Autore Topic: [Il gusto del delitto] Investigazioni "di gruppo"?  (Letto 1187 volte)

Moreno Roncucci

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Ezio chiede, in questo thread: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,6795.msg148255.html#msg148255

In più: il gioco non dice che sono gli altri giocatori a decidere cosa scopre l'ispettore Cross: è uno dei punti lasciati implicitamente ai gusti del gruppo, e per esempio io preferisco giocare con il giocatore che decide da solo di cosa si tratta, e lo confessa in-character all'ispettore, evitando di interpretare una cosa già descritta prima...   :)


Eh? Mi apri un thread in Gioco Concreto per spiegarmi questa, che mi sa che non l'ho capita?

Molto semplice.  Il regolamento dice: "Se stai Investigando, e riesci, il gruppo riempie il primo riquadro vuoto sulla Scheda del Sospettato dell’altro giocatore."

In Inglese: "If you are Investigating, and you succeed, the group fills in the first empty box on the other person’s Suspect Record."

Non dice però come fa "il gruppo" ad arrivare a decidere cosa mettere nella scheda. Mica è una mente-alveare. Si va a votazione? Si discute fino all'unanimità? Il primo che parla decide per tutti? Decide il giocatore e gli altri approvano?

A Gnoccocon l'ho chiesto direttamente a Graham, e lui mi ha risposto che è stato vago apposta, per lasciare ad ogni gruppo la libertà di usare il metodo che preferisce.

E' una risposta che ho sentito diverse volte relativamente a molti giochi (sul Solar System da parte sia di Eero che di Clinton, per esempio), e l'ho trovata sempre molto insoddisfacente. Mi pare un voler "accontentare tutti" di prammatica che non accontenta mai nessuno: se ci fosse una regola, sarei comunque libero di ignorarla. Senza la regola, devo arrangiarmi.

Per fortuna, l'actual play mi ha presto fatto vedere cosa funzionava e cosa non funzionava (secondo me, ovviamente). Abbiamo provato a giocarlo in diverse maniere, e quella che è risultata nettamente migliore, più naturale e divertente, è stata il far decidere e svelare al giocatore. Quella che si è rivelata peggiore, macchinosa e ripetitiva è stata far decidere il resto del gruppo.

Ma andiamo più nel dettaglio: supponiamo che l'Ispettore Cross abbia vinto un tiro di investigazione contro Lady Macbeth riguardo all'omicidio di suo marito.

Caso 1:  Il giocatore che gioca Lady Macbeth riflette qualche istante, magari chiede una pausa per pensarci, e poi, parlando in character, svela (interpretando) all'ispettore Cross l'atroce segreto: il marito la ricattava minacciando di uccidere la madre di Lady Macbeth, che già aveva fatto rinchiudere in manicomio!

Caso 1 bis: Il giocatore non sa che pesci pigliare, non ha idee, quindi chiede consiglio agli altri del gruppo. Riceve diversi consigli finchè non dice "ho trovato!" e senza spiegare nulla, torna in character e confessa l'atroce segreto (che potrebbe essere unp di quelli consigliati, una sua variante, una combinazioni, o un segreto diverso che gli è venuto in mente ascoltando i consigli)

In entrambi i casi, quando parla in character, gli altri stanno a sentire e possono rimanere sorpresi. Si gioca, non si recita un copione già scritto.

Caso 2: Si decide parlando fra tutti quanti finchè non si giunge ad una conclusione. Non importa minimamente come si raggiunge (ai voti, per unanimità, o in altra maniera), e non importa nemmeno che il giocatore prenda parte alla discussione o no. La cosa caratteristica di questa procedura è che, comunque, il Segreto viene completamente deciso e svelato fuori dal gioco, discutendo fra giocatori durante una pausa del gioco.  Caso da manuale di pre-narrazione.

Successivamente, il giocatore può interpretare il personaggio seguendo il copione precedentemente stabiliti dicendo le cose che tutti sanno già, senza la minima sorpresa o motivo per ascoltarlo, ma è molto più probabile che vista l'inutilità della cosa, si passi oltre senza interpretare la scena.

Credo sia chiaro quale ritengo sia la maniera funzionale di giocare...    8)
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Ezio

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Re:[Il gusto del delitto] Investigazioni "di gruppo"?
« Risposta #1 il: 2012-03-27 09:45:35 »
Bè, Moreno, io ho sempre giocato il caso 2, come si vede nel video e... funziona.


Si, Lady Macbeth, in quel caso, sa già cosa giocare, cosa deve dire e rivelare, ma non è una gran cosa, non è il fulcro dell'interesse del gruppo. Il breve momento di rivelazione è tutto concentrato sul COME Lady MacBeth lo rivela.
Sarà altezzosa? Cercherà di coprirlo? Crollerà emotivamente?
Non viene percepita come prenarrazione perché quello che viene definito a priori non è il fulcro della scena, ma un dettaglio tutto sommato secondario. Il gioco esplora relazioni e reazioni, e sono queste le cose importanti, da tenere d'occhio e che creano il divertimento al tavolo.


Quando Cross investiga Lady Macbeth e riesce il giocatore di Lady rimane gelato e suda freddo mentre gli altri decidono il suo destino, si prende la mazzata in fronte, scoprendo di essere una gran brutta persona, prende la palla al balzo e rielabora: in che modo Lady M. vive l'essere una gran brutta persona.
Ecco, che Lady M. sia una brutta persona è quasi implicito all'inizio, la cosa importante, davvero importante è vedere come se la vive.


Trovo, inoltre, che il gran divertimento del Gusto sia ricevere e rielaborare gli assist degli altri.
Sono gli altri a lanciarmi delle sfide del tipo: "Ah, guardiamo come giochi una donna che tradiva il marito col suo figlioccio" e io le raccolgo, facendo mie le idee del gruppo, rielaborandole e restituendole in forma di competizione per il Dado Bianco e il Dado Nero.


Onestamente se dovessi essere comunque io a mantenere tutta l'autorità sul mio personaggio il gioco mi perderebbe molto di mordente, mi mancherebbe tutto quel flusso creativo di idee e opinioni che adesso come adesso trovo vitale.
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Patrick

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Re:[Il gusto del delitto] Investigazioni "di gruppo"?
« Risposta #2 il: 2012-03-27 10:39:33 »
Concordo abbastanza con ezio, anch'io ho sempre giocato nella maniera descritta da lui. Noi così ci siamo sempre divertiti, anche perchè quello che a me personalmente piace del gioco è vedere quali meschinità vengono fuori, ma soprattutto come reagiscono e agiscono tutti i personaggi una volta che un retroscena è stato rivelato (perchè solitamente scoprire che la moglie tradiva il lord non si ripercuote solo su di lei, ma su tutti i personaggi giocanti, foss'anche solo nel modo in cui si relazionano e rivolgono alla donna)
Patrick Marchiodi, il Valoroso ~ Bravo Organizzatore di CONTM ~ Prima gioca, poi parla. ~ "La cosa più bella di INC11 è stata giocare con persone conosciute da due ore e avere l'impressione di giocare con amici di una vita" - Dario Delfino

Moreno Roncucci

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Re:[Il gusto del delitto] Investigazioni "di gruppo"?
« Risposta #3 il: 2012-03-27 15:52:36 »
Personalmente, ho visto che i giocatori vengono fuori con nefandezze per i propri personaggi molto peggiori di quanto possa fare il gruppo.  Fa parte dopotutto del divertimento: se giochi a mantenere puro e virginale il tuo personaggio non hai capito nulla del gioco.  Svelare le peggio cose su di lui è un piacere del gioco, svelare cose sordide degli altri, oltretutto discutendone, non è la stessa cosa.

Non si tratta di "volere mantenere tutta l'autorità". Non ce l'hai tutta (devi confessare qualcosa di nuovo che comunque segua quello che già venuto fuori in gioco). Ma, esattamente come per i tiri di influenza, decidi tu come soddisfare quella condizione.  Infatti, nell'esempio del filmato, tu "devi dare un pegno d'amore". E allora decidi TU di chinarti a darle un bacio.  Pensa alla stessa scena ma con Claudia che ti dice "se vinco ti chini a darle un bacio e poi ti ritrai in fretta" e poi tu la descrivi dicendo "mi chino a darle un bacio e poi mi ritraggo in fretta". Esattamente alla stessa maniera, è come se avessi perso un tiro di influenza con "adesso confessa una tua nefandezza". Se lo sceglierla è "volere il controllo sul proprio personaggio", allora lo era anche il tuo scegliere come dare il pegno d'amore.

Credo che a giocare con le nefandezze decise dal gruppo, avremmo avuto partite non solo più ripetitive più ripetitive e pre-narrate, ma pure molto più "all'acqua di rose", con delitti e nefandezze molto più blandi e "safe".   (ma forse qui è un effetto dell'avere un gruppo tutto sommato abbastanza gentile con gli altri ma che non ha alcun problema a svelare le peggio cose con il proprio personaggio, your mileage may vary)

E poi in generale non mi piacciono i conciliaboli per decidere "cosa succede dopo"...

Detto questo, il manuale lascia la libera scelta a ciascuno quindi entrambe le maniere sono lecite. Patrick ha già detto il sistema che usa lui. Altri vogliono intervenire?
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