Gente Che Gioca > Sotto il cofano

[SLOW DOWN] CnV - usare l'ambiente nei conflitti

<< < (7/10) > >>

Simone Micucci:
Il thread è in SLOW DOWN. Jiwa sei in Time Out per violazione dello Slow Down. Eventuali spiegazioni ti saranno date via PM se ne richiederai.

Moreno Roncucci:
[stante l'orologio del forum pare che questo post violi lo slow down, ma è perchè l'orologio del forum dà i numeri. Adesso solo le 16 e segna le 20. Il mio post precedente era alle 9 di sera, non dopo mezzanotte]

Jiwa, quando giochi in un gdr PARLI.

Quindi LE PAROLE CHE DICI non solo sono importanti, ma sono praticamente tutto il tuo capo d'azione.

Se una cosa la descrivi tu, non la descrive l'altro.  Se la cosa la dici in un modo non la dici in un altro.

Ti pare che in gdr, dire "lo bacio" o "lo uccido" siano la stessa cosa? Eppure, oh, la differenza è di UNA PAROLA .

Quindi, in generale, nei gdr, qualunque ragionamento che parta dall'idea che come dici una cosa non sia importante, è sbagliato a prescindere.

Andando sullo specifico:


--- Citazione ---Prendiamo la dichiarazione, a tua detta, correttamente formulata:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"
Stando all'IIEE, tale dichiarazione si ferma alla prima E, come è giusto che sia secondo quanto scrivi.
Ossia:


--- Citazione ---Dichiari fino alla prima E (Execution) di IIEE:  può essere conflict resolution, è un conflitto drammatico e appassionate fra due intenti.
Dichiari fino alla seconda E: non è conflict resolution, è un librogame, una storia a bivi. Tiri la moneta per vedere se quello che hai detto avviene o no.

Dichiari fino alla prima E di IIEE: è fortune in the middle, non decide tutto un tiro di dado.
Dichiari fino alla seconda E: è fortune at the End, decide tutto il tiro finale, Sì/No ad una narrazione prefabbricata.

--- Termina citazione ---

Dunque in quella dichiarazione la seconda E, ossia l'effetto, non viene descritta... Ma ne siamo proprio sicuri?
O l'effetto viene sottinteso e prenarrato nella prima I, ossia nell'intento?
--- Termina citazione ---

Se l'italiano ha ancora le stesse regole di stamattina come regole di grammatica... no!

Se dici "voglio andare a Roma" non sottintendi che sei già a Roma, in albergo, e hai già visitato San Pietro.

Se ti blocco quindi, tu dici "vado a Roma" e io ti dico "mentre vai in taxi, ti blocca la polizia". Tutto scorre, tutto è azione diretta. Siamo in un gdr.

Se invece tu mi descrivi il tuo viaggio  a Roma, e io ti blocco, ti dico "no, non andare nella descrizione a pagina 67, ti sei sbagliato, torna indietro e vai nella descrizione a pagina 49 del librogame". O, più spesso, visto che la gente non ha tempo da perdere, ti dicono " no,non è successo niente".
E lo scontro si riduce a "no", "no, "no, "no, "no, "no, "no, "no,"
Ma è peggio ancora se NON ti blocco. Perchè allora di prepotenza, di prevaricazione, ti sei preso il mio diritto di narrare la parata e hai irrigidito il gioco in un librogame a descrizione fissa.

Se lo dici tu "vado a Roma, e vado in albergo, e faccio la doccia, incontro una tipa, è simpatica, e poi andiamo a ballare", a me che rimane da descrivere? "sì?, hai ragione?"

E come faccio a prendere dadi? Come faccio ad aggiungere che ho cercato di fermarti con un camion, prendendo i dadi del camion?
E questo è solo UNA delle cose che mi impedisci di fare, prendendoti di prepotenza la mia mossa. E' come se a scacchi tu giocassi sia il bianco che il nero, con me che ti sto a guardare.

Comunque, sinceramente: gioca come vuoi. Fai la prova. Vedi che partite di merda che vengono fuori.  Si fa molto prima che a spiegartelo in un forum. Basta che poi non vai in giro a ire che Cani nella Vigna fa schifo, perchè in quel modo Cani nella Vigna non va giocato.

Non c'è nulla di "sottinteso" in ""gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"". Tu HAI FATTO LA TUA MOSSA, indicando il tuo INTENTO.

ORA TOCCA A ME. Mi VUOI FAR GIOCARE O NO?

Se riesco a bloccarti, posso narrare che ti blocco durante l'Esecuzione: come? A MIA SCELTA.
Se non riesco a bloccarti, non riesco a bloccare l'esecuzione, e nella narrazione devo rispettare il tuo intento, ma come? A MIA SCELTA.

Il gdr è un dialogo, NON UN MONOLOGO DOVE ALL'ALTRO LASCI SOLO LA POSSIBILITA' DI DIRE SI' O NO!

Eccheccavolo!

Jiwa:
[Riguardo il Time Out, mi è stato dato ieri mattina anche se è scritto alle 13:54. Le 24 ore sono abbondantemente passate]


--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-01-21 20:23:50 ---Jiwa, quando giochi in un gdr PARLI.

