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Giocare... a scuola di magia
Fabio Succi Cimentini:
(Premessa: nel caso non piacesse, tutto questo è colpa indirettissima di Spiegel ;D )
Ho avuto negli ultimi anni abbastanza esperienza legata al mondo di Harry Potter, più o meno soddisfacente. Mi ha comunque permesso di rivederne molti aspetti e, una volta ripreso interesse per il gioco su carta e bombolone alla crema, mi trovo con una certa ambizione di giocarvi qualcosa con i giochi che mi piacciono.
Cosa vorrei rivivere di quel tipo di storie da scuola di magia? Essenzialmente il fatto che sono racconti di formazione immersi in un colore molto vivido, venato di sfumature fiabesco-fantastiche e dotato di attrattiva. Mi interessa molto giocare racconti di formazione con ragazzi protagonisti, con la magia e il mistero presenti come simbolo (dei problemi da affrontare, delle responsabilità da imparare, del passare dall'essere un bambino allevato in un mondo affascinante al diventare - o rifiutare di essere - una persona che può cambiarlo) e allo stesso tempo come elemento di colore forte, carismatico, capace di attirare persone attirate dal fantastico ma di meno dal fantastico stereotipato da gdr tabletop. Sono ambivalente rispetto al dubbio di usare quel setting preciso o meno, dato che potrebbe esserci il rischio di essere più attenti che al giocare i personaggi con passione come potrei sopravvalutarlo; anche qui mi interesserebbe leggere eventuali esperienze in merito.
Non sono del tutto nel vuoto: sono piuttosto convinto che AiPS reggerebbe parecchio questo genere - avevamo fatto ai tempi, con Triex e Klaus se non ricordo male, un pitch su un collegio scozzese infestato ma, credo, con personaggi 'babbani' - e ho intenzione di provare il playset di Fiasco Toil & Trouble, per quanto probabilmente sposterebbe il genere di storia. Ciononostante mi piacerebbe lo stesso parlarne.
Quale è lo scopo di questo thread? Non è tanto un "aiutatemi a proporre un gioco per il mio gruppo" (vedi sopra) quanto una serie di curiosità mie. Ne vedo due, di queste curiosità:
a) Prima di tutto raccogliere esperienze della gentechegioca, vedere chi ha affrontato storie di questo tipo e con che gioco, e cosa in particolare dei rispettivi giochi abbia influito significativamente sulla giocata (come il sistema dell'ownership di Archipelago II ha aiutato a distribuire al tavolo il compito di stabilire come funziona la magia, esempio inventato.) Un po' sulla falsariga del thread di Triex sulle discriminazioni.
b) E poi vedere se qualcuno ci aveva già pensato, a "che gioco supporterebbe questo genere di storie." Personalmente non mi spiacerebbe leggere qua un po' di scambio creativo su come affrontare determinati setting/temi e con che giochi, quindi provo a fare del mio. Soprattutto dato che c'è ancora un bel numero di giochi che non ho provato.
c) Beh, è sempre piacevole leggere giocate altrui - soprattutto su temi a cui tieni.
Vorrei in entrambi i casi risposte basate su esperienze di gioco concrete (vabbè, per la a è ovvio; nel caso della b, miravo a risposte tipo "ho giocato a XYZ con tutt'altre basi di partenza, è successo questo e quest'altro e ho visto che supporterebbe molto bene gli aspetti che dici.")
(P.S. Mi rendo conto che molto di quello che vedo nel youngmage-potteriano potrebbe legarsi ad un altro genere, quello delle majokko, e visto il seguito che ha avuto qua Madoka Magica non dubito che possano venire fuori discussioni interessanti. Però preferirei non avventurarmici qua dentro dato che temo di aver già messo fin troppa carne al fuoco: ma se qualcuno ispirato volesse parlarne in altro topic, prego! Seguirò anche quello.)
(P.P.S. Mi rendo ugualmente conto di essere molto arrugginito su concetti di gioco, termini e così via. Per questo ho cercato di scrivere terra terra, ma spero di non avere fatto strafalcioni.)
Mattia Bulgarelli:
Dunque, in ambientazione Harry Potter ci ho giocato due miniserie brevi.
Sistema Parpuzio-Broomstix pesantemente modificato uno, e Parpuzio-GURPS l'altro.
Quindi non saprei neanche bene che dire... Hai domande più specifiche? ^^;
Fabio Succi Cimentini:
Beh, dato che del Potterverse-o-pseudotale mi interessano come scritto soprattutto le tematiche di formazione, sentiti libero di scrivere se queste erano uscite fuori (anche se beh, immagino che in entrambi i casi siano uscite per sola volontà dei giocatori senza regole a supportarli). O di scuotere la testa laconicamente :°D
Mr. Mario:
Direi che la cosa che ho visto più vicina al feel del romanzo di formazione che ho giocato finora è stata la serie AIPS di ClearWater, e lì solo il mio personaggio era un adolescente, trovatosi a scoprire la verità dietro al suo mondo di finzioni. Testavamo la nuova versione di AIPS, e le domande per ogni scena decisamente picchiavano su tasti simili.
Sto giocando una campagna di Monsterhearts su G+, ma ho il sospetto che non vada esattamente nella direzione che vuoi tu. Il gioco è molto di più sullo straniamento dell'adolescenza, e il diventare grandi è abbastanza un imparare come non fare del male a sé e agli altri.
Fabio Succi Cimentini:
Ti dirò, Mario, che Monsterhearts lo avevo pensato anche io. Certo, mi pare puntare molto di più su un setting 'babbano' proprio perchè le diversità dei personaggi risaltino per farli sentire non accettati - e quindi scardinerebbe l'idea della società magica, a meno di non volerla vedere da altre angolazioni magari - ma un qualcosa in stile "Harry fra la gente normale" lo vedrei pure. In realtà [modalità hippie ON] non ho le risposte, mi piaceva più l'idea di sentire varie idee e voci in capitolo.
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