Autore Topic: Sine Requie  (Letto 17485 volte)

rgrassi

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Sine Requie
« Risposta #15 il: 2009-03-31 11:46:16 »
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[cite]Postato da: Ezio[/cite]Funzionava, nel senso che siamo arrivati alla fine senza grossi intoppi, e divertendoci anche, ma funzionava nonostante il sistema, grazie al nostro affiatamento e alle nostre capacità di giocare assieme.


A me sembra normale che non si trovino delle regole specifiche di focalizzazione e che ci siano elementi inutilizzati nel "sistema", proprio perchè non persegue una agenda particolare. Mi sarei stupito del contrario. Giocatori diversi usano porzioni diverse del sistema in base a quello che cercano. Probabilmente nessuno lo userà sempre "tutto per come è scritto".
Sarebbe come dire... "Bravo Mozart, peccato però per la mancanza delle scale esatonali..."
Rob
Roberto Grassi Levity - www.levity-rpg.net

Sine Requie
« Risposta #16 il: 2009-04-02 00:08:32 »
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[cite]Postato da: il mietitore[/cite]
Se invece il GM fa pescare un tarocco a me e all'autista, la cosa si velocizza.[/p][p]io pesco il carro? Riesco a fare quel che devo fare, ovviamente se anche l'autista riesce a fare quelle che sono le sue intenzioni.[/p][p]La torre all'autista? Lui cerca di rallentare e muoversi seguendo me e il ferox, ma becca una buca, sbanda, si ribalta. Lui resta tramortito nell'impatto, ma morirà tra atroci sofferenze nell'incendio che seguirà.[/p][p]Io pesco l'eremita e lui pesca la forza? Inciampo, il ferox mi è addosso, mi morde un braccio e mi fa 4 danni (roba seria) che per di più si infettano, ma riesco a buttare da una parte il morto. A quel punto l'autista investe il ferox spiattellandolo su 10 metri quadrati.[/p][p]Giusto per fare esempi, ovviamente.[/p]


Ma questi arcani maggiori non ho capito ancora come funzionano. Nel tuo esempio i risultati associati alle carte in base a cosa vengono stabiliti e da chi?
Perché se pesco la torre <> ?

Dr. Zero

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Sine Requie
« Risposta #17 il: 2009-04-02 10:16:30 »
in realtà quella della doppia pescata e delle carte assegnate non l'ho capita manco io rileggendo.
Io sapevo che se devi fare qualcosa o accade qualcosa peschi e in base a quello che viene fuori il master decide quello che accade, basandosi sulla tabella.

il mietitore

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Sine Requie
« Risposta #18 il: 2009-04-02 14:26:38 »
Sia io che l'autista avevamo da fare qualcosa di rischioso e si voleva risolvere la situazione a forza di Arcani Maggiori.

Ognuno, dunque, pesca la sua, e in base al significato dell'Arcano il Cartomante interpreta la situazione.

Ho fatto due esempi, prima che io pescavo il carro e lui la torre, poi che io pescavo l'eremita e lui la forza.

Riprendendo il secondo dei due esempi:

L'eremita: Questa carta porta ad un insuccesso che ha effetto durevole sul Personaggio, tanto che quest'ultimo sarà insicuro quando si troverà in una situazione simile. (inciampo, il ferox mi è addosso, e mi fa quattro danni che probabilmente segneranno la memoria del personaggio: i ferox sono rari, ma se ne incontrerà uno avrà sicuramente ancora paura di risentire gli effetti di quei morsi su di se).

La forza: L'azione verrà portata a buon fine grazie ad un impeto di risolutezza e coraggio. (Dunque l'autista mi vede in difficoltà, e investe il ferox mettendolo fuori combattimento).
"E non guardare troppo a lungo dentro alla lavatrice, o anche la lavatrice guarderà dentro di te"
Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Niccolò

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Sine Requie
« Risposta #19 il: 2009-04-02 14:44:05 »
e a te sembra un modo emozionante di giocare? il contenuto significative dell'azione viene tutto O dalle carte (che "ispirano il narratore") o dallo stesso narratore. almeno i popcorn li puoi mangiare?

il mietitore

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Sine Requie
« Risposta #20 il: 2009-04-02 15:19:41 »
A me SI, sembra un modo emozionante di giocare.

Trovo interessante vedere come il cartomante interpreta gli AM, e alla fine la può rigirare come vuole, ma la risoluzione è spesso univoca oppure a scelta tra diverse posizioni che sono tutte valide.

