Gente Che Gioca > Sotto il cofano

3 Problems: content, procedures of play, social footprint.

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Iacopo Benigni:

Alessandro esatto sono d'accordo con te, ma forse ora sei arrivato a capire come si sentono quelli che dicono che Microscope non è un gdr quando qualcuno gli fa notare che quelle che secondo loro sono caratteristiche secondarie e non caratterizzanti di un gdr sono presenti in tutti, o quasi, i gdr.

Dairon:
A me Microscope sembra perfettamente un gdr sebbene "diverso" nelle divisioni delle autorità (ma nemmeno così tanto), però per fare l'avvocato del diavolo, la definizione di gdr non è una cosa così automatica.

Alessandro Piroddi (Hasimir):
Mi bastava sapere come ci si sente a giocare un qualsiasi new wave e sentire qualsiasi giocatore tradizionale dire "Ma questo non è un GdR!" XD

@ Dairon ... mmm, ricordo che alla fine si era trovata una definizione (pure abbastanza semplice) di GdR?

Dairon:
Sì, ma non ho capito quanto sia "sottoscritta implicitamente", diciamo.

Mi erano rimasti anche dei dubbi sulla sua applicazione come "troppo ampia" (risultava che Once Upon a Time era un gdr?) ma magari ricordo male.

Davide Losito - ( Khana ):
Ti ricordi malissimo: se la definizione è quella che ho citato/scritto io, Once Upon a Time è decisamente fuori dalla definizione.


E' un gioco in cui ti interessano le interazioni tra elementi eterogenei della storia, che siano PG o "ambiente", sullo stesso piano e la conflittualità è sempre e solo tra i giocatori.


Ad un GdR interessano le vicende dei PG  in che modo si intersecano tra di loro, e i giocatori agiscono nella fiction unicamente attraverso i PG (roleplaying...) assumendone la "personalità" (che tra parentesi, è una delle traduzioni letterali di "charchter").


Tutta la mitologia dei giochi moderni che sono meta-gaming, che "narrativismo" vuole dire "creare una bella storia tutti assieme", sono, per l'appunto, mitologia.

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