Autore Topic: Il mio difetto  (Letto 13807 volte)

Re:Il mio difetto
« Risposta #30 il: 2012-03-28 16:18:24 »
io scelgo i giochi in base a tre criteri: Color, Meccaniche e...pareri altrui. Un po' di "actual buy":

Anch'io!
Il colore lo uso soprattutto come criterio "al contrario" (evto i giochi di cui non mi piace il colore), mentre gli altri due criteri valgono sia in positivo che in negativo.

Giulia Cursi

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Re:Il mio difetto
« Risposta #31 il: 2012-03-28 17:12:07 »
Dunque da quando ho cominciato a provare i giochi indie credo di essere stata attirata sia dal colore che dalle meccaniche.
Ho accettato di giocare a Trollbabe sia perché mi piace il fantasy, sia perché grazie alle meccaniche avrei potuto fare quello che in anni di D&D non ho mai potuto fare.
Finora gli unici due gdr che ho comprato senza averli provati prima sono stati Piombo e Il Rosso e il Nero, entrambi scelti per il colore.

Ad ogni modo giochi come Dubbio o LMVcP mi attirano per le meccaniche.

Credo dipenda dal gioco, alcuni non mi attirano per niente, ma magari li provo per vedere come sono.
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Simone Micucci

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Re:Il mio difetto
« Risposta #32 il: 2012-03-28 18:29:34 »
I primi giochi che ho scelto di questa nuova grande famiglia li provati fidandomi di Thomas (dr. zero) che all'epoca li volle provare. Non Cedere al Sonno e Cani nella Vigna.

All'epoca guardavo praticamente solo colore e ambientazione dei giochi. Però qualcosa in quei giochi mi smosse, e sicuramente non fu soltanto il colore.
In Cani nella Vigna a farmi scattare una molla (che mi spinse a comprarlo e approfondirlo) sono stati alcuni articoli di Moreno. All'epoca non avevo esperienze sufficienti per valutare aspetti particolari dei giochi.
Non Cedere al Sonno invece l'ho approfondito da solo. Principalmente per le meccaniche.

La Mia Vita col Padrone l'ho comprato per la copertina in legno!! *_* Poi ho provato il gioco. In tre lo abbiamo ritenuto figo, a due non è piaciuto per niente. Io l'ho adorato. Ad ora non so dire per cosa. So solo che quando ne parlo tendo a dire quali sono le dinamiche di gioco e il tema (che sono estremamente collegati).

AiPS lo comprai sulla fiducia (e perché lo trovai per caso nella sezione "fumetti italiani" di una fumetteria. Sembrava un segno del destino). Mi affascinò la semplicità del gioco...e all'epoca avevo già le esperienze per cominciare ad odorare le potenzialità di un gioco.

Ad ora non so su cosa mi baso per la scelta di un gioco. Quando me ne parlano iniziano sempre a dirmi dettagli sull'ambientazione. Se voglio approfondire faccio qualche domanda tipo: "di che autore è? Che altri giochi ha fatto?" "come ci si gioca? Che hanno di particolare le meccaniche?"

Queste due domande sono in genere sufficienti a darmi uno spaccato del grado di affidabilità di una persona che non conosco. Se le risposte tendono ad essere "mmm, non so dirti...penso abbia fatto solo questo, non so come si chiama" oppure "bè è un gioco di ruolo, quindi c'è un master. Però non è uno di quei classici giochi dove uccidi i mostri e tiri tanti dadi. QUesto è un gioco dove si interpreta, c'è un regolamento molto realistico" comincio a capire che la persona che mi sta parlando di quel gioco non se ne intende, non abbastanza da potermi "consigliare qualcosa sulla fiducia" almeno.

Anche il formato del manuale è importante. Se vedo un manualone A4, spesso cinque centrimetri e sfogliandolo è pieno di disegnini e tabelle non sono invogliato. Se devo comprarmi altri 3 manuali per giocare bene idem.

In genere per me l'opinione di chi è "del settore" conta molto. Se una persona che ha la mia fiducia mi dice "guarda, sto gioco sembra una mezza schifezza, ma ha due o tre chicche davvero carine" allora sono invogliato.

Ad ora non ho mai detto no a provare un gioco nuovo (sto per partire con una serie di missioni di Project Hope. Sembra una parpuziata, ma vedremo com'è).
Sul mantenere viva la mia attenzione su un gioco invece vedo che dipende principalmente da sistema di gioco. Ho imparato a diffidare da quello che prima credevo essere indispensabile...mi può attirare, ma non è davvero per quello che gioco.
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Giulia Cursi

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Re:Il mio difetto
« Risposta #33 il: 2012-03-28 20:09:00 »
Ad ora non ho mai detto no a provare un gioco nuovo (sto per partire con una serie di missioni di Project Hope. Sembra una parpuziata, ma vedremo com'è).

