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[SLOW DOWN] Reperire informazioni corrette sulla Teoria

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Davide Losito - ( Khana ):
Secondo me il caso di cui parla Leonardo si verifica nell'unica situazione in cui un giocatore ha sempre giocato Narrativista senza saperlo.
Quindi quando ne legge la descrizione può capitare che pensi "ah... allora si chiama così".

Moreno Roncucci:

--- Citazione da: Davide Losito - ( Khana ) - 2012-02-11 00:10:21 ---Secondo me il caso di cui parla Leonardo si verifica nell'unica situazione in cui un giocatore ha sempre giocato Narrativista senza saperlo.
Quindi quando ne legge la descrizione può capitare che pensi "ah... allora si chiama così".

--- Termina citazione ---

In questo caso di solito il giocatore si convince che il narrativismo NON PUO' ESSERE quello che lui considera "come giocano tutti", e quindi parte ad immaginarsi strane cose...   ::)

Però è vero che è il narrativismo il caso dolente.  Di rpg almeno blandamente simulazionisti ne esistono nel tradizionale, e il gamismo è così ovvio e immediato che anche se D&D è incoerente un sacco di gente lo gioca così.  Sono un po' più intuibili (il simulazionismo però è incasinato da anni di discussioni farlocche nei forum, è semplice solo se non le hai mai lette)

Per me in generale comunque l'aver giocato con una CA non è un vantaggio per capire le altre due. Porta a pensare:
1) "tutti giocano così, è sicuramente la maniera più divertente, chi non gioca così non sa giocare"
2) "perchè dovrei giocare diversamente? Questa è la maniera migliore di tutte"

Quello che è più aperto a imparare è quello scoraggiato e deluso, che ormai non ci crede più al gdr tradizionale e che si è reso conto che c'è qualcosa che non funziona.  E' l'unico che se gli dai un manuale diverso dal solito invece di essere irritato (o di parpuziarlo) ci prova davvero, sperando che cambiando qualcosa, la situazione migliori.

Da qui l'idiota accusa regolare "parli così perchè non avevi un bravo GM" o cazzate simili. Idiota non solo perchè i "bravi GM" sono proprio quelli che ammorbano il gioco, ma soprattutto perchè si può tranquillamente rispondergli "se usi la macchina, si vede che non sai camminare" o "visto che stai usando un computer, si vede che non conosci la matematica"... la tecnologia si evolve per aiutare la gente, quindi è ovvio che serve a fare le cose che non si riuscivano a fare, o a farle più facilmente.  Se i nostri antenati avessero ragionato come certa gente nei forum di gdr, non avrebbero mai creato la ruota ("si vede che non sai correre abbastanza veloce, eh?")

Mattia Bulgarelli:
Mi autocestino un post in violazione (involontaria) dello SLOW DOWN. Riposto domani. Scusate, me ne sono accorto solo ora. :(

Dairon:

--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-02-09 07:57:38 ---
--- Citazione da: Dairon - 2012-02-09 07:42:21 ---L'assunzione che ogni gioco sia trattato ugualmente non ha senso: nemmeno lo stesso gioco, proprio perché parpuzio. Giusto per cominciare, perché il tradizionale dovrebbe aver sempre giocato con le stesse persone?

--- Termina citazione ---

------begin and paste------
Se giochi ad un tradizionale (Parpuzio), il GM è il sistema.
Cambi gioco, hai lo stesso GM, hai lo stesso sistema.
Cambi GM, se è dello stesso gruppo ha imparato dal primo GM, è lo stesso sistema con poche variazioni.
Un gruppo "tradizionale" gioca SEMPRE con la stessa CA, perchè per loro "è come si gioca ad un gdr". E persino inimmaginabile che si giochi differentemente. Pensare che possano immaginare da soli la cosa è come pensare che un aborigeno possa immaginare il Louvre (si immaginerà sicuramente una caverna con pitture rupestri, la cosa più simile alla descrizione che trova nella sua esperienza)
Se cambi gruppo, o è un gruppo che gioca come sei abituato, o "non sanno giocare" o sei tu "che non sai giocare", se non hanno la stessa CA. O è la stessa CA o in una maniera o nell'altra non giochi.
E non incontrando mai un gioco che ti spinga a giocare diversamente, tu in vita tua conoscerai al massimo una sola CA (se ti va grassa, la maggior parte dei gruppi gioca senza una CA condivisa).
--------end cut and paste----------------

Ho dimenticano una terza condizione per imparare la teoria: "quando ti spiegano le cose, leggi quello che c'è scritto davvero".

E anche una quarta: "per imparare, bisogna mettersi nell'ottica di uno che ha da imparare, non di uno che vuole insegnare".

A te queste discussioni non si applicano, Dairon. E' chiaro dai tuoi post che sei tu che stai spiegando a me come si fa a diventare esperti di teoria, perchè tu l'hai davvero capita meglio di tutti.

Ma non  non sei il primo. Come ho detto, su rpg.net troverai centinaia di altri esperti. Che discutono tranquillamente di teoria fra di loro senza aver nessun bisogno di giocare ad alcunchè.

Fai conto che questo forum sia la classe dei ripetenti, OK? La scuola differenziale per bambini meno dotati e zucconi. Questo forum è per chi per imparare ha bisogno prima di giocare.  Tutti quelli che non hanno bisogno di questa fase farebbero meglio a saltare questo passaggio inutile e andare direttamente su rpg.net con i veri esperti.

--- Termina citazione ---

A differenza di altri, cui forse dà fastidio insegnare ma lo fanno ugualmente (ed è un loro problema), io certamente non sono qui per insegnare niente*. E come potrei farlo, esprimendo una domanda?

Ho certamente letto male e me ne scuso. Tuttavia, penso si possa dire che la domanda non debba essere granché riformulata: perché il tradizionale dovrebbe sempre giocare allo stesso modo? Qui si esclude si possa giocare con altre persone se non vi sia una comunione di abitudini irrealistica se rapportata a quanto i tradizionalisti che conosco hanno fatto, o anche solo al numero di persone con cui hanno giocato. Certo, il dire "stessa maniera" senza definirla non è utile.
L'unica possibilità che mi sembri logica è che intendessi "la stessa CA" nel senso proprio delle tre CA. Ma non ha senso comunque, perché probabilisticamente con solo tre modi molti comunque troveranno altri che giocano al proprio stesso modo.

*=con un'eccezione però. Per dimostrarsi persone decenti, se si cita scorrettamente un'altra persona, ci si scusa, perlomeno per evitare l'impressione di malafede (confermata, ovviamente, quando non ci si corregge).

@Khana: beh, però se permetti qui si parla di Teoria, quindi in ogni caso qualcosa chiamato teoria deve esserci, anche se non fosse il BM.
In ogni caso, mi starebbe bene la differenza... se non che quanto individui con Osservazione -> Analisi -> Descrizione -> Fondazione dei Termini mi sembra molto simile al modo di elaborare le leggi scientifiche (ok, non la teoria, questo te lo dò buono, ma mi sembra un passaggio abbastanza automatico). Un processo già qui ampiamente falsificabile.
Ora, a questo livello, la teoria marxiana è scientifica? Probabilmente no, ma questo è il problema della teoria economica in questione. Lasciando stare il Manifesto che è automaticamente "oltre", intendo.

Forse a livello più semplice quel che mi stupisce è duplice:
a) che s'accetti la teoria come possibilmente soggettiva e quant'altro. Cioè, allora è più semplice dire che tanto io sono un Bravo Master e bene così (in altro ambito: ma che vadano a fanculo sti storici dell'arte, saprò bene io capire se mi piace Michelangelo e perché!).
b) il fatto che si pensi il BM con la sua praticità non dovrebbe essere sottoposto a "verifica sul campo". Mi stupisce molto, davvero... non è una critica, è che proprio mi sembra naturale, non so come dire. Boh.

Ezio:
Luca, primo e ultimo avvertimento: esci dal "noi e voi". Moreno ha almeno fatto un nome (il tuo), non ha attaccato un generico "loro", rischiando di coinvolgere persone che non c'entrano nulla.

Stacci attento, per favore.

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