Autore Topic: Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre  (Letto 21233 volte)

Moreno Roncucci

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« il: 2009-03-26 04:24:05 »
Sono un po' spaesato in questa nuova sezione...  :(

Bisognerà pure ripassare a correggere tutti i link....

Hall di un albergo di lusso, nel centro di Berlino.  Anthony Miller siede, molto nervoso, ad un tavolino, e stropiccia il giornale che sta leggendo. In un angolo della pagina si parla di un pirata della strada che ha investito un passante per poi fuggire senza fermarsi, e di come l'uomo avesse documenti falsi e la sua vera identità non sia stata ancora scoperta.

In quell'istante fa il suo ingresso nella hall l'agente dell'HVA che stava aspettando.
« Ultima modifica: 2009-03-26 04:24:46 da Moreno Roncucci »
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Claudia Cangini

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #1 il: 2009-03-28 18:13:02 »
Scusate il ritardo, ho passato alcune giornate fuori da mane a sera e sono rimasta indietro.

Dopo questa lunga pausa sento il bisogno di raccapezzarmi un tantino e chiedo un chiarimento a Moreno.

Mi sto dimenticando qualcosa o il fatto che Antony Miller (da scheda Uomo: Leader di partito politico radicale (un americano di destra, uno di quelli che oggi chiameremo un "falco", un'interventista)) incontri un agente HVA è un colpo di scena?
Noto, fra l'altro, che hai formulato la frase in modo da non chiarire affatto se Miller SA chi è effettivamente la persona che incontra o meno...

Insomma, voglio capire se mi sto scordando qualche riferimento o se punti al coup de teatre (si scrive così?).

Grazie!
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Moreno Roncucci

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #2 il: 2009-03-28 18:56:40 »
Sì, è un colpo di scena...  :-)
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Marco Costantini

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« Risposta #3 il: 2009-03-29 01:31:19 »
Anche io vittima dello spaesamento: i turni sono ancora Claudia-Marco-Francesca-Moreno, giusto?

Comunque ottimo inizio per Miller. In effetti mi stavo anche io preoccupando di come inserirlo, visto che non è mai entrato in scena.
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Claudia Cangini

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #4 il: 2009-03-29 01:51:40 »
Waaah! Non mi viene in mente niente!!! Mi darò alle note di colore!


La donna si guarda intorno e, individuato Miller, si incammina verso di lui con passo deciso.


Chevvedevodì, oggi butta così... -__-''
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Marco Costantini

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« Risposta #5 il: 2009-03-30 14:38:05 »
Miller chiuse frettolosamente il giornale e si alzò in piedi tendendo la mano. La donna restituì il saluto con fredda calma.
Miller era piuttosto giovane: un bel trentacinquenne che, come sostenevano in molti, per via delle sue idee politiche chiare e nette e della sua innegabile verve aveva radunato intorno a se un vasto movimento, soprattutto di giovani. Quello che tutti ignoravano è che gran parte del suo successo derivasse da finanziamenti occulti, gestiti dalla donna che gli stava ora di fronte. Si era presentata a lui come intermediaria di un non meglio precisato gruppo bancario i cui vertici erano molto interessati alle sue idee. Così aveva detto, ma quello che intendeva era stato chiaro da subito per Miller: "Signor Miller, le persone che rappresento vorrebbero comprarla". E a lui era andato bene così. Avrebbe fatto qualsiasi cosa per realizzare il suo sogno: diventare un politico di fama mondiale.


Oddio, ho sono arrivato anche io in corner!
E già che siamo in tema di metafore calcistiche, direi che passo la palla a Francesca :)
« Ultima modifica: 2009-03-30 14:39:57 da Marco Costantini »
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Marco Costantini

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #6 il: 2009-04-01 19:09:32 »
Coff coff. Francesca è riscomparsa...che si fa?
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Claudia Cangini

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #7 il: 2009-04-01 19:55:46 »
Citazione
[cite]Postato da: Marco Costantini[/cite][p]Coff coff. Francesca è riscomparsa...che si fa?[/p]


