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Razzismo, sessismo e intolleranze assortite
Diego Bosi:
--- Citazione da: triex - 2012-03-20 01:14:25 ---Diego
Molto interessante. Secondo te i giocatori si sentivano a disagio giocando quella tematica in un contesto a loro vicino. Che vuol dire che si sentivano a disagio? Cosa facevano? Come si comportavano? Cosa dicevano?
E quando invece giocavate nell'ambientazione fantasy, cosa facevano, come si comportavano e cosa dicevano?
--- Termina citazione ---
Sono passati parecchi anni. Vediamo quello che riesco a ricordarmi.
Durante la campagna italica supereroistica mi ricordo che l'agenzia governativa per la quale lavoravano gli aveva dato l'ordine di arruolare con la forza uno zingaro dotato di straordinari poteri sciamanici. Il campo nomade nel quale stava questo supertizio era abusivo e per difendersi dagli sgomberi i gitani si erano muniti di muraglie, filo spinato, telecamere di sicurezza, torri di controllo, mitra, campo minato etc.
L'ambientazione era nata nella mia mente come un'esasperazione tragicomica delle problematiche sociali che il nostro paese ha. Tutto era volutamente portato all'estremo ma con una nota di ironia e comicità di base.
Per fare degli esempi, la criminalità organizzata è diventata una multinazionale quotata in borsa, c'è un movimento terroristico indipendentista in nord italia, cose così insomma.
Nonostante queste premesse i miei giocatori hanno agito in base ai loro schemi mentali di cittadini liberali italiani del 2000, influenzando le opinioni e le azioni dei loro personaggi. Nell'esempio degli zingari ad esempio nonostante avessi detto che la situazione era ai ferri corti e che di fatto il campo era una piccola nazione città stato autogestita incontrollabile e pericolosa hanno tentato di fare da pacieri, contrattare con i nomadi e ottenere soluzioni pacifiche e politically correct quando nel mondo di gioco non vi erano assolutamente le premesse per farlo (i nomadi sparavano ai giornalisti e ai poliziotti a vista).
Prendendo gli stessi giocatori alla fine della campagna di WFRP erano i capi di un villaggio di 300 anime. Un villaggio vicino era in difficoltà in quanto aveva subito un'epidemia di mutanti e un attacco da parte di una banda di Uomini bestia. I pg non hanno avuto nessun problema a salvare donne e uomini in salute dal villaggio e portarli nel loro, lasciando a morire di fame e di stenti i vecchi e i malati perchè non potevano permettersi di accoglierli nel loro ridente villaggio in quanto avrebbe rallentato la crescita economica e sul villaggio ci avevano investito qualcosa come 1000 corone d'oro "Non possiamo accogliere chi non lavora e si da fare, voi rimanete qui".
Anche giocando a Cyberpunk 203Xinterpretano regolarmente personaggi senza nessun valore morale e sono razzisti e intolleranti verso chiunque non sia della loro Enclave.
Questi sono gli esempi che mi ricordo maggiormente. Spero di aver risposto alle tue domande.
Mauro:
Aggiungo una cosa a quanto detto su SAJ: notate che il dado del teschio è doppiamente iniquo. I risultati negativi sono più di quelli positivi, e gli effetti negativi sono più forti di quelli positivi.
Rendere equo il dado, totalmente equo, significherebbe non solo fare un 50% di positivi e un 50% di negativi, ma anche pareggiare la magnitudo dei risultati. E, se l'1 è la morte... il 6 cos'è, la libertà? Liberarsi per aver tirato un sei... no, grazie, SAJ non è così, per uno schiavo liberarsi non era così semplice. Come dice il manuale: Sometimes they succeed, sometimes they fails, but rarely should a character go down without a fight. Se mi libero con un tiro, con cui magari nemmeno stavo cercando di liberarmi, dov'è quella lotta? Cos'è che rende grandi i PG?
Allora togli la morte; ma cosa resta della forza che ha tirare quel dado?
Salkaner il Nero:
--- Citazione da: triex - 2012-03-20 00:49:18 ---Alberto
Cos'è RidAr? Avevate 7 giocatori o c'erano più personaggi? Avevate un set di "pregiudizi" da ambientazione, o sono venuti fuori naturalmente? Quanto è durata la ricerca, sia in termini di gioco reale che in termini di fiction? Qualche volta hanno spallato di brutto o erano solo scaramuccie? Quando hanno deciso di costruire la milizia? Quali erano gli screzi tra l'elfa e l'orco?
--- Termina citazione ---
RidAr era il mio primo progetto di gdr. L'ambientazione stava venendo benino, ma il sistema un po' meno; mi rirporpongo ogni tanto di riconvertirla su Freskily.
