano al cancello ed altre simili cose impossibili da capire con una sola stretta di mano. Dei... promemoria per dopo, diciamo.

Finge piuttosto bene, per quello, ma...
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...a non attirare l'attenzione non è certo la migliore. Qualcuno ha notato il loro persistere attorno alla zona un po' troppo a lungo, il loro passare più volte davanti alla villa. Maledetta lei ed il suo volerci essere ad ogni costo, quando ci sarebbero altri più adatti a svolgere simili compiti.

"Credo che abbiamo visto abbastanza, da qui... continua a condurre."

Sussurra piano al mago, sistemando la manica del braccio di lui che le prende la mano, lisciandogliela con il palmo della sinistra. Sorride gentilmente, come se davvero le piacesse stare al suo fianco, ma è abbastanza consumata come attrice... devo dirlo, sì, che non lo pensa per niente? Per ora quell'arcanista è solo una pedina. Una pedina utile, certo... ma non insostituibile. Un'ultima occhiata intorno, alle strade, a facce che potrebbe conoscere e che potrebbero riconoscerla a sua volta.
Il pericolo la eccita, il pericolo tira fuori il meglio di lei.
Il pericolo la rende imprudente e meravigliosa.

Arioch:
Non è difficile individuare le varie vie d'accesso alla villa, ma è un lavoro che richiede tempo e pazienza. Non potete camminare troppo in fretta per non distinguervi dal resto della folla e, allo stesso tempo, non potete soffermarvi troppo a guardare, per paura che qualcuno all'interno della casa si insospettisca. Vorreste avvicinarvi al vostro obiettivo per vedere meglio, ma siete costretti a girarvi intorno, seguendo il capriccio della fiumana di persone.

Ciononostante, riuscite a farvi una buona idea dell'esterno della villa, dei suoi occupanti, e della routine notturna attorno ad essa.
Il cancello principale è pesantemente sorvegliato, ma notate che di tanto in tanto entrano ed escono delle persone. Volti noti ai guardiani, probabilmente, perché li lasciano passare senza degnarli di un secondo sguardo.
Vi accorgete che alcuni di loro lasciano la villa e vi rientrano più di una volta durante la notte, ad intervalli più o meno regolari di un paio d'ore circa.

Sul retro c'è un'entrata secondaria, utilizzata dalla servitù, che da su un cortiletto interno in cui vengono tenuti i cani. I servi lavorano tutta la notte, a turni, ed alcuni di loro entrano nella villa proprio dall'entrata sul retro.
Le finestre al piano terra sono tutte dotate di inferriate, ma quelle dei piani superiori ne sono prive, ed alcune di esse vengono lasciate aperte per permettere alla brezza serale di rinfrescare l'interno dell'abitazione.

La villa non è sorvegliata solamente dall'interno: riuscite ad individuare almeno 4 persone che, come voi, fingono di passeggiarvi intorno ma che in realtà la stanno tenendo d'occhio.

Riuscite anche a vedere Shed, una volta in tutta la notte, accompagnare all'uscita un'uomo vestito impeccabilmente. Capite immediatamente che si tratta di un suo superiore dal modo ossequioso in cui Shed si rivolge a lui, abbassando il capo e facendo segno ai suoi uomini ora di tenersi alla larga da lui, ora di portargli il bastone o andare a chiamargli una carrozza.

Proprio quando pensate di aver ormai visto a sufficienza e Kari'el fa cenno ad Agnar di levare le tende, una voce cinguettante vi ferma: "Oh, cielo! Ma quella non è forse la nostra Kari'el?"

La nominata ha un brivido gelido lungo la schiena - che ovviamente riesce a dissimulare senza problemi - perché sa bene a chi appartiene quella voce.
Adelle.
Una delle più grandi baldracche che infestano la Strada Alta. Figlia minore di una casata di poco conto, alla perenne ricerca di giovinastri da spennare. Sempre circondata da un codazzo di oche della sua stessa categoria.
Ovviamente odiava Kari'el dal profondo del cuore, ma non aveva mai avuto il coraggio di affrontarla a viso aperto, quando lei contava ancora qualcosa in quell'ambiente...

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