Allora, ho dato un'occhiata all'ambientazione Ravnica, ed in effetti sembra interessante, però mi lascia alcune perplessità:
Che ne dite di una città talmente grossa che occupa tutto il mondo conosciuto? L'idea mi è venuta dall'ambientazione Ravnica, di Magic. Il mondo è un'unica, intera, sconfinata città
Il fatto che una città ricopra tutto il mondo vuol dire che tutte le razze esistenti devono convivere in un'unica ambientazione urbana, in cui non è raro vedere ogni tipo di razza ricoprire ogni tipo di ruolo sociale (pensa ad esempio, in questo setting, alla Legione Boros, nelle cui fila combattono esponenti di tutte le razze, ed è frequente vedere un goblin o un umano o un mezzo-drago o un nano combattere fianco a fianco).
Mi sembra che l'ambiente urbano, il fiorire tecnologico che implica (pensa ai maghi della lega Izzet), e il miscuglio di razze "civilmente" equivalenti porti a delle tendenze steampunk; questo non è un male di per sè (come insegna magic, appunto), ma non mi sembra sia l'intenzione del design delle razze di questo gioco (pensa appunto, a Galadriel o Eldrond che fanno la spesa in un negozio di orchi, oppure più tecnicamente a come le razze sono caratterizzate a livello di tratti in BW), o, dal punto di vista della storia, dei film che sono stati citati.
gestita da gilde.
Ora, non occorre ricalcare la struttura a gilde e tutto ma giocare un gdr ambientato in un mondo simil-Ravnica non mi dispiacerebbe.
Il problema, anche qui, è di struttura interna. Un'unica città mi sembra, per definizione, una struttura globale, e per questo è amministrata, nell'ambientazione, da alcuni poteri globali, la cui espressione è incarnata nelle gilde.
Se togliamo le gilde, come sarebbe gestito il potere in termini di enti locali? Esisterebbero, per dire, regni divisi da una strada?
Se invece teniamo le gilde, mi sembra che, in questa situazione, avere una gerarchia criminale tenda a limitare il nostro modo di agire.
Per questo credo che una rete criminale ci lascerebbe più liberi, e mi piace l'idea del doppio livello di Arioch, che ci lascerebbe ampio spazio di manovra, e di scelta, tra i due livelli.
Con questo non voglio dire che l'ambientazione Ravnica sia un concept impossibile da realizzare, ma forse richiederebbe delle revisioni attente.
Naturalmente ci saranno le autorità oneste e quelle corrotte, la politica, ma anche la vita quotidiana di una grande città, i nobili che non hanno idea delle condizioni dei poveri e ci aggiungerei qualcosa che mette a rischio tutti ma di cui non tutti riescono ad accorgersi..
Con questo invece sono d'accordo, e l'idea della minaccia è intrigante. Per quanto mi riguarda direi interna, e non di natura magica o sovrannaturale.
Forse più a livello di equilibri di potere, ma non ho ancora un'idea chiara.
Voi cosa ne pensate? Antonio, Ariele?