A me, una volta presa fiducia verso il magico mondo dei bomboloni alla cream, system matters e così via, è capitato sia di cominciare a guardare alle meccaniche come al colore (ma questa direi che è esperienza comune) sia di avere a volte un'esperienza molto interessante: cioè che le meccaniche mi portassero a guardare il colore da un'altra prospettiva. A rivalutare, magari, qualcosa sulla carta 'meh.'
La manifestazione più eclatante di questo è stata con IMdA. Ho sempre pensato che la post-apocalisse non sia troppo la mia cup of tea: la reputavo troppo plumbea per i miei gusti, "un mondo in cui conta solo sopravvivere" idem, non mi reputo un grande fan di Mad Max, tra i miei amici sono notoriamente un detrattore di Kenshiro e in generale maschere antigas e ispirazioni fetish non sono la mia estetica preferita, tanto che ricordo che intorno ai due anni fà avevo dato un'occhiata ai playbook che circolavano e proprio non mi attirava.
E' capitato poi che intorno a Settembre scorso mi sia ripresa un poco di voglia di vedere "chissà cosa è successo di nuovo nel mondo di GcG": ho dato un'occhiata ai topic su AW che predominavano già, è scattata la molla "beh, se in quell'ambiente ha fatto quest gran successo mi sa che qualcosa che merita c'è; proviamo" la curiosità ha finito per farmi comprare il gioco in pdf, e ho finito per rimanere a bocca aperta.
Delle tante cose che mi han fatto cadere la mascella di quel gioco, una in particolare la trovo significativa e alla fine mi ha portato a partecipare al topic: l'attenzione all'economia e alla politica del mondo dell'apocalisse. La scarsità di risorse che informa tutto il libro (la scelta dei nomi e delle opzioni), il baratto, il fortificatore, il potere dell'angelo di far valere le sue capacità mediche come influenza sociale (se lo vuole, certo.)
Al contempo, per altri canali, scoprivo Un cantico per Leibowitz (che devo ancora leggere), e così mi sono accorto di un elemento che mi ha fatto rivalutare un sacco il genere post-apocalittico: ben vengano i mutanti, lo homo homini lupus e le bande di razziatori, ma a me intriga molto vedere come la società rinasce. Quali regole emergeranno, chi sarà disposto a fare qualcosa per plasmare il mondo secondo la propria idea di quello che è giusto o chi semplicemente farà cosa per adattarsi e vivere in modo magari dignitoso, magari improntato alla sopravvivenza. Vedere cosa diventerà il mondo: mi sono accorto che questo genere, che non avevo mai guardato con troppo interesse se non per singole opere, ha invece enormi potenzialità sui temi che mi interessano.
Il che mi ha portato a rafforzare la mia idea che ormai il gioco di ruolo è maturo e da prendere con spirito di scoperta, quando ti aiuta a fare questi ribaltamenti di prospettiva.
Quindi beh, forse è un po' off topic dato che, più che delle meccaniche, parlo della fiducia che oramai ho nel fatto che certi design producano un sistema non solo funzionante ma anche illuminante e capace di aiutarmi a scoprire qualcosa di nuovo.
Certo, sta anche alla singola persona: deve aver voglia di farsi sorprendere.