Autore Topic: [Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione  (Letto 10501 volte)

Ezio

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #15 il: 2012-03-29 22:08:42 »
È passato tempo da quando ho giocato e letto il manuale, quindi correggetemi se sbaglio, ma... i gesti si usano dopo un fallimento, non dopo un rifiuto.


Vero.
Ma vedi, i gesti vanno narrati e spesso hai bisogno di una sponda, anche piccola, per farlo.


Può anche essere Kagematsu che distoglie lo sguardo o è distratto... e allora tu farai di tutto per attirare la sua attenzione. Perché? Perchè sei disperata. Perché se non lo seduci tuo nonno muore. Per quale altra ragione dovresti insistere a sedurre un uomo che non ti vuole?
« Ultima modifica: 2012-03-29 22:22:17 da Ezio »
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Mauro

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #16 il: 2012-03-29 22:45:14 »
Vero, ma anche in quel caso non è un rifiuto; e anche per quello magari si riesce ad attirare l'attenzione senza umiliarsi.
Sottolineo una cosa: non dico sia sempre possibile, non faccio nemmeno proporzioni, non ho abbastanza esperienza per farle. Ma penso che sia importante che esista quella possibilità, anche perché spesso ho sentito criticare il gioco perché "Devi umiliarti", "Devi cercare di sedurre uno che magari ti sta sul cazzo". Anche tralasciando che fa parte del gioco, non è vero: non devi umiliarti. Non solo perché puoi scegliere di non usare un gesto disperato, ma anche perché è possibile usarli senza umiliarsi e senza cercare attivamente di sedurre Kagematsu. L'ho fatto, e se avessi potuto chiedere la promessa prima di un altro PG magari sarei pure stato l'Amata (lo sarei stata se nell'ipotetico chiedere la promessa avessi ricevuto Amore).
Incentrarsi sul "Per usare un gesto disperato devi umiliarti", sul "Devi attivamente sedurre Kagematsu" mi pare limitare il gioco; perché, anche se magari minoritarie, ci sono altre possibilità.

Ho aperto questa discussione proprio per questo: ho sempre considerato importante il lato "È possibile sfruttare tutte le possibilità senza umiliarsi", ma a leggere il tuo messaggio mi è parso che fosse totalmente secondario (come presenza in gioco), da cui m'interessa sapere cos'è capitato effettivamente a chi ci ha giocato.

Ezio

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #17 il: 2012-03-29 22:46:39 »
Maura, ma stiamo parlando di disperazione o umiliazione per la donna?


Nel secondo caso hai perfettamente ragione, vedi i miei post precedenti, ma la disperazione è proprio un'altra cosa, un altro sentimento...
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Mauro

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #18 il: 2012-03-29 23:11:43 »
Maura
No, dai, va bene Mario, ma...

Citazione
stiamo parlando di disperazione o umiliazione per la donna?
Stavo per risponderti "Umiliazione", però...
Di certo io stavo parlando di umiliarsi, e ripensando a quella partita (delle altre ricordo troppo poco, come minimo dovrei recuperare le schede, per vedere se qualcosa mi tornerebbe in mente) direi che non ho mai fatto nulla per disperazione, proprio perché non stavo cercando attivamente di sedurre Kagematsu.
L'ho impostata fin dall'inizio in un certo modo, a Lavinia è piaciuto, e quindi la seduzione era nello stesso modo naturale di porsi del PG (di nuovo: se sbaglio, Lavinia mi correggerà), non c'è stato bisogno di un dipiú. Niente dipiú, niente gesti fatti per disperazione, niente umiliazione. Con "niente gesti fatti per disperazione" intendo che, guarda agli esempi, sono riuscito a inserirli in modo naturale, persino senza usarli per avere il segno d'affetto. Non ho fatto un gesto disperato, ho semplicemente seguito la natura del personaggio (ovviamente, declinando il gesto in modo che fosse adatto a tale natura; avrei anche potuto fare altrimenti).
Per esempio, lo schiaffo e la minaccia di farlo sbattere fuori non erano volti a ottenere il segno, ma a intimargli di non comportarsi piú cosí, perché ledeva il mio onore e quello di mio marito. Da quello è uscito il gesto, perché ci stava (ora non ricordo quale fosse... credo un complimento o un'impressione duratura, e penso sia chiaro come mai entrambi possano uscire da una situazione simile). L'ho fatto perché ero disperato? No. È stato umiliante? No. Metti la stessa situazione, togli la minaccia, lo avrei fatto comunque.
È stata una partita particolare, fuori norma? Può essere, non so; ho aperto questa discussione proprio per capirlo.

Però, in generale... mi viene da legare molto la disperazione e l'umiliazione. Ricordo una cosa: parlo di umiliazione percepita dal giocatore/PG, non di umiliazione che traspare: se tutti pensano che la donna non si sia umiliata, ma il giocatore invece reputa il contrario, rientra nel mio discorso.
Se tutti pensano che si sia umiliata, ma il giocatore invece reputa il contrario, non rientra nel mio discorso.
Per questo dico che mi sembrano molto legati: se faccio un gesto - il piú leggero dei quali è la corruzione - per disperazione, con il preciso intento di ottenere un segno d'affetto che non ho avuto (o - peggio - che mi è stato rifiutato), a prescindere dalla percezione degli altri mi sto umiliando? Mi verrebbe da dire di sí, ma dovrei rigiocarlo, per rispondere.
C'è mai stata una volta in cui hai usato il gesto per disperazione, senza sentire che la donna si stava umiliando? O, dall'altro lato, che hai percepito l'umiliazione, ma non c'era disperazione, nell'usare il gesto?

Ezio

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #19 il: 2012-03-30 11:57:06 »
C'è mai stata una volta in cui hai usato il gesto per disperazione, senza sentire che la donna si stava umiliando? O, dall'altro lato, che hai percepito l'umiliazione, ma non c'era disperazione, nell'usare il gesto?


Certamente la prima.
Come ho detto non credo che un gesto disperato possa non essere... disperato, un rincorrere qualcosa che ci è stata negata perché non c'è altra possibilità, ma può essere fatto senza umiliarsi, con dignità. È difficile, ma ci si riesce.


Conseguentemente il secondo caso non l'ho mai visto e non lo ritengo possibile.


Personalmente, poi, ritengo che inserire i Gesti Disperati senza umiliarsi, senza strisciare, sia una delle chiavi del gioco, rappresenta, spesso, l'aver compreso davvero come si comporterebbe una donna e, per questo, è meno facile che dia Pietà (signore, smentitemi).
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Mauro

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Re:[Kagematsu] Gesti disperati e umiliazione
« Risposta #20 il: 2012-03-30 12:32:04 »
non credo che un gesto disperato possa non essere... disperato, un rincorrere qualcosa che ci è stata negata perché non c'è altra possibilità
L'esempio dello schiaffo, e quello della corruzione, come li vedi? Percepisci comunque disperazione, non ti sembrerebbero sufficienti come inserimento nella storia del gesto...

Inoltre, hai in mente qualche esempio concreto di gesto usato per disperazione, ma in cui hai sentito che la donna non si stava umiliando?

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