Probabile che sia una parpuziata epica, ma potrebbe farci tirar fuori idee interessanti per altri giochi. Poi è sempre meglio non partire con pregiudizi, anche se so che ti costa un bel po' leggerti tutte quelle meccaniche!


Ecco vorrei aggiungere che la grandezza del manuale e la difficoltà di cercare quello che ti serve influiscono sul mio giudizio, un manuale enorme in cui non trovi mai la postilla del pg tot o altro mi fa' sempre incavolare!
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Re:Il mio difetto
« Risposta #34 il: 2012-03-28 21:39:03 »
Hmm... hmm...

Ezio, posso farti una domanda tanto tanto personale?


No? fotte niente, faccio lo stesso:
Ok che non "guardi" il Color quando scegli un gioco, ma poi come fai a giocarci a quel gioco, se non ti "colori" pure tu?
Sei così "teflon-nell-anima" - oppure al contrario "anima-di-spugna" - che riesci a cagare fuori premises anche quando il Color non ti ha preso?
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Re:Il mio difetto
« Risposta #35 il: 2012-03-28 22:07:01 »
Hm... semplicemente che, per come la penso io, se in un gioco (atto pratico) il Color non riesce ad interessarti, non si chiude in modo soddisfacente il cerchio dell'Exploration e rimane una serie di attività strumentali fine a se stesse.


Dato che, appunto, ti ho visto giocare a Beyond, tanto quanto ti ho visto GM-mare Trollbabe, so perfettamente - per esperienza diretta - che questo non è vero, perché appunto sei "appassionato".
Quindi il color ti prende eccome, e ti dà un sacco di spunti: come dici tu, non ci metti più di 15 secondi a farti venire idee.


Differente è invece il discorso per "l'oggetto manuale" con cui si viene in contatto prima dell'atto pratico del giocare di ruolo.
Qui c'è un "argomento" (che si spera sia reso al meglio possibile per diventare effettivamente "Color" nel momento pratico) che invece è estirpabile e "macellabile", alienabile dal resto del prodotto editoriale e quindi giudicabile in modo puntuale e discreto.
Questo argomento è quello che non ti interessa. Quello del manuale testuale.


(parlo con te, ma è una cosa che chiedo più o meno a tutti quelli che hanno assecondato la tua posizione. Fermo restando che ogni tanto faccio fatica a capire quanto si sta criticando il Color e quanto il Setting...)
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Ezio

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Re:Il mio difetto
« Risposta #36 il: 2012-03-28 22:45:18 »
Dato che, appunto, ti ho visto giocare a Beyond, tanto quanto ti ho visto GM-mare Trollbabe, so perfettamente - per esperienza diretta - che questo non è vero, perché appunto sei "appassionato".
Quindi il color ti prende eccome, e ti dà un sacco di spunti: come dici tu, non ci metti più di 15 secondi a farti venire idee.


Il "problema" è che lo fa qualunque color, qualunque setting. Un genere o una situazione che mi annoierebbe a morte in un romanzo o in un film, senza riuscire a stimolarmi e interessarmi (l'esempio che faccio di solito è, appunto, il genere cyberpunk) al tavolo da gioco, per me, vengono trasformati e riesco a tirare fuori per il gioco di ruolo quell'interesse che nessun altro media mi susciterebbe.
Ho proprio l'impressione che sia l'atto di giocare di ruolo a fare la differenza tra il mio interesse e il mio disinteresse.


Effettivamente guardo un po' di più all'oggetto-manuale (per i non-Khana: Davide non si riferisce solo a cose come la qualità della carta e i disegni, ma anche a come effettivamente e scritto e quanto bene comunica il gioco), come nel caso di Covenant.
Spesso i personaggi e le situazioni si affollano già alla lettura, rare volte no, rare volte la lettura del manuale un po' mi frena.


Riesco comunque facilmente a superare questa perplessità e, una volta al tavolo, ecco di nuovo idee e personaggi e coinvolgimento.
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Re:Il mio difetto
« Risposta #37 il: 2012-03-29 00:38:48 »
Io invece cerco il COlor proprio perchè le istanze e le premesse del gioco mi debbono interessare sin dall'inizio altrimenti non mi appassiono. Posso giocare e mettere del mio per conoscere il regolamento, ma come dice giustamente Khana il cerchio non si chiude!!!

Ad esempio per motivi personali CnV mi ha sempre dato profondamente fastidio, non riuscivo a entrare nel cuore del gioco, per cui non l'ho MAI giocato a parte alcune demo per capirne le meccaniche, mi respingeva.

Non mi frega nulla se un gioco ha delle dinamiche di gioco eccellenti e ispiranti, se il tema del gioco non mi interessa non mi muovo verso di lui.

Rimane il gusto accademico della prova, del "vedere come va", ma niente altro.

È poi la stessa cosa che provo leggendo un romanzo, non mi importa come è scritto se non mi appassiona non vado oltre le prime 20-30 pagine!

