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Razzismo, sessismo e intolleranze assortite
Matteo Suppo:
Ho cominciato una campagna del mondo dell'apocalisse pochi giorni fa: sono un quarantine, un militare risvegliatosi da una stasi in un mondo dove l'aria colora le cose diversamente: il sole è rosso sangue in un cielo livido.
Il mio personaggio ha un nome americano, jesse, non ricorda nulla e ha una svastica sul braccio. È l'unico bianco presente, biondo e con gli occhi azzurri.
Per il poco che abbiamo giocato, il tema del pregiudizio è venuto fuori: Jesse non ha fatto nulla di male (e non è acido) ma è già stato additato come fantasma, come assassino e chissà che altro gli han detto alle spalle.
Come abbiamo portato in gioco questo tema? Io sicuramente ho lanciato la provocazione con il particolare della svastica. Gli altri giocatori è l mc han fatto in modo da rendermi diverso dagli altri, facendo du me l unico bianco.
L mc poi ha spinto su queste cose.
Non voglio parlare nello specifico del mondo dell'apocalisse, anche perché non penso che il gioco spinga naturalmente verso queste tematiche, al contrario di altri giochi.
Mi interessano le vostre esperienze, sia positive che negative, riguardo a questo tema. Avete giocato a qualcosa che spinge in quella direzione? avete giocato a parpuzio e avete toccato questo tema? In che modo è stato affrontato?
Non sono in topic commenti sulle giocate degli altri. siete liberissimi di aprire altri thread per parlarne, anche per parlare della mia
Mattia Bulgarelli:
Sto giocando una grottesca, una donna-rettile. La campagna sta assumendo sfumature del genere, ti farò sapere come prosegue.
Una volta io e Manu abbiamo giocato una one-shot "da torneo" di Call Of Cthulhu: io giovane fascistone biondo "pura razza ariana" bello fanatico e lei dottoressa ebrea... alla fine ha vinto l'ammore. Ma non so se conta ai fini del thread perché il razzismo non era uno dei temi principali, ma un elemento per mettere un po' di "zizzania da background" all'interno della squadra.
Moreno Roncucci:
Ci sono giochi che ho giocato, come Sporchi Segreti e Steal Away Jordan, che ti puntano dritto in quella direzione. Per questo preferisco fare un esempio da un gioco che non lo fa.
Giocando a Spione, anni fa, uno dei personaggi (che nel corso della storia fino a quel momento non aveva fatto nulla di male, anzi, aveva salvato la moglie del suo migliore amico dai suoi ex amici) era un neonazista.
Non era il Principale, il Principale era morto. Ma era diventato (come capita spesso in Spione) il vero protagonista. E nell'ultimo conflitto se l'era cavata, salvando la donna, sgominando gli altri neonazisti, e con il regolamento di Spione alla fine di quel conflitto sarebbe stato salvo.
Ho spostato due carte apposta per avere l'ultima parola, ho ignorato tutto il resto, per potere fare un affermazione non rovesciabile. E l'ho ucciso. Con l'ultima pallottola vagante del conflitto.
Solo per impedire che avesse un lieto fine.
E' stata una bella soddisfazione... 8)
Patrick:
Il razzismo (quello serio, non quello di dnd) è una cosa che a me da estremamente fastidio. Giusto l'altro giorno ho fatto il playtest di un gioco a cui sta lavorando un mio amico, il cui tema principale è "metti in scena una cosa che ti traumatizza". Il mio personaggio di colore da ragazzino era stato picchiato assieme alla sorella dai compagni delle medie. Non siamo esattamente arrivati alla scena in cui avveniva il fatto (che avrei dovuto narrare io), ma analizzando la giocata dopo ho più volte raccontato la cosa (o pezzi della stessa), ed è stata una sensazione...forte.
Però se il gioco non prevede di toccare temi forti, il razzismo è un tema che eviterei...
Mauro:
Questo.
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