Pescando la forza, io l'avrei detta così. Se uno mi diceva che l'autista parcheggia la macchina, afferra il fucile a pompa, scende e fà esplodere la testa del ferox finendolo poi a colpi di machete, sarebbe stata una cosa un po' più B-Movie, ma regolisticamente corretta.
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Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Niccolò

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Sine Requie
« Risposta #21 il: 2009-04-02 15:57:35 »
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[cite]Postato da: il mietitore[/cite]Trovo interessante vedere come il cartomante interpreta gli AM, e alla fine la può rigirare come vuole, ma la risoluzione è spesso univoca oppure a scelta tra diverse posizioni che sono tutte valide.


si ma questo non mi sembra giocare. sembra interessante, ma non "giocare". sembra di vedere come un tizio si inventa come va avanti la storia. e sicuramente di emozionante non ha molto, perchè come sistema è estremamente prono alla pressione sociale del gruppo.

Citazione
[cite]Postato da: il mietitore[/cite]Pescando la forza, io l'avrei detta così. Se uno mi diceva che l'autista parcheggia la macchina, afferra il fucile a pompa, scende e fà esplodere la testa del ferox finendolo poi a colpi di machete, sarebbe stata una cosa un po' più B-Movie, ma regolisticamente corretta.


ma soprattutto, sostanzialmente identica. come giocatore E come personaggio, non solo non mi sono guadagnato questo risultato in alcun modo, senza ne sacrifici ne impegno, ma non l'ho neppure influenzato. mi sembrerebbe un'esperienza estremamente vuota di contenuti emozionali, sebbene magari il racconto che ne scaturisce possa essere pure carino.

Renato Ramonda

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Sine Requie
« Risposta #22 il: 2009-04-02 16:03:20 »
In altre parole: in un caso si gioca, in un altro caso ci si fa raccontare una storia.

Se me la racconta Pratchett o Butcher ci posso anche stare, una sera ogni tanto, ma i narratori abili sono rari, e ogni tanto mi piace partecipare :-P

Moreno Roncucci

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Sine Requie
« Risposta #23 il: 2009-04-02 16:28:43 »
Sostanzialmente, si tratta di cercare di farsi influenzare, nella narrazione della mia storia, più dalla carta che tengo in mano che non dal film che ho visto ieri sera o dai ricordi di innumerevoli film e telefilm e romanzi?

Perchè l'esempio di Alex mi pare più influenzato da Romero che da una carta dei tarocchi.

Differenze rispetto ad Everway? (mi sembra che Evervay fosse più coerente, usando le carte anche nella generazione dei personaggi, e potesse usare qualunque carta e non solo quelle dei tarocchi. Altro?)
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il mietitore

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Sine Requie
« Risposta #24 il: 2009-04-02 18:25:13 »
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[cite]Postato da: Nik[/cite]come giocatore E come personaggio, non solo non mi sono guadagnato questo risultato in alcun modo, senza ne sacrifici ne impegno, ma non l'ho neppure influenzato.


Il giocatore non l'ha influenzato, questo si, anche se poi spetta a lui giocarsi le conseguenze. Vorrei ricordare che, comunque, il master deve tenere conto di come sia il personaggio che ha davanti.
Ad esempio, il manuale fa un esempio che (vado a memoria) è più o meno il seguente: l'estrazione del tarocco La Morte causerebbe un insuccesso teoricamente mortale per il personaggio, a seconda ovviamente di quello che stava facendo: stà scappando da un gruppo di Ferox--> inciampa e ci resta secco. Stà scappando da un Simplex menomato e senza testa e con una sola gamba--> Inciampa, si fa male cadendo, e deve ritirare perchè nel frattempo il simplex si è avvicinato. Vi prego di sorvolare sull'esempio orribile: nessun cartomante avrebbe mai fatto tirare sul secondo caso, ma è giusto per dare un'idea.
Ora: se la stessa situazione e lo stesso tarocco capitano a due PG diversi, la cosa non sempre è uguale. Se sono un pittore e pesco il diavolo per vedere cosa succede se mi ritrovo ad un metro da un simplex, probabilmente ci resto secco. Ma se sono un cacciatore di morti con 13 anni sul groppone, armato fino ai denti, e con i nervi a fior di pelle, conscio che in un posto simile fare brutti incontri è una cosa possibile, magari perchè gli è già successo chissà quante volte, quel che mi succede è che lo vedo appena in tempo, mi è addosso, ma riesco a non farmi mordere il collo, e sono praticamente in mischia con lui (ma intanto non sono morto).

Dipende dunque anche dal PG, l'interpretazione che devo dare.

Ad ogni modo, vorrei rassicurare la gente che giustamente mi dice "in questi casi io come player ci metto poco e niente". Quella dei tarocchi è secondo me una soluzione da prendere in considerazione nei momenti in cui sia difficile gestire la cosa altrimenti (perchè magari sarebbe necessaria una barcata di tiri) oppure laddove sia necessaria una buona dose di fortuna. Fare un'intera partita usando solo AM, per quanto contemplato da manuale, credo sia una cosa un po' complessa. Ho fatto una One Shot una volta. Era funzionato, ma talvolta l'utilizzo degli arcani minori si rivelava decisamente più pratico.

Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite][p]Sostanzialmente, si tratta di cercare di farsi influenzare, nella narrazione della mia storia, più dalla carta che tengo in mano che non dal film che ho visto ieri sera o dai ricordi di innumerevoli film e telefilm e romanzi?[/p][p]Perchè l'esempio di Alex mi pare più influenzato da Romero che da una carta dei tarocchi.[/p]


Il secondo esempio della forza chiaramente non fatica a riportare alla mente un film di Romero ^^ ma è il tarocco che si presta ad interpretazioni molto B-Movie, con gli altri non dovrebbe essere previsto nulla di simile.
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Renato Ramonda

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« Risposta #25 il: 2009-04-02 18:31:13 »
Quindi gli Arcani Maggiori servono per sostituire le normali meccaniche (di classica task resolution con le skill, credo) con quello che e' di fatto "Master, decidi un po' tu che succede, ispirandoti a questo disegno X" quando esse siano troppo lunghe, farraginose, complesse o semplicemente noiose da usare.

Hai praticamente descritto una delle motivazioni dell'applicazione della regola zero nel 99% dei giochi classici (e pure la procedura per farlo: nei giochi senza tarocchi il master deve farsi ispirare solo da un eventuale tiro di dado, ma non cambia nulla).

il mietitore

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« Risposta #26 il: 2009-04-02 18:37:00 »
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[cite]Postato da: renatoram[/cite][p]Quindi gli Arcani Maggiori servono per sostituire le normali meccaniche (di classica task resolution con le skill, credo) con quello che e' di fatto "Master, decidi un po' tu che succede, ispirandoti a questo disegno X" quando esse siano troppo lunghe, farraginose, complesse o semplicemente noiose da usare.[/p][p]Hai praticamente descritto una delle motivazioni dell'applicazione della regola zero nel 99% dei giochi classici (e pure la procedura per farlo: nei giochi senza tarocchi il master deve farsi ispirare solo da un eventuale tiro di dado, ma non cambia nulla).[/p]


vero, ci assomiglia parecchio, ed è anzi praticamente la stessa cosa, con la differenza che è contemplata da manuale, mentre un master di solito negli altri giochi andava un po' a naso, ovvero, come dici tu, facendosi influenzare da un tiro di dado.
« Ultima modifica: 2009-04-02 18:37:38 da il mietitore »
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Renato Ramonda

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« Risposta #27 il: 2009-04-02 18:50:06 »
Uh, veramente la tua descrizione e' esattamente quella di un master che va a naso in base all'estrazione di un elemento randomico (la carta dei tarocchi e' solo un numero tra 1 e 21 che identifica un disegno ed una riga su una tabella del manuale :) ). La tabella contiene solo indicazioni generiche, no? Interpretarle e applicarle alla situazione corrente e' comunque "andare a naso", IMO.

Comunque la tua risposta e' chiarissima, grazie :)

il mietitore

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Sine Requie
« Risposta #28 il: 2009-04-02 19:06:07 »
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[cite]Postato da: renatoram[/cite][p]Uh, veramente la tua descrizione e'esattamentequella di un master che va a naso in base all'estrazione di un elemento randomico (la carta dei tarocchi e' solo un numero tra 1 e 21 che identifica un disegno ed una riga su una tabella del manuale :) ). La tabella contiene solo indicazioni generiche, no? Interpretarle e applicarle alla situazione corrente e' comunque "andare a naso", IMO.[/p][p]Comunque la tua risposta e' chiarissima, grazie :)[/p]


in questo si.

I tarocchi, ad ogni modo, sono usati anche per altro, non solo per decidere gli svolgimenti di qualcosa.

Per dire, sono usati per determinare zona e ammontare del danno. Torre=1 danno di striscio alla testa. Diavolo=Massimo dei danni per ogni tipo di arma, tutti sul collo. Auch.
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Revan Adler, Match d'Improvvisazione Teatrale, Giugno 2009
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Mauro

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Sine Requie
« Risposta #29 il: 2009-04-02 20:09:08 »
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[cite]Postato da: il mietitore[/cite]se la stessa situazione e lo stesso tarocco capitano a due PG diversi, la cosa non sempre è uguale. Se sono un pittore e pesco il diavolo per vedere cosa succede se mi ritrovo ad un metro da un simplex, probabilmente ci resto secco. Ma se sono un cacciatore di morti con 13 anni sul groppone, armato fino ai denti, e con i nervi a fior di pelle, conscio che in un posto simile fare brutti incontri è una cosa possibile, magari perchè gli è già successo chissà quante volte, quel che mi succede è che lo vedo appena in tempo, mi è addosso, ma riesco a non farmi mordere il collo, e sono praticamente in mischia con lui (ma intanto non sono morto)

In base a cosa viene deciso questa varianza? Mi spiego: se la Morte indica un insuccesso mortale, non far morire il personaggio cambia il significato della carta; se e come applicare tale cambiamento è a totale discrezione del master, o c'è qualche regola a dirimere la cosa?

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