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Design, On Stage Donne & Giochi

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Davide Losito - ( Khana ):
System.05 è un sistema che da On Stage ha attinto a piene mani.
Era il sistema precedente a Fragma che usavo per giocare ad Elar.
Non ho voglia ora di citare i commenti che il "gota" dei teorici di design italiani hanno fatto a System.05, perché a questo punto ritengo davvero più proficuo pensare che nessuno l'abbia mai letto veramente.
Fortunatamente, molto di Sys.05 è rimasto in Fragma ma la "leggerezza" della scheda di On Stage è più visibile in Memories of War, gioco a cui molte donne partecipano con gradevole partecipazione.
Specialmente quando faccio notare che le "scene", i Fotogrammi di Memoria, si possono anche giocare Live.

Quello che cambia invece -moltissimo- per una donna non sono le metodologie, o meglio non sono "solo" le metodologie... sono i contenuti che cambiano. La stragrande maggioranza della fiction scritta da un uomo ha contenuti che interessano ad un uomo. E questo è normale, perché l'estetica si materializza come (ri)conoscimento di contenuti in strutture comunicative.
Le donne inizieranno in massa a giocare ad un table top quando questi proporrano temi (e non Themes, sto pralando di setting e colore) che siano "femminilmente" (ri)conoscibili. E oltretutto, vanno scritti in un linguaggio "femminile".
Ci vuole tantissimo impegno di ricerca di linguaggio e di espressività scritta per poter produrre qualcosa che sia esteticamente appagante per una donna, senza contare che (sempre generalizzando tantissimo e me ne scuso con chi legge) sarebbe anche doveroso che l'autore che appare sul gioco sia egli stesso femminile... ho citato lo storico esempio degli Harmony, scritti praticamente tutti da autori uomini, con pseudonimi femminili.
Bisogna parlare di "cose-donna" con un "italiano-donna".

Approfitto brutalmente di questo post di Michele per segnalare che sto lavorando su un GdR che -vuole- essere portato "alle donne" e che sarà ambientato... negli anni '80. Se qualcuno/a è interessato a partecipare al design si faccia sentire.

Renato Ramonda:
Tanto per chiudere il capitolo "profumiera"... per quanto sembrasse plausibile come teoria... NON e' di Nik :)

L'ho sentita usare un paio di giorni fa in tv, ad esempio. Magari e' un parte un regionalismo, ma e' un termine che esiste... in particolare, dalla definizione di Michele manca l'aspetto (implicato dal termine) che... alla fine c'e' solo l'annusamento :)

Moreno Roncucci:

--- Citazione ---[cite]Postato da: khana[/cite]p]Quello che cambia invece -moltissimo- per una donna non sono le metodologie, o meglio non sono "solo" le metodologie... sono i contenuti che cambiano. La stragrande maggioranza della fiction scritta da un uomo ha contenuti che interessano ad un uomo. E questo è normale, perché l'estetica si materializza come (ri)conoscimento di contenuti in strutture comunicative.
Le donne inizieranno in massa a giocare ad un table top quando questi proporrano temi (e non Themes, sto pralando di setting e colore) che siano "femminilmente" (ri)conoscibili.
--- Termina citazione ---


Edwards ha dedicato gran parte del volume "Sex and Sorcery"" a questo argomento, in termini non limitati al solo gioco "sorcerer". All'epoca scatenò polemiche terrificanti (come sempre...  :) ), consiglio la lettura a chi è interessato all'argomento...

Rafu:
A questo proposito, Moreno... Sono reperibili in Italia Sorcerer e le sue espansioni? Perché zio Ron proprio non si decide a farne una versione in PDF, mi pare...  ç_ç

Moreno Roncucci:
Tempo fa erano distribuiti da Alliance, tramite un accordo con la Key20 (infatti, all'epoca li avevo comprati in Italia, sia pure ordinandoli apposta), ma ultimamente la Key20 è in guai finanziari e probabilmente non sopravviverà. Non so se Edwards ha già trovato un distributore diverso per Sorcerer, ma attualmente l'unico suo gioco disponibile nel catalogo Alliance è ELFS.

Consiglio di ordinarli direttamente tramite il sito del gioco o meglio ancora tramite l'Indie RPGs un-store, le spese postali sono basse e se divise per quattro volumi, magari spendi comunque di meno che a prenderli qui.

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