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Il mio difetto
Mattia Bulgarelli:
--- Citazione da: Niccolò - 2012-03-28 11:27:43 ---"il ventordicesimo gioco con nani e elfi" ti annoia perché é il ventordicesimo gioco con nani ed elfi, o perché é il vebtordicesimo gioco a razze e coassi? Ti attirerebbe davvero un gioco dove invece degli elfi hai polpi cthuloidi che si muovono nelle foreste e tirano con l'arco?
--- Termina citazione ---
Dici a me?
Mah, se fossi un appassionato di polpi cthuloidi ci darei un'occhiata e poi mi annoierei perché "l'è sempre la stessa broda" a livello meccanico.
Per contro, Dungeon World mi attira, almeno da provare un po', anche se è "fantasy becero classico".
Matteo Suppo:
A me Kagematsu non attirava nè per il colore (bah, giapponesi) nè per le meccaniche (pegni d'amore? Noiaaaaaa).
Giocandolo però è tutta un'altra roba. Ormai anche io mi fido delle opinioni altrui come fa patrick, e non mi fido del mio istinto.
Kagura:
Io credo di essere attratto sia dalle regole che dal colore, ma con una maggiore propensione per le regole: se il colore mi fa schifo ma il regolamento è bello, si può sempre provare a sostituire l'ambientazione con altro (a meno che il legame tra colore e regole non sia così stretto da rendere la cosa impossibile).
Una bella ambientazione e un regolamento canino, invece... la vedo più dura - certo, posso estrapolare il colore e incollarlo a un altro gioco, ma ho notato anche con robe fatte da me che se costruisco un'ambientazione per un gioco e non mi piacciono più le regole, trovo dei problemi a "depurare" il setting.
A ogni modo, un'ambientazione fighissima con un regolamento da cinodromo per me è come un videogioco con una storia impeccabile e sistema di controllo urendo, o inquadrature urfide, o difficoltà mal calibrata: il dvd si sta candidando come mio prossimo sottobicchiere!
La questione "che noia il solito giro di elfi etc." credo - ma ognuno può parlare per sé - dipenda dalla saturazione raggiunta dallo stereotipo "elfo arciere mago no-global nobile bellissimo" piuttosto che "nano rutto-scoreggione minatore asciamunito caratteraccio barba" e così via. Personalmente trovo divertenti le derive eberroniane delle due razze (elfi tendenti al necromantico-animistico-tribale, nani banchieri etc. pur mantenendo alcune caratteristiche dello stereotipo classico) perciò un giro di elfi/nani/altro che non sia la solita monnezza invecchiata può essere attraente...
Matteo Stendardi Turini:
Io vengo per il colore, rimango per le meccaniche.
Spesso mi capita proprio di essere agganciato da un'idea sul colore, o magari sulla situazione iniziale del gioco, poi leggo le meccaniche e... Be', mi si smonta la voglia.
Esempio recente: 13th Age, il gioco in preparazio di J. Tweet e R. Heinsoo ispirato a D&D.
Da qualche settimana a questa parte, ho iniziato a provare una certa insofferenza per i giochi che si propongono di "rifare D&D, ma meglio".
Però, da quel poco che si può leggere in giro su 13th Age, c'era un'idea di colore che mi sembrava molto interessante e potenzialmente divertente: le icone, delle specie di creature leggendarie, parte integrante dell'ambientazione, contro cui i personaggi potranno schierarsi.
Per carità, non è niente di particolare, ma l'idea mi intrigava - mi sono sempre piaciute le figure leggendarie.
Poi comincio a leggere sui forum: "Fichissimo! Il ladro ha +2 agli attacchi in questo caso e in quest'altro!", oppure: "Ma che ne pensate, il guerriero è sufficientemente bilanciato? Vale la pena giocarlo? E se voglio fare un rissaiolo?", o anche solo: "Ha il d20."... E mi scende la catena.
Ora, non ho letto il gioco, ma con queste premesse è probabile che non lo faccia proprio mai...
Ed è per questo che, dietro al colore che mi attrae, deve esserci un sistema che mi stimola, che mi permetta di giocare quel colore in maniera interessante e magari, come dice Fabio, anche inaspettata, altrimenti richio di richiudere il manuale alla 10a pagina.
Kagura:
Matteo, credo sia anche per questo che la bozza di playtest non doveva essere pubblica: evitare questo genere di impressioni. Cioè, D&D e derivati ovviamente è anche "caccia al bonus" ma la dichiarazione relativa 13th Age è
13th Age is a love letter to D&D: a rules-light, story-oriented RPG that honors old school values while advancing the OGL art. Players create unique heroes using flexible interpretations of familiar D20 character classes. New indie-style rules connect each character’s story to the Gamemaster’s customized version of the campaign setting.
(da http://www.pelgranepress.com/site/?p=7649)
A me sembra risultarne un "usiamo D&D per l'avventura ma con un occhio alla storia e con una nuova interpretazione della solita solfa" e la storia delle Icone che citi sembra una buona trovata per legare i personaggi all'ambientazione - bisogna vedere poi come diavolo saranno le regole, ma spesso in D&D e compagnia i mega-PNG semidivini non possono entrare nel tuo background se non come l'uomo del monte, a cui il tuo PG porta giusto la frutta...
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