Due giorni fa andando a letto ho avuto uno dei miei soliti flash, riguardante stavolta un direttore di orchestra che ha vissuto per tutta la sua vita in cima a una colonna di granito alta chilometri, con la sezione larga tipo un metro quadro. A un certo punto perde l'equilibrio a causa di una ventata d'aria e cade, e ha pochi minuti per riflettere sulla sua vita prima di spiaccicarsi.
Da qui mi sono ritrovato ieri notte, nel giro di 5 ore, a mettere per iscritto un gioco suggeritomi da questo flash, assistito da Daniele di Rubbo allo spam e da Rugerfred al playtest. Tra l'altro, quest'ultimo credo che possa ben meritarsi il titolo di "più rapido playtester di sempre", dato che a mezzanotte, letto il gioco, ha trovato una giocatrice istant e ci ha fatto due partite, facendomi pervenire pure il feedback.
Parlando del gioco: si chiama 180 Km/h* è venuto fuori quello che credo possa definirsi un RPGpoem, una sorta di gioco di ruolo istantaneo della durata di pochi minuti, per due giocatori.
Un paracadutista si butta da un'altezza ragguardevole**, ma il paracadute non si apre. Nel giro dei 5 minuti che seguono l'intera vita gli passa davanti, e si spiattella al suolo. I giocatori ripercorrono la vita del paracadutista con una serie di domande a cui rispondere "col fiatone": uno dei due tempesta l'altro di domande, mentre quello che fa il paracadutista deve rispondere senza tentennare. Se tentenna, si ricomincia da capo con le domande, ma il cronometro continua ad andare.
Le tempistiche sono soggette a playtest, ovviamente. Inizialmente erano 10 minuti, ma dall'ultra-speed-playtest di Rugerfred è emerso che il tempo andava almeno dimezzato. In 5 minuti pare che il giocatore che risponde, pur piantandosi qualche volta, riesca ad arrivare in fondo.
Probabilmente vorrò rendere la cosa più complessa dimezzando ulteriormente questo tempo, oppure aumentando il numero di domande.
Nell'esperienza di gioco che mi sono figurato, la frenesia del dover rispondere a troppe domande entro un tempo limite dovrebbe portare il giocatore a lasciar perdere l'immaginazione, rispondendo con l'esperienza personale per guadagnare tempo, trasformando idealmente la cosa in un giochino un po' unsafe, dato che finiresti per parlare di te stesso.
Link:
Qui il post del blog (che non aggiunge nulla di nuovo a quanto detto qui sul forum):
http://trashmeetssteel.blogspot.com/2012/02/180-kmh.htmlQui la pagina delle produzioni in cui lo trovate in entrambe le sue versioni (si, ho già fatto anche la versione ENG***, per spammarlo su Story Games):
http://trashmeetssteel.blogspot.com/p/produzioni.htmlQui, per gli sfaticati, il download diretto per la versione ITA (anche se usando i download diretti non mi aumentato il contatore delle visite del blog
):
http://revanadler.altervista.org/trashmeetssteel/DN_180_ita.phpQui invece il download diretto per la versione ENG:
http://revanadler.altervista.org/trashmeetssteel/DN_180_eng.php* 180 Km/h è la velocità a cui grossomodo si stabilizza la caduta di un corpo umano quale quello del nostro sventurato protagonista.
** l'altezza è PARECCHIO ragguardevole. In teoria uno apre il paracadute verso gli 800 metri, e se non lo fa si spiaccica nel giro di una decina di secondi a spararla grossa. Per cui tra il momento in cui il paracadutista si accorge che il paracadute non si apre e l'impatto col suolo dovrebbero passare, appunti, pochi secondi anzichè questi 5 minuti.
*** rinominata 111 mph, per correttezza ^^