Autore Topic: Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)  (Letto 16838 volte)

adam

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #75 il: 2009-04-15 03:25:30 »
Non è una novità che D&D4 abbia preso spunti dai NW :) intendo, finalmente hanno fatto un'edizione di D&D che quasi funziona, ci sarà un motivo...

Diciamo che un conto è la facilità, un conto è la semplicità. Molti NW hanno una complessità che varia a seconda del gioco, proprio perché ognuno differisce dall'altro immensamente (vedi la difficoltà di aips e quella di lmvcp, sono agli antipodi, sia per la maturità dei temi trattati che per le meccaniche), ma sono comunque accessibili, il manuale è completo e leggendolo un paio di volte, dopo la prima sessione sai come funziona e puoi dedicarti a divertirti. Ti dicono cosa devi fare, ti dicono quali sono le regole del gioco e tu le rispetti. Per i giochi tradizionali no, e devi inventarti te le regole se vuoi farli funzionare. Eh, c'è una differenza sostanziale, no? °L°

edit: burning wheel? Dai un'occhiata a the riddle of steel allora... ma a parità di pagine rimangono sempre più accessibili di D&D, per i motivi di cui sopra. O almeno suppongo. Dopo le prime 50 pagine di numeri mi sono sentito impanicato °L°

riedit: comunque mi sa che stiamo andando OT, e in una delle solite discussioni nw vs. parpuzio, quindi qualsiasi sia la risposta passo parola e torno IT

io non ho mai dato molto credito a questo tipo di marketing, ma ad un altro; quello del collezionismo di vecchi giochi. Sono un giovanissimo e mi sono perso completamente l'età dell'oro; pensando di fare cosa buona e giusta mi sono procurato tutte le scatole di OD&D, le prime edizioni di runequest e wfrp, di vampiri, ecc. (ho tutti i giochi del duemila. TUTTI!)  Ma in fondo la situazione è simile: manuali su manuali di giochi che non verranno mai giocati, o che se verranno giocati, con tonnellate di house rules.
« Ultima modifica: 2009-04-15 03:35:47 da adam »
Alessandro

Eishiro

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #76 il: 2009-04-15 03:47:23 »
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[cite]Autore: adam[/cite]intendo, finalmente hanno fatto un'edizione di D&D chequasifunziona, ci sarà un motivo...


opinabile....conosco una marea di persone che lo detestano, quindi per loro non funziona, quindi opinabile....



Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]proprio perché ognuno differisce dall'altro immensamente (vedi la difficoltà di aips e quella di lmvcp, sono agli antipodi, sia per la maturità dei temi trattati che per le meccaniche)


ma anche no....la tematica di MLWM è più "difficile" di quella di AIPS eppure io trovo più facile il regolamento di MLWM rispetto a quello di AIPS....opinione anche qui....



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[cite]Autore: adam[/cite]il manuale è completo e leggendolo un paio di volte, dopo la prima sessione sai come funziona e puoi dedicarti a divertirti


per chi? per uno che ha già giocato di ruolo, io nel mio piccolo ho visto il contrario per i "profani"

Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]Per i giochi tradizionali no, e devi inventarti te le regole se vuoi farli funzionare.


non tutti dai....



Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]burning wheel? Dai un'occhiata a the riddle of steel allora... ma a parità di pagine rimangono sempre più accessibili di D&D, per i motivi di cui sopra. O almeno suppongo.


oddio non so...dovrei dare in mano Burning ad un giocatore e ad un profano e vedere cosa ne pensa....



Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]riedit: comunque mi sa che stiamo andando OT, e in una delle solite discussioni nw vs. parpuzio, quindi qualsiasi sia la risposta passo parola e torno IT


urka, da quel che avevo capito io era una critica a parpuzio il topic...se trovo cose che a mio parere non sono corrette in questa critica diventa OT? non credo



Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]Sono un giovanissimo e mi sono perso completamente l'età dell'oro; pensando di fare cosa buona e giusta mi sono procurato tutte le scatole di OD&D,


hai fatto cosa buona e giusta IMHO

mi spiegate cosa c'è di sbagliato nel collezionare manuali?