Non so proprio a livello emotivo e e personale come tu faccia Ezio! ;D

Alessandro Piroddi (Hasimir)

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Re:Il mio difetto
« Risposta #38 il: 2012-03-29 02:49:43 »
Io ammetto di non essere mai stato "color blind".
Cani l'ho schifato per una vita perchè proprio il Color mi repelleva ... poi l'ho giocato e BAM ... lo posso tranquillamente annoverare fra i miei gdr preferiti e che consiglio a tutti, e se me ne proponessero una campagnola la farei al volo ... epperò se devo scegliere io fra varie opzioni, per dritto o per storto finisce sempre un bel pò in fondo alla lista delle possibilità :P

Idem per AiPS... sempre schivato fino a quando non ci ho GIOCATO e allora si salvi chi può... but again lo metto sempre dietro ad altra roba :P

Al contrario giochi con un color FANTASTICO (NCaS e tWoN in primis) mi hanno un pò deluso alla prova pratica, e quelli non è che finiscono in fondo a una lista, ma proprio non ho nessuna voglia di rigiocarli (a meno di trovarmeli proooprio serviti su un piatto d'argento e comunque per la durata minima richiesta ad un'istanza completa).

Sto quindi piano piano imparando a "chiudere gli occhi" quando si tratta di giochi.
Il color inganna, ma soprattutto per me è rilevante ma SECONDARIO.

L'esperienza figa di gioco al tavolo me la da un buon gioco, ovvero un buon regolamento.
Che poi si parli di morloni o cyber-punks o trollesse è certo rilevante, ma viene dannatamente dopo.
Sto cercando di imparare a non farmi più abbagliare dalle cose sbrilluccicose >_<

...

@ Simone : abbandona ogni speranza, Project Hope è un comunissimo gdr Tradizionale (ambientazione figa + regolamento parpuzio) ... esattamente come Faith Empire oppure Eden l'Inganno.
E' invece uscito da pochissimo un altro autoprodotto di cui dovrei scrivere nei prossimi giorni... Destini Oscuri o una roba del genere... per quanto ne ho capito al momento da un lato è l'ennesimo gdr generico da usare come base a un suo personalissimo multiverso parpuzierrimo... e però NASCE da alcuni principi di rottura ben familiari al popolo indie, e infatti contiene alcune regolette di un certo interesse... per cui mai dire mai ;)
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Moreno Roncucci

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Re:Il mio difetto
« Risposta #39 il: 2012-03-29 03:52:35 »
Attenzione, non sto a tirar fuori la penna verde, però si stanno confondendo un po' di cose...

Faccio l'esempio pratico de La Mia Vita Col Padrone:  Il "Color" è... il Gotico!
Il fatto di avere personaggi mostruosi è "Character" (personaggi), il fatto di essere servitori di un Pasdrone è "situation" (situazione)

Per distinguerli, togliete il.. colore dal gioco. Rendete il più possibile fredde e incolori le cose:  Il vostro Minion, Igor, il Gobbo servitore del Terribile Dottor Terror, cosa diventa? Gli levi il nome (a lui e al dottore), gli levi tutte le varie descrizioni (il castello con le ragnatele, i lampi nel cielo notturno, etc.) e ti rimane comunque un character che deve obbedire agli ordini di un Padrone. incolore, senza nome, senza stile, senza una sua maniera di esprimersi, ma comunque ancora un servitore.

E infatti, è semplicissimo fare un "reskin" di LMVCP con altro colore e altro setting (vedere La Mia Vita con Angelica, per esempio) mantenendo identici situazione e sistema.

Invece, guardate Greyhawk e il Forgotten Realms: maope diverse, png diversi, incantesimi diversi, mostri diversi... ma il Colore è pressoché identico.

A questo punto: Ezio, vuoi allargare il discorso anche a queste cose (personaggi, setting, situazioni) escludendo solo il sistema, o vuoi mantenere il thread solo sul Colore?


"Big Model Watch" del Forum (Leggi il  Regolamento) - Vendo un sacco di gdr, fumetti, libri, e altro. L'elenco lo trovi qui

Ezio

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Re:Il mio difetto
« Risposta #40 il: 2012-03-29 09:29:11 »
Hmmm... diciamo che questo thread inizialmente mi è sfuggito di mano diventando in pratica un sondaggio, ma Khana l'ha riportato in termini più concreti.


Facciamo che penso un momento dove metterlo, se splittarlo o cosa, ok?


Nel frattempo pregherei tutti di considerare il thread chiuso. Tranne Khana, se vuole rispondere al mio ultimo post.
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Ezio

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Re:Il mio difetto
« Risposta #41 il: 2012-03-29 11:09:59 »
Ho deciso, si riprende qui.


Chiederei ai facilitatori di spostare in quel thread i post 35,36,37,38, 40, 41 e 45.


Mi rendo personalmente conto che è una lavorata, ma non mi sento proprio in colpa :-P
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