Gente Che Gioca > Il Rosso e il Nero
Tempistiche dei dadi
Ezio:
Domanda semplice-semplice.
Non mi è chiaro quando un personaggio deve tirare i suoi d6 durante un Posizionamento.
Subito? Appena l'avversario tira il d20? Man mano che li avanza?
Iacopo Frigerio:
Subito, tutti insieme e mentre l'altro tira i d20 (dico l'altro perché dipende chi è)
Ezio:
Quindi so già di partenza quale sarà l'esito del Posizionamento.
Hmmm... devo vedere in gioco come funziona. Da leggere mi lascia perplesso.
Credo che lo porterò alla prossima con papabile
Iacopo Frigerio:
uhm...
Certo che lo sai, è voluto, intanto l'atto è già partito, e se devi fallire fallirai, con tutte le conseguenze negative del caso; se vinci vincerai, ma quanti tick ti costerà? E come si svilupperà quello che fai, visto che sarai costretto a narrare nel botta e risposta (si evince, che il botta e risposta ti porta a narrare cose diverse da come le stavi cominciando a pianificare, ad esempio quando hai dato via all'atto).
E anche in un Atto contro un PG, ok, hai visto che ce la farai, hai vinto, ora... Come infliggergli la sconfitta in modo che lui possa accettarla e non escalare a Conflitto, il tempo per pensarlo è dato dallo scandire dei dadi.
Ha, comunque, una perplessità simile anche Matteo, che vede pleonastico l'uso di portare avanti uno alla volta i dadi dato che, a differenza di Committee, non c'è una lotta contro il tempo.
Per me ha senso, perché per me è bello costringere le persone a dover narrare per poter andare avanti, un po' il contrario di certi altri giochi e perché per me nella meccanica dell'Atto non è importante tanto la destinazione quanto il viaggio. I dadi uno dopo l'altro sono la macchina che ti permette il viaggio, vediamo quanto riusciamo a renderlo godevole.
Poi potrebbe non piacerti o non trovare senso nel tuo stile di gioco. è normale!
Ezio:
Condivido la perplessità di Matteo, ma, appunto, prima lo devo vedere in funzione ^^
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