P.S. : chiedo venia per il topic sandwich....non lo faccio più lo prometto....

adam

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #77 il: 2009-04-15 04:14:00 »
beh, si, il topic è "contro parpuzio", ma non in scala in generale, quanto nello specifico per il marketing. Mettersi a parlare "parpuzio è incompleto, i NW no" non mi sembra adeguato. Comunque, la notte è lunga, io sono cocciuto, quindi ti rispondo lo stesso ;P

D&D quasi funziona per quel che si prefigge, cioè hack'n'slash nel dungeon. Se tu lo giochi per esplorare il faerun o per interpretare il dilemma dell'eroe, non funziona. Questi sono dati di fatto, l'ho provato per circa 3-4 sessioni e, per giocare a diablo, è quantomeno soddisfacente, un giocatore si è lamentato che fosse troppo videogioco e un altro che fosse troppo poco realistico, e ma va? Difatti probabilmente non giocheremo più a D&D e scinderò il gruppo per dargli una CA coerente giocando a giochi appropriati. Ma D&D anche nell'hack'n'slash ha le sue pecche, come difese e attacchi che calano di 4 tra il rango leggendario ed epico (sono informatissimo ;P ), che hanno cercato di raddrizzare coi talenti del manuale dei giocatore 2, o le famigerate skill challenges che hanno corretto nelle errata, per non parlare delle combo sgravate. Nano Battlerager, Tiefling Darklock, Elfo Dualranger, Eladrin Wandizard e Umano Taclord, e tutto il resto dei manuali può andarsi a catafottere perché tanto non serve :P a meno che tu dica "ma io voglio interpretare, non voglio per forza ottimizzare" e allora ti dico "leggi sopra, in questo stesso paragrafo".

Ti do ragione, tra NW è questione di opinioni riguardo alla complicatezza di uno rispetto ad un altro.
Ma ho avuto esperienza personale nel giocare con una ragazza che detestava senza alcun buon motivo i gdr considerandoli per sfigati e che ha definito aips come divertentissimo, giocando in un setting fantascientifico, senza che lei avesse mai visto un film di fantascienza (nemmeno star wars, giuro!). Appena si avrà tempo, ci giocherò con mia nonna (82 anni), mia zia (53 anni), mio cugino (20 anni) e mio fratello (13 anni), nessuno ovviamente giocatore, e so già che sarà un successo.

Per proseguire, assolutamente in tutti i giochi tradizionali che ho provato nella mia vita ho dovuto ignorare almeno un tiro di dado per non creare situazioni spiacevoli. Senza contare che ero un maestro illusionista... Mi vanto di non aver mai giocato a vampiri, schifandolo sin dalla prima volta che capii cosa fosse (edit: non per il design, ma proprio a livello di gusti, molto prima che entrassi in contatto coi nw, i primi temp che giocai), ma ho una profonda certezza che anche con quel gioco sarebbe accaduto.

Per quanto riguarda il collezionismo, devo trovare cosa ne diceva Freud al riguardo. E ti assicuro non ne diceva niente di buono, soprattutto riguardo alla sessualità del collezionista. Ma in ogni caso, questo non è nemmeno collezionismo. Ogni fumetto che colleziono (e non sono pochi né economici) l'ho letto e amato almeno due volte. La quasi totalità dei giochi tradizionali che ho comprato 1) non li ho letti integralmente 2) non li ho mai giocati. Eh.
edit: come diceva Moreno, adesso i giochi prima li provo, poi li compro per collezionarli. Ed è molto più soddisfacente.
« Ultima modifica: 2009-04-15 04:17:50 da adam »
Alessandro

Eishiro

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #78 il: 2009-04-15 04:48:06 »
Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]Per quanto riguarda il collezionismo, devo trovare cosa ne diceva Freud al riguardo. E ti assicuro non ne diceva niente di buono, soprattutto riguardo alla sessualità del collezionista


Freud riconduceva qualsiasi cosa al sesso, mi sa che il primo con GROSSI problemi di somatizzazione sessuale era lui (pardon ma lo detesto davvero)

Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]D&Dquasifunziona per quel che si prefigge, cioè hack'n'slash nel dungeon. Se tu lo giochi per esplorare il faerun


beh Dio...io ci ho giocato benissimo per esplorare il faerun senza fare illusionismo o altro (ammetto era ibrido con sano H&S)

su AIPS purtroppo ho avuto esperienze MOLTO negative sia con giocatori che con non giocatori, quindi mi do il beneficio del dubbio, anche se ho letto che coi non giocatori spesso ha molto successo (sarò uno sfigato io)

sul collezionismo:

ho letto ogni gioco che possiedo e amato il 90%, però non li ho giocati...essendo cose comprate per essere giocate, in teoria, è disfunzionale, ma io li compro anche per leggerli e basta, vuoi mettere la soddisfazione di leggere una porcheria come ERA? è più divertente di qualsiasi comico/demenziale :D

adam

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #79 il: 2009-04-15 04:53:26 »
Esplorare il faerun? E dimmi, che classa, razza e livello sarebbero Elminster o Drizz't, e con quali talenti e equipaggiamento? :P e quante discussioni senza risposta ci saranno a questa domanda su milioni di forum di appassionati? No, non credo che riuscirei davvero a riprodurre un racconto di forgotten realms con qualsivoglia edizione di D&D.

Per ERA, beh, qui perché abbiamo un senso dell'orrido a livelli stratosferici :D tra le mie chicche orride conto ad esempio Gatecrasher, la prima edizione non-fudge. Brr.
Alessandro

Eishiro

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #80 il: 2009-04-15 05:02:48 »
Citazione
[cite]Autore: adam[/cite]Esplorare il faerun? E dimmi, che classa, razza e livello sarebbero Elminster o Drizz't, e con quali talenti e equipaggiamento? :P


comprendo la battuta :P però calcola che sono i libri di Salvatore a derivare da D&D non viceversa, quindi son quelli che son fatti malamente non il gioco in se :P

ma è un vizio di forma lo ammetto....


Torno IT con una considerazione

Sinceramente, visto che siamo arrivati alla conclusione che il marketing vende colore, si può assimilare la vendita dei gdr a qualunque fenomeno di mercato, la musica, le arti figurative eccetera, in cui vende il colore e non la sostanza....o sbaglio?

adam

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #81 il: 2009-04-15 05:04:52 »
Citazione
[cite]Autore: Eishiro[/cite]sono i libri di Salvatore a derivare da D&D non viceversa, quindi son quelli che son fatti malamente non il gioco in se :P
oh, lo so benissimo che i libri di D&D sono proprio fatti malamente, ma proprio tanto >:D
Alessandro

Niccolò

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« Risposta #82 il: 2009-04-15 11:43:13 »
Citazione
[cite]Autore: Eishiro[/cite]Freud riconduceva qualsiasi cosa al sesso, mi sa che il primo con GROSSI problemi di somatizzazione sessuale era lui (pardon ma lo detesto davvero)


non avevo dubbi ma... complimenti per l'originalità del commento :)
e poi se odi qualcuno, probabilmente avrà torto, no?

Citazione
Sinceramente, visto che siamo arrivati alla conclusione che il marketing vende colore, si può assimilare la vendita dei gdr a qualunque fenomeno di mercato, la musica, le arti figurative eccetera, in cui vende il colore e non la sostanza....o sbaglio?


perlomeno la vendita dei gdr mainstream, si.

Eishiro

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #83 il: 2009-04-15 18:11:26 »
Citazione
[cite]Autore: Nik[/cite]e poi se odi qualcuno, probabilmente avrà torto, no?


non è che lo odio, cosi, et amore dei, lo odio perchè la sua psicanalisi riconduce tutto al sesso, cosa che mi fa ridere non poco....

