Be', Ariele, il manuale dei mostri almeno una lettura deve averla.
E poi se il giocatore di 4a deve conoscere solo i suoi poteri (vero) il DM deve andare molto più a fondo.
Ma il problema qui è un altro, non il cavillo sul numero di pagine.
Il problema è che qui si sta ancora sostenendo che "con un gioco ci fai tutto", e che quindi è più semplice impararsi questo iper-regolamento che 24 regolamenti specializzati.
Se questa affermazione fosse vera allora si, la logica ci sarebbe.
Purtroppo questa affermazione non è vera. Il "ci fai tutto" è subordinato all'accordo al tavolo, alla modifica di vecchie regole e alla creazione di nuove, ovvero... alla creazione di un nuovo gioco.
Nel mio gruppo si una Rolemaster per picchiare i mostri, nel gruppo di Pippo lo si usa per creare storie d'amore. Bene, se voglio giocare una storia d'amore con Rolemaster spostandomi nel gruppo di Pippo dovrò imparare da 0 come gioca Pippo, le sue house rules, gli stili di gioco, gli accordi fuori da esso... tutto. Di fatto sto imparando un nuovo gioco.
Si, potrebbe ricordarmi quello vecchio (ci sono i d100 e le tabelle), ma sto ricominciando a studiare.
Il "gioco universale" non esiste. Parpuzio è, al massimo, usato come base per creare le sue decine di varianti, tante quante sono i gruppi che lo giocano, ognuna delle quali va studiata e, di solito, non c'è neppure regolamento scritto.
Scusate, ma continuare a sostenere che "Con parpuzio ci faccio tutto, quindi è meno faticoso da imparare che un numero elevato di regolamenti coerenti" è veramente assurdo.