Finchè siamo in fase Manovre non è un problemone.
Oggi toccava a Moreno (direi che è il suo turno fino alla tarda serata, almeno mi pare) poi riposto io (più incisivamente dell'ultima volta, prometto!), ecc.
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Moreno Roncucci

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Spione PbF 1 - fase 7 - Manovre
« Risposta #8 il: 2009-04-02 01:40:49 »
Quello che non molti sapevano, era che sotto l'identità del trentacinquenne Anthony Miller, si celava il cinquantenne Anthony Franciosa, ex soldato delle forze d'occupazione USA in Germania, implicato all'epoca in certi giri di contrabbando che erano stati messi a tacere dai superiori dopo la sua diserzione...
...e dopo la Morte di Thomas Baum, c'era una persona in meno a sapere...


Anthony fulminò la donna con lo sguardo, le agitò il giornale sotto il naso, e con la voce tremolante che aveva quando era in preda al nervosismo, le disse "quando mi ha detto che non dovevo preoccuparmi di Thomas, non pensavo intendesse questo! Thomas era un vecchio amico, non lo volevo morto!"

La donna, con la massima calma, prese il giornale e lo appoggio sul tavolo, mentre si sedeva sulla sedia di fronte a quella di Anthony "noi non c'entriamo. E' stato un vero suicidio. Avrà letto i dettagli sul giornale, no? E il motivo per cui non doveva preoccuparsi era che anche Thomas collaborava con noi, al momento opportuno l'avremmo avvertito di non tradirla. Ma cosa cambia in fondo? In ogni caso lei riuscirà a fare il suo storico discorso a Berlino Ovest, trasmesso in TV in America, in cui denuncerà la viltà dell'attuale amministrazione nella "crociata con il male bolscevico".

Anthony preferì crederle. Era più semplice. Certo, risolveva il problema. Ripensò alla paura che aveva provato, quando durante il sopraluogo della sala conferenza aveva intravisto Thomas e aveva saputo che sarebbe stato presente alla conferenza. Il vecchio Thomas, il tedesco che avevano messo in ufficio con lui a fargli da tirapiedi, e conosceva tutti i suoi vecchi affari sporchi... quanto si erano divertiti insieme, in quegli anni... ma se l'avesse riconosciuto, tutto quello che aveva costruito avrebbe rischiato di crollare in un attimo...

La ragazza proseguì, senza attendere una risposta da Anthony: "riguardo alla seconda faccenda, quella personale... abbiamo recuperato il profilo psicologico e le registrazioni dell'incontro con lo psicologo, Signor Miller. E mi dispiace dirglielo, ma la signorina Robertson si è lasciata scappare troppe cose sulla vostra relazione. Ancora non ha detto il vostro nome o nulla che possa identificarla, ma il suo progressivo deterioramento mentale la rende non più affidabile. Mi dispiace dirglielo, visti i vostri rapporti, ma sarà necessario occuparsi di lei."

"Miller" si prese la testa fra le mani...   Thomas... ora anche Nadine...  quando sarebbe finita quella scia di sangue? In cosa si era infilato?
« Ultima modifica: 2009-04-02 02:21:34 da Moreno Roncucci »
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« Risposta #9 il: 2009-04-02 02:02:23 »
I lampioni vanno accendendosi mentre la sera cala su Berlino. Gretchen ha camminato a lungo, persa in una confusa nebbia di angoscia. In mente non ha altro che il volto di sua sorella che si allontana e tutti i discorsi e le illazioni sentite nel corso di una vita su quello che la Stasi fa ai suoi prigionieri.
Improvvisamente si accorge che in fondo alla strada che sta percorrendo si intravede il filo spinato e una torretta. Nel suo vagare senza meta è arrivata vicina al Muro. Scossa, si ferma e avverte per la prima volta i piedi doloranti e il freddo che penetra il suo impermeabile.

“...aefer! Schaefer!” qualcuno sta chiamandola per nome da un po’. Si volta sorpresa e vede il suo collega Olaf Klein che, in mezzo a un gruppo di amici, la saluta allegramente.

Olaf ride alla battuta dell’amico che gli cammina accanto. Sono in cinque e percorrono la città per raggiungere una birreria in cui passare una piacevole serata.
La sua attenzione viene richiamata da una figura immobile sul marciapiede. Mentre intorno a lei tutti si muovono in una direzione precisa, lei resta ferma, come ancorata al terreno... e quella sagoma, stretta nell’impermeabile avana gli sembra anche familiare... ma certo, è la sua collega Gretchen!


Deve chiamarla più volte perché finalmente lo senta e si volti verso di lui. Quando la vede in viso resta sorpreso: lei ha un’espressione sconvolta, smarrita, come se le fosse appena successo qualcosa di terribile. Non la ha mai vista così.
Fa cenno agli amici di attenderlo e le va incontro.
“Gretchen, stai bene? È successo qualcosa...?”
Le risposte confuse di lei non fanno che allarmarlo ancora di più.
Torna dagli amici, e si congeda scusandosi. Vola qualche battuta sul fatto che Olaf li abbandoni per una ragazza, ma lui non risponde neppure, turbato com’è dalle condizioni di Schaefer.


Gli amici di Olaf proseguono verso la loro serata insieme e lui torna verso Gretchen che è rimasta ferma guardandosi attorno come se non sapesse se aspettarlo o scappare.



Scusate, spero che il mio sproloquio qui sopra si capisca. La scena si colloca temporalmente qualche ora dopo il Destino appena giocato da Francesca. Forse la ho scritta un po’ strana, ma mi piaceva l’idea di cambiare il punto di vista a metà  :)

@ Moreno
Molto bello questo contributo, mi piace molto come hai svelato il busillis del famoso profilo psicologico.
Peccato solo che sia la terza volta che cambia nome, ma non stiamo a guradare il capello :D
« Ultima modifica: 2009-04-02 02:03:48 da Claudia Cangini »
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Moreno Roncucci

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« Risposta #10 il: 2009-04-02 02:13:16 »
Eh? Il nome del profilo psicologico? Non mi risulta fosse venuto fuori prima...  =:-I
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Claudia Cangini

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« Risposta #11 il: 2009-04-02 07:14:41 »
Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite][p]Eh? Il nome del profilo psicologico? Non mi risulta fosse venuto fuori prima...  =:-I[/p]


Ho riletto di recente tutte le manovre perchè non ricordavo un tubo.
Pensa che era partito come "Lena Klein". Chissene, comunque.  :D
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Marco Costantini

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« Risposta #12 il: 2009-04-02 12:25:00 »
Sono anche io un po' in confusione per via del profilo psicologico.
Sono andato anche io a rileggermi le manovre passate per fare un po' di chiarezza e per ora è emerso che:
inizialmente il profilo da prelevare è quello di Lana Klein
poi l'HVA telefona a Chris dicendogli di portare il profilo di una sua paziente, che è anche la sua amante, ma per depistare eventuali agenti nemici che loro pensano essere stati contattati da Thomas, prima che si suicidasse.

Quindi direi che il profilo può essere ancora quello di Lana Klein; basta editare cambiando il cognome per non complicare ancora di più la cosa.

Poi c'è un altro punto su cui sono in dubbio:
Citazione
[cite]Postato da: Moreno Roncucci[/cite]il tedesco che avevano messo in ufficio con lui a fargli da tirapiedi, e conosceva tutti i suoi vecchi affari sporchi... quanto si erano divertiti insieme, in quegli anni... ma se l'avesse riconosciuto, tutto quello che aveva costruito avrebbe rischiato di crollare in un attimo...


Perchè Miller si preoccupa che Baum lo riconosca? Baum ha lavorato con lui, come può non riconoscerlo?
Non capisco poi quel "quanto si erano divertiti insieme in quegli anni". Quali sono gli anni in questione? Consideriamo poi che Thomas provava una spiccata antipatia per Miller (la racconto nella mia prima fase di manovra).
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

Moreno Roncucci

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« Risposta #13 il: 2009-04-02 16:21:02 »
Uff... ci ho messo una vita a trovare quell'accenno a Lena Klein, la funzione di ricerca del nuovo forum pare che non funzioni su quei post (non so se perché postati nel vecchio forum) (sperando che funzioni il link, il post è QUESTO)

Comunque, Lena Klein è la segretaria della delegazione BRD alla Nato, ben difficilmente può essere la Robertson che ha avuto una storia con Miller, persona "scomoda" politicamente e che, se fa poltica in America, vive in America...

Alternative:
1) Correggere il nome, è Vera Klein. E inventarsi una ragione per cui sia stato possibile il loro incontro in passato.
2) E' entrambe. Vera Klein è una spia sotto falsa identità, l'americana Robertson.
3) E' la Robertson, il nome Vera Klein viene eliminato e non considerato in gioco.
4) Stanno semplicemente parlando di cose diverse, il profilo cercato da Thomas era di Vera Klein e non ha niente a che vedere con Miller.
5) altro a cui non ho pensato?

@Marco: Miller e Baum hanno lavorato insieme nello stesso ufficio, durante l'occupazione della Germania da parte delle truppe americane nel primo dopoguerra. Baum faceva da interprete/factotum a Miller, che intanto approfittava della sua posizione per rivendere aiuti umanitari al mercato nero.

L'idea mi è venuta dal fatto che nel Dossier di Baum è detto espressamente che quello che ha visto del comportamento degli americani nel primo dopoguerra l'ha spinto ad aderire alla HVA, e dato che hai detto che il politico nel Dossier era un americano, c'era il problema di cosa fargli fare a Berlino. Un politico americano non può vivere a Berlino, al massimo la visita ogni tanto. E perchè era tanto importante per Baum?  Così li ho fatti conoscere prima, quando Miller era soldato (un ufficiale) a Berlino.

Un vantaggio è che in questa maniera Miller conosce anche Schneider

Tutta la storia della doppia identità (che non mi piace molto...) si è resa necessaria perché avevi detto che Miller era molto più giovane di Baum (rendendo ancora più complicato spiegare perché si conoscevano), e ho dovuto trasformarla in semplice apparenza e trucco. Però poi è utile per spiegare perchè Miller dopo anni si interessa di Baum.

Miller stava antipatico a Baum per due possibili motivi: o per le sue idee politiche, anche senza ricordarsi di lui (che aveva un altro nome all'epoca), cosa perfettamente possibile in un epoca ancora di rare TV e foto in b/n sgranate nei giornali, o perchè l'aveva riconosciuto ma l'HVA gli aveva ordinato di stare zitto (in questo secondo caso Miller potrebbe essere stato l'oggetto di qualcuna delle lettere inviate...)
« Ultima modifica: 2009-04-02 16:23:27 da Moreno Roncucci »
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Marco Costantini

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« Risposta #14 il: 2009-04-02 17:35:03 »
Accidenti se è complicato :)

Per il discorso del profilo psicologico direi di non complicare la cosa (rischio di non stargli dietro e che l'intrico di queste identità mi distolga da quel che mi interessa...cioè mettere i personaggi della storia nei guai. E' un'esigenzia mia, però, non so se è anche la vostra, quindi per ora è solo una proposta). Quindi farei in modo di editare il nome e fare che sia sempre la stessa persona.

Per la questione di Miller vediamo se ho capito:
Miller e Baum si conoscono durante la guerra. Il motivo per cui Baum lo odia lo ho già esplicitato nella mia prima monovrina: Miller rappresenta tutto il peggio dell'America. Mi piace molto questo fatto che in qualche modo sia lui a rappresentare il motivo per cui l'HVA ha contatto Baum. Poi succede che "Miller" per via del contrabbando viene allontanto e protetto: questa protezione si esplicita anche nel cambiamento dei connotati (è ipotizzabile addirittura un'operazione di chirurgia estetica o siamo troppo indietro nel tempo?). Con la sua nuova identità Miller deve continuare a servire di Baum (che se non sbaglio gli scrive i discorsi) e Miller ha paura che Baum però lo riconosca.

In effetti così può anche avere senso...non so se è troppo complicato, però. Se il casino nasce dal fatto che Miller sia giovane non c'è nussun problema: basta editare cambiando questo dettaglio.
L'importante è che non ci incasiniamo inutilmente la vita (e la storia) cercando di stare dietro a queste millemila doppie triple e quadruple identità :)
Escalo a Fisico: ti abbraccio.

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