I razzismi erano a grandi linee definiti nel manuale. ed erano giustificati ampiamente dai tratti culturali tipici delle razze.
Sulla durata.. vado a memoria , perchè parlo di almeno 7-8 ani fa.. credo un dozzina di sessioni, una ventina di giorni in fiction.
Sullo "spallato di brutto" dipende cosa intendi: nessuno dei 2 è stato in pericolo di vita pe rquel motivo, se intendi questo. ma ossa rotte ce ne sono state.
Matteo Suppo:
Volevo farvi presente che non vi ho abbandonati. Ho solo da finire dei lavori prima di Play, e dopo ci sarà Play.
Lo so che rispondo ad altre conversazioni, ma è perché non sono complesse e interessanti come questa. A presto.
Patrick:
--- Citazione da: triex - 2012-03-20 00:49:18 ---Patrick
Perché credi che sia meglio evitare un tema del genere se il gioco non è equipaggiato per affrontarli?
--- Termina citazione ---
Non è esattamente quello che ho detto, quindi chiarisco: se devo affrontare temi "forti" (come il razzismo, o la discriminazione più in generale), preferisco saperlo, essere preparato. Per giocare ad un gioco che va a toccare questi temi (magari, come nell'esempio che ho fatto, è proprio quello lo scopo del gioco), vorrei essere in uno stato emotivo adatto. Altrimenti sono argomenti che solitamente preferisco mettere dietro un "veil", o non affrontare in maniera troppo diretta.
--- Citazione ---E' l'unico tema per cui la pensi così o ce ne sono altri?
--- Termina citazione ---
Come detto sopra no, non è l'unico. La discriminazione è un tema che personalmente mi dà fastidio, ma di quello profondo. Sono argomenti che mi disturbano, mi agitano, mi fanno sentire "uncomfortable". Un altro argomento che mi suscita emozioni simili sono la violenza e la crudeltà delle persone nei confronti dei più deboli. L'AP di Mauro su Steal Away Jordan credo rappresenti abbastanza bene quello che intendo.
--- Citazione ---Riguardo la tua esperienza: hai sentito una sensazione forte durante il gioco o quando ne parlavi?
--- Termina citazione ---
Per rispondere alla domanda, devo spiegare un po' meglio il gioco: il gioco simula un viaggio nel subconscio del personaggio, che lui stesso intraprende per affrontare, ricordare ed eventualmente accettare il trauma. Un altro giocatore interpreta "l'orrore", ovvero quella parte di subconscio che impedisce al personaggio di ricordare il trauma, e invece gli propone immagini peggiorative dello stesso, per farlo desistere dall'avventurarsi così a fondo nei propri ricordi. Il gioco dovrebbe far sì che il giocatore voglia arrivare a ricordare il trauma, mentre l'orrore glielo impedisce (o gli rende la cosa lunga e angosciante). Una volta "sconfitto" l'errore, il giocatore narra cos'è successo. Siccome il trauma dev'essere qualcosa che fa star male personalmente il giocatore, narrarlo e descriverlo dovrebbe per lui essere un'esperienza piuttosto forte.
Detto ciò, la sessione era il primo playtest fatto di quel gioco, e non sono arrivato a narrare il mio trauma (per un bug, ma vabbeh). Però dopo la sessione abbiamo analizzato il gioco, e io fondamentalmente, per fare degli esempi al mio amico di cosa avrebbe potuto inserire nel gioco, ho raccontato (seppur a pezzi) del mio personaggio e la sua sorellina che venivano pestati ed insultati dai loro compagni.
Per rispondere alla tua domanda: ho provato quelle sensazioni parlando del gioco, ma non so se è così che lo intendevi (perchè praticamente stavo dicendo quello che avrei dovuto dire durante il gioco, se fosse andato correttamente).
--- Citazione ---Dimenticavo! Perché credi che il razzismo di d&d non sia "serio"?
--- Termina citazione ---
dal punto di vista tecnico, perchè ci sono mille "barriere" tra la fiction ed il giocatore, che lo "proteggono" (nel senso che trattandosi ad esempio di elfi VS nani mi sento molto meno coinvolti rispetto al giocare bianchi VS neri).
Più in pratica perchè io in D&D non ho mai fatto sessioni così impegnate (vedi la mia prima risposta): se c'era discriminazione, era di quella che puoi vedere nel film del signore degli anelli, in cui un elfo ed un nano si lanciano frecciatine. Ma non c'è mai vera cattiveria e/o violenza (che in fin dei conti sono quello che poi effettivamente mi "fa star male")
Sarebbe interessante poi parlare anche di cosa concretamente hanno suscitato le giocate nei giocatori (io ora devo staccare e non ho tempo di aggiungere questa parte ^^)
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