Non so se qualcuno ci abbia giocato. Io si, e mi è anche piaciuto molto - nei momenti in cui non maledicevo i programmatori per la difficoltà delle sezioni puzzle
A ogni modo, in questo gioco si prende il ruolo di Vincent Brooks
http://moe.animecharactersdatabase.com/uploads/chars/5688-419791986.pngun uomo di poco sopra i trent'anni fidanzato da diversi anni con una donna di nome Katherine McBride
http://static.zerochan.net/full/20/25/431270.jpgOra: lei vuole portare la loro relazione a un livello più avanzato (leggi: matrimonio) ma lui non è convinto. E da qui nascono i guai, dato che il povero Vincent si ritrova ogni notte, nei suoi sogni, a risolvere uno strano puzzle: deve spostare i blocchi che si ritrova davanti fino a costruirsi una scala che lo porti in cima alla "torre" dei suoi incubi. E può scavalcare solo un blocco per volta - ma spingere intere file di blocchi di pietra, in condizioni normali. La fisica del mondo onirico ha diverse particolarità e non tutti i blocchi di pietra presentano le stesse caratteristiche...
La cosa divertente è che le ansie di Vincent nella vita reale si sublimano in una mostruosità che cerca di farlo a pezzi nel mondo onirico - per esempio, quando Katherine spinge per il matrimonio bisogna fuggire da un mostro che ho definito "la sposa cadavere", vale a dire la bella Katherine trasfigurata in una colossale sposa horror!
Le disgrazie non vengono mai sole: in una delle prime giornate del gioco, dopo una colossale sbronza, Vincent conosce una ragazza chiamata Catherine
http://static.buddhagaming.it/images/catherine/catherine_007.jpgIl finale della serata è pressoche scontato - o così appare la mattina dopo, quando Vincent si sveglia con la bionda nel suo letto.
Giusto per incasinare un po' la vita.
Vincent non è il solo a vivere queste situazioni allucinanti: ogni giorno il telegiornale riporta notizie di uomini morti nel loro letto in circostanza misteriose - e se muori nel sogno, muori anche nella vita.
Nel mondo onirico incontri altri sventurati con una vita complicata, Vincent non li riconosce ma chi gioca al gioco si: tutti gli uomini coinvolti hanno l'aspetto di... pecore antropomorfe con qualche caratteristica che li distingue. Per esempio, gli altri vedono Vincent come una pecora dai capelli afro. Chiacchierare con i compagni di sventura aiuta nel gioco perché si scambiano trucchi su come affrontare i puzzle in modo creativo. E le chiacchiere influenzano il finale...
Ogni tanto, sia nel mondo reale che nel mondo onirico la chiacchierata si porta dietro una scelta da compiere: in base alla risposta data c'è una reazione nel "karma" di Vincent. Tendenzialmente si tratta di una tensione verso una delle due ragazze della sua vita, ma di fatto è più una questione di Ordine vs Caos. Non è la sola cosa che influenza il finale, ma è importante: io ho cercato di indovinare le risposte per mantenermi neutro, mi sono ritrovato con un karma tendente al blu (Katherine) ma molto centrale, e come risultato il mio Vincent si è ritrovato solo!

Ma mi stavano antipatiche entrambe le ragazze, quindi in fondo va bene così.
A ogni modo, ci sono tanti finali.
Piccoli tocchi di classe:
- tanti png con caratteri interessanti e credibili, nessuno è un uomo o una donna tutto/a d'un pezzo
- le parti nel bar (metà del gioco) sono divertenti, ci sono molti dialoghi con personaggi interessanti che influenzano il karma
- quando il personaggio finisce un giro di alcolici, salta fuori un aneddoto o una precisazione a tema alcolico, tipo il più famoso antisbornia o la differenza tra wiskey e brandy
- più il protagonista è sbronzo, più è veloce nelle parti puzzle (non molto educativo, ma tanto non è un gioco per mocciosi

)
- il minigame di Rapunzel, in cui il principe deve farsi una strada fino alla bella principessa più o meno come fa Vincent per salvarsi ogni notte, sembra un videogioco di inizio anni '90 con musichetta a tema

- un'antica maledizione - e alcuni piccoli cammeo di divinità assiro-babilonesi - rivelano che tutto il casino in cui passa Vincent assieme agli altri uomini ha uno scopo nel disegno universale
Secondo me, una figata di gioco: uno strano puzzle game horror con una storia profonda e il tanto giusto di ironia.