Non lo so: cosa stava capitando? Cos'è capitato prima? Senza sapere la storia, non si può valutare cosa ha senso nella storia.
Cos'altro c'è da sapere? Non capisco... Il tizio è scappato a cavallo, ha un certo vantaggio sulla gente della città, la quale però salta in sella e parte all'inseguimento. Io faccio altrettanto e... come ti dicevo, cerco di fermarli e lasciarlo scappare. Spero sia più chiaro.
La posta doveva essere "riesce a sfuggire alla folla". Qui e ora. Era quello che davvero volevi ottenere, non limitava i metodi, e non garantiva niente sul futuro.
Ah, dannato power player! Dopo tutti i miei insegnamenti!
Stai scherzando, vero?
Non lo saprai mai!
Veniamo al punto sullo stregone, le sue manifestazioni della possessione demoniaca e ai dadi dell'influenza demoniaca.
Ci tengo a precisare che questi dubbi mi sono venuti DOPO che abbiamo giocato, quando ho riletto il manuale. Non c'è stata nessuna interruzione del gioco. Non mi sono messo affatto a sindacare se potesse usare quei dadi o meno. Non c'è stato nessun "mettere il naso in quello che decidono gli altri".
Comunque dal tuo post non ho capito perchè il GM non deve mostrare in fiction le manifestazioni demoniache di un posseduto e l'influenza demoniaca.
Io mica ho detto questo.
Ho detto che tu hai le tue regole da seguire, il GM ha le sue regole da seguire.
Fra le regole che segue il GM, c'è il fatto di mostrare in fiction le manifestazioni demoniache.
Come? A suo giudizio. Esattamente come tu decidi a tuo giudizio sulla tabella dei fallout.
Cosa vuol dire "mostrare in fiction"?
- Vuol dire dichiarare a tutti al tavolo "e adesso vi spiego qual è la manifestazione demoniaca"? No, quello è fare uno spiegone in mezzo al gioco fuori dalla fiction. Come se gli dicessi, prima che arrivano in città "in questa città lo stregone è fratello Tobias, è quello che sta arrivando ad accogliervi con il cappello grigio"
- Vuol dire chiedere il permesso, "scusate, va bene questa come manifestazione demonaca"? No, non più di quanto tu debba chiedere il permesso prima di fare un rilancio.
Cosa vuol dire allora? Vuol dire che, per esempio, quando descrivi "arriva un tipo con il cappello", dici invece "arriva un tipo con il cappello bianco" (ti ho fregato, eh? Pensavi che dovesse essere nero. Invece in questo paese, per i cavoli miei, m i pare più appropriato che il cappello sia bianco. Mica lo devo spiegare a te, come giungo alle mie decisioni come GM)
E cosa rispondo se il giocatore mi dice "ehi, ma io mica l'ho vista la manifestazione demoniaca!" ? Gli rispondo "Fratello Joshua, hai la febbre? Di quale manifestazione demoniaca sta parlando? Quello non è un demone, è Fratello Tobias. Si sieda e riposi un po', che il sole del deserto le ha fatto male..."
A questo punto direi che qualunque gruppo avrebbe capito, ma proseguo proprio per far capire davvero anche ai casi più disperati:
"No, no, sto parlando della manifestazione demoniaca"
"Cara, chiama il dottore, sta peggiorando, dice cose senza senso"
"no, un momento, ascoltatemi, noi siamo tutti personaggi in un gioco di ruolo, e il GM deve..."
"Cara, sbrigati, non vorrei che diventasse violento. Sta delirando"
"Guarda che se adesso non mi dite qual è la manifestazione demoniaca, non vi faccio tiare i dadi"
"I dadi? Quello strumento del Demonio? E' peggio di quello che pensavo, i demoni hanno preso possesso del suo corpo! Portiamolo in chiesa, Fratello Tobias saprà cosa fare"
"col cavolo che mi portate via! Senza la manifestazione demoniaca non avete i dadi per portarmi via, ah ah ah!"
(tornando a parlare come GM) "ah sì? Allora è un conflitto. Per adesso direi verbale" (si tirano fuori i dadi, e il GM appoggia tranquillamente tutti i dadi del'influenza demoniaca, nessuno escluso, in mezzo a quelli da tirare nel conflitto"
Più tardi, a partita finita, un altro giocatore:
"va bene, a lui non gliel'hai voluto dire perchè aveva fatto quella scenata in gioco, ma a me lo puoi dire. Qual era la manifestazione demoniaca?
"mica devo dirtelo. Anzi, è meglio se non lo dico, è tutta roba che riguarda la gestione del gioco"
"Dai, giusto per stavolta!"
"Va bene: era il cappello bianco"