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Razzismo, sessismo e intolleranze assortite

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Matteo Suppo:
Provate anche a pensare alla parte di gioco in cui avete sentito di più la cosa. Per me è stato in parte quando avevo sedotto Mimì, e spogliandomi è rimasta interdetta vedendo il colore della mia pelle, e soprattutto quando la vecchiaccia ha interrotto tutto sul più bello e mi ha dato del 'fantasma'.

Provate a pensare a cosa effettivamente è successo al tavolo, e a come si potrebbe ricreare quella situazione.

Per esempio nella mia giocata è stato il comportamento dell'MC, come se avesse usato delle mosse leggermente diverse:

Mentre con Mimì mi ha 'sbattuto in faccia la cosa', la vecchia l'ha usata come scusa per 'sottrarmi un diritto', se fare sesso in pace lo consideriamo un diritto.

Moreno Roncucci:
Nel caso che ho descritto è stata una cosa improvvisa. Non avrei scommesso un centesimo sul fatto che quel personaggio sopravvivesse. Poi Michele ha pescato 4 K di fila e ha sbaragliato tutti.

Non c'è stato il tempo di pianificare molto. Ho visto che si stava salvando, ho pensato "no, tu non te la cavi così"  e dopo pochi minuti era già stecchito.  Insomma, davvero "story now",,,  :-)

In precedenza quel personaggio non era stato importante. In Spione il protagonismo non è garantito, è lo scorrere della storia che stabilisce chi era il protagonista. Nella prima puntata era apparso appena, pareva una comparsa sacrificabile, ha preso importanza quando il Principale è morto e sua moglie rapita.

(in realtà, alla fine la vera protagonista della storia è risultata la moglie...)

Iacopo Benigni:


Una domanda Triex stai parlando di giochi in cui si interpretano personaggi discriminati o anche di giochi in cui si interpretano personaggi che discriminano? Magari l'hai già detto e non l'ho capito. Nella tua partita qualcuno gioca i razzisti e qualcuno i discrinati, quindi credo che la risposta sia: entrambi. (scusa se ho commentato la tua partita, se quindi violato le regole del thread cancello questa parte.


Editato: fatto nuovo post a cui rispondo davvero alle domande del thread.

Matteo Suppo:
Entrambe le cose, Iacopo. Son due facce della stessa medaglia.

Iacopo Benigni:
In Dust Devils ho giocato sia un messicano che viveva in Texas, sia un Texas ranger razzista nei confronti dei messicani. Come il gioco spinge in quella direzione? Solo con il colore ovvero per il semplice fatto che si parla di western. Poteva essere ambientato al nord al confine con Canada o nella regione dei grandi laghi e invece dei messicani ci sarebbero potuti essere i nativi americani. Si può fare un western evitando di affrontare queste questioni o lasciandole sullo sfondo? Ovviamente si, lo si può fare con Dust Devils credo ancora di si. Non ci sono regole particolari per gestire la questione insomma. Com'è venuta fuori? Credo semplicemente cercando di fare gli interessi dei personaggi: sono un'autorità pubblica e quindi perchè dovrebbero contestarmi se sono poco educato o particolarmente brutale verso gente inferiore?

Al mio suprematista bianco fondamentalista religioso che voleva occupare militarmente le pendici del Kilimanjaro ultime terre fertili del pianeta e che lui considerava la terra promessa non è andata bene quando ha provato a compiere un genocidio. Gioco? Shock:. Quale Shock:? Oddio non ricordo bene però la popolazione era decimata e c'erano pochissime terre fertili e solo a alta quota. Come ha fatto l'antagonista a rendere interessante la questione? Ha reso i miei oppositori keniani per neinte inferiori, ma estremamente competenti sia militarmente sia a trattare quando il mio omino è stato rapito. Shock: si presta a questo genere di storie perchè i personaggi rimangono sempre umani. Si può introdurre una minuzia che dichiara che a un quinto dell'umanità gli sono spuntate le ali e possono volare, ma non sarei un supereroe che può volare, ma uno dei tanti mutanti.

Ho introdotto circa 15 anni fa in AD&D personaggi nazisti. Inizialmente dovevano essere cattivi alla Inglorius Bestards (o meglio alla Caste Wolfestein), ma dopo qualche villaggio di gnomi e nani liberato e dopo qualche campo di concentramento scoperto qualche giocatore inziò a empatizzare con loro e a pensare di passare dalla loro parte. Era razzismo alla D&D? Più o meno soltanto che l'equivalente dei drow della mia campagna era una cultura di elfi albini, o comunque bianchi, dominata da maschi ossessionati dalle divise militari e costretti a vivere sottoterra non perchè più malvagi di altri, ma perchè avevano perso una guerra. Gli elfi di superficie non erano meno violenti o razzisti solo meno brutali e più ipocriti. Come ho introdotto il tema da DM? Semplicemente usando tropes ricorrenti come le divise militari, i campi di concentramento e non solo. Ho cercato anche di dare spessore dando motivazioni diverse ai singoli PNG sopratutto quelli che avevano un nome. Le regole del gioco mi hanno aiutato o spinto in quella direzione? Direi proprio di no, anzi. :)

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