Citazione
[cite]Autore: Nik[/cite]perlomeno la vendita dei gdr mainstream, si.


come in qualsiasi cosa mainstream, musica, arte figurativi, libri eccetera...

per la musica e l'arte figurativa che ho una certa esperienza posso dire che l'equazione

Non mainstream=migliore qualità

è falsa

ma credo sia cosi anche per gli RPG indie, ovvero che non è tutto oro quel che luccica

adam

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« Risposta #84 il: 2009-04-15 18:13:19 »
ma infatti stiamo proprio dicendo che i gdr nw non luccicano affatto ;P
Alessandro

Eishiro

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« Risposta #85 il: 2009-04-15 18:16:14 »
poco ma sicuro Adam :P

ma la cosa che più vorrei capire è che spero non vi sia la convinzione che indie è necessariamente migliore mainstream per il semplice fatto di essere indie....

nel campo musicale ho visto troppe volte persone dire che il gruppo XY era meglio del gruppo ZH solo perchè XY non era di una major.... (potre fare esempi ma credo scatenerei un flame musicale inutile)

Renato Ramonda

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #86 il: 2009-04-15 21:06:47 »
La maggior parte dei giochi indie (che conosco) la ritengo (personalmente) migliore dei giochi mainstream (che conosco) perche' e' migliore, non perche' e' indie.

^___-

Il Gumshoe non e' Indie, per esempio: non vedo l'ora di produrre Mutant City Blues :)

Quando la White Wolf, la WotC(*) o la Mongoose pubblicheranno un gioco che io reputi nella stessa fascia di qualita' dei miei giochi preferiti... tutto l'hobby sara' migliore (sempre per me): win-win scenario.

(*) 4E ci si avvicina.


--Editato per errore di bbcode: grazie Rafu--
« Ultima modifica: 2009-04-15 23:08:00 da renatoram »

lapo

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #87 il: 2009-04-15 22:50:35 »
Citazione
[cite]Autore: renatoram[/cite]La maggior parte dei giochi indie (che conosco) la ritengo (personalmente) migliore

Secondo me fa la sua parte anche un ovvio filtro: i giochi indie che fanno schifo avresti maggiore difficoltà a conoscerli... al contrario i giochi "big" penso che vengano prodotti con probabilità pressoché indipendente dal fattore qualità, ci sono troppi altri fattori in ballo, in quei casi...
Oppure è un'impressione sbagliata? (lo chiedo sopratutto visto che questo forum lo legge anche gente che produce, o ha prodotto, in prima persona)

Renato Ramonda

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Come le sigarette (il marketing di Parpuzio)
« Risposta #88 il: 2009-04-15 23:20:55 »
@Lapo: c'e' molta piu' selezione naturale, si. Ci si aspetta che il tuo gioco sia playtestato, possibilmente bene. Ci si aspetta che si usi un certo "metodo" di playtesting e di valutazione di esso.

Se il gioco non funziona normalmente non esce, non come prodotto finito.
E se esce tende a fare ben poco rumore, e a scivolare via nell'oblio. Capitano gli incidenti: qualche gioco che merita magari passa inosservato senza "colpa", ma non spessissimo penso.

Altro aspetto importante: proprio perche' questi giochi sono di solito molto mirati e' molto difficile che ti piacciano tutti :)

(*) Quel "ci si" si riferisce al vago concetto di "comunita' di designer" che vive principalmente online (dentro e fuori da the forge). Se non ti confronti mai ovviamente la pressione per rilasciare un gioco "fatto ammodino"(contento Lapo?) e' minore.

Eishiro

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« Risposta #89 il: 2009-04-15 23:42:04 »
Citazione
[cite]Autore: renatoram[/cite]La maggior parte dei giochi indie (che conosco) la ritengo (personalmente) migliore dei giochi mainstream (che conosco) perche' e' migliore, non perche' e' indie.


non avevo dubbi che la tua opinione fosse questa ed è anche la mia, se un gioco funziona meglio chissene se è indie oppure no (come dici tu il gumshoe ad esempio)

ma quindi la vendita del "colore" fine a se stesso del mainstream è da imputare alla mancanza di consapevolezza di games design o dai semplici meccanismi di mercato che affliggono molte forme di intrattenimento (musica, arte figurativa, libri eccetera)?

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