Quindi LE PAROLE CHE DICI non solo sono importanti, ma sono praticamente tutto il tuo capo d'azione.

Se una cosa la descrivi tu, non la descrive l'altro.  Se la cosa la dici in un modo non la dici in un altro.

Ti pare che in gdr, dire "lo bacio" o "lo uccido" siano la stessa cosa? Eppure, oh, la differenza è di UNA PAROLA .

Quindi, in generale, nei gdr, qualunque ragionamento che parta dall'idea che come dici una cosa non sia importante, è sbagliato a prescindere.

--- Termina citazione ---

In generale, nei gdr come nella normale comunicazione, la tua conclusione è grossolanamente erronea.
Esempio:
Ti pare che in un gdr, dire "lo ammazzo" e "lo uccido" siano la stessa cosa? Eppure, oh, la differenza è di UNA PAROLA .

Allora, dipende da che parole si usano.
Nel nostro caso si usano parole diverse, che però ottengono le stesse identiche conseguenze.

Esempio,
la tua formulazione:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"
ottiene, come tu stesso lo dici:
"e quindi se non lo para la pistola salta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno"

Che è la stessa identica cosa che ottieni con:
"gli sparo alla mano e gli salta via la pistola..."
che ottiene:
"e quindi se non lo para la pistola salta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno"

Ci hai fatto caso che le conseguenze (scritte in rosso) sono identiche?

Ti faccio notare un'altra cosa.
Tu hai scritto:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"
e non:
"provo a sparargli alla mano per fargli saltare via la pistola"

Quella in grassetto è già la descrizione di una cosa che hai fatto, non di un'intenzione. Gli hai sparato alla mano, lo hai detto tu.

Ora se io volessi essere inutilmente pignolo e un filo melodrammatico, comincerei a dire "Ahh! Le parole sono importanti! Mi hai già prenarrato che mi hai sparato! E adesso come faccio a dire che ti anticipo con la mia pistola sparando alla TUA mano, prima ancora che tu arrivi a spararmi? Sono il pistolero più veloce del west, non a caso mi chiamavano Trinità! Tu non mi fai giocare eccheccavolo!"


--- Citazione ---Andando sullo specifico:


--- Citazione ---Prendiamo la dichiarazione, a tua detta, correttamente formulata:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"
Stando all'IIEE, tale dichiarazione si ferma alla prima E, come è giusto che sia secondo quanto scrivi.
Ossia:


--- Citazione ---Dichiari fino alla prima E (Execution) di IIEE:  può essere conflict resolution, è un conflitto drammatico e appassionate fra due intenti.
Dichiari fino alla seconda E: non è conflict resolution, è un librogame, una storia a bivi. Tiri la moneta per vedere se quello che hai detto avviene o no.

Dichiari fino alla prima E di IIEE: è fortune in the middle, non decide tutto un tiro di dado.
Dichiari fino alla seconda E: è fortune at the End, decide tutto il tiro finale, Sì/No ad una narrazione prefabbricata.

--- Termina citazione ---

Dunque in quella dichiarazione la seconda E, ossia l'effetto, non viene descritta... Ma ne siamo proprio sicuri?
O l'effetto viene sottinteso e prenarrato nella prima I, ossia nell'intento?
--- Termina citazione ---

Se l'italiano ha ancora le stesse regole di stamattina come regole di grammatica... no!

Se dici "voglio andare a Roma" non sottintendi che sei già a Roma, in albergo, e hai già visitato San Pietro.

Se ti blocco quindi, tu dici "vado a Roma" e io ti dico "mentre vai in taxi, ti blocca la polizia". Tutto scorre, tutto è azione diretta. Siamo in un gdr.

--- Termina citazione ---

Ma se non blocchi arrivo a Roma... e non a Marrakesh, giusto?
Quindi l'effetto che voglio conseguire, che ripetiamo, è arrivare a Roma, di fatto è chiaramente indicato (o prenarrato, se ti piace il termine) in quel tuo "vado a Roma".


--- Citazione ---Se lo dici tu "vado a Roma, e vado in albergo, e faccio la doccia, incontro una tipa, è simpatica, e poi andiamo a ballare", a me che rimane da descrivere? "sì?, hai ragione?"

--- Termina citazione ---

Ma perchè se dico che va indicato un effetto, tu ci leggi "vado a Roma, e vado in albergo, e faccio la doccia, incontro una tipa, è simpatica, e poi andiamo a ballare".
Stai facendo una gran confusione per niente, e non capisco perchè.

La roba che hai scritto fa accadere troppe cose per una singola azione. Ed è quello che non permette all'altro di inserirsi. Non c'entra la descrizione di un effetto.


--- Citazione ---E come faccio a prendere dadi? Come faccio ad aggiungere che ho cercato di fermarti con un camion, prendendo i dadi del camion?

--- Termina citazione ---

Semplice: "Sopracciglio. Troppa roba"
Credimi, stiamo discutendo di tutt'altra cosa.


--- Citazione ---Non c'è nulla di "sottinteso" in ""gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"". Tu HAI FATTO LA TUA MOSSA, indicando il tuo INTENTO.

ORA TOCCA A ME. Mi VUOI FAR GIOCARE O NO?

--- Termina citazione ---

