Autore Topic: 3 Problems: content, procedures of play, social footprint.  (Letto 7014 volte)

Dairon

  • Membro
  • Al secolo Luca Correnti
    • Mostra profilo
    • Ass. Cavalcalupi
Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #15 il: 2012-02-13 05:00:26 »
Non spiega il mio dubbio, evidentemente. Ho citato quel pezzo, ovviamente, perché l'unico che mi sembrebbe poter differenziare OUAT dai gdr, ma non mi pare sia davvero così.

Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #16 il: 2012-02-13 05:07:22 »
prova a giocare a OUAT e ad un qualsiasi GdR e vedi la differenza direttamente.
Ci sono cose che in un GdR sono necessarie e che in OUAT sono solo possibili.
il dado si lancia da solo, e da qualche parte nel mondo un orco muore - vincitore di un Ezio D'Oro per la Boiata della Settimana! ("This Is Something Only I Do!"™)

Serenello

  • Membro
  • aka Paolo Bosi
    • Mostra profilo
Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #17 il: 2012-02-13 05:45:33 »
We love Chris *_*

Citazione
Why are the oppressive social footprint, counterproductive procedures of play, and opaque content so entrenched in what we do?

Look at the ideal of the "real roleplayer". Everything associated with the "real roleplayer" is one of those issues, twisted around into being considered a virtue*:

Long sessions? Dedication!
Difficult rules? Intelligence!
Complicated Setting? Creativity, Passion!

In fact, push the "real roleplayer" ideal so hard that even people who are generally willing to jump through the filters listed above, can't even honestly communicate about what they want between each other for functional play because part of being a "real roleplayer" is simply trying hard enough until fun magically descends upon the group by the Grace of God, regardless of social or procedural issues.

Senza entrare nella "Dedication", a me piacciono le cose lunghe e stabili, che purtroppo divengono utopie nel momento in cui ci si scontra con la realtà, gli impegni, etc.
A me piacerebbe un gioco a campagna, molto lungo, perché mi permetterebbe di adagiarmi su un personaggio, di imparare come funziona e di non uscire mai dalla mia neocreata "zone of comfort".

Per citare il post 9 di Ben, sono ostacoli, non difetti. Se riesci a superarli, l'esperienza può essere buona.

Si ok ma non dice quello.
Che tu voglia giocare per 3 giorni o 3 anni non è in discussione. Anche D&D può essere giocato in maniera "soddisfacente" anche per solo una o due sessioni.
Quello di cui si parla è il fatto che per approcciarti al GDR è necessario che tu ci giochi per almeno 3/4/5 ore consecutive. Long session si riferisce a quello.
Ed è effettivamente un grosso problema.

Ezio

  • Membro
  • Ezio Melega
    • Mostra profilo
Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #18 il: 2012-02-16 07:19:32 »
OT su Kasekami Kyoko, la definzione del GdR e i massimi sistemi splittato qui: http://www.gentechegioca.it/smf/index.php/topic,6514.msg144266.html#msg144266
Just because I give you advice it doesn't mean I know more than you, it just means I've done more stupid shit.

Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #19 il: 2012-02-18 05:28:48 »


Rappresentazione grafica della "Social Footprint" a cura di Ephidia Ravachol:


Vorrei far notare che RavenDeath per me non è un Raven, ma qualcosa tra il coniglio e l'orso (non l'ho giocato abbastanza per dare giudizi definitivi)


EDIT: Ravachol considera orsi o elefanti la maggior parte dei giochi di ruolo conosciuti, quindi la battuta di cui sopra ha senso solo se si considera che l'interesse per un'attività ti fa spesso essere indulgente nei confronti delle difficoltà necessarie per farla.
« Ultima modifica: 2012-02-19 00:34:13 da Iacopo Benigni »

Alessandro Piroddi (Hasimir)

  • Membro
  • Choosy Roleplayer
    • Mostra profilo
Re:3 Problems: content, procedures of play, social footprint.
« Risposta #20 il: 2012-02-19 00:09:32 »
Ephidia-Mail! :D
www.unPlayableGames.TK ...where game ideas come to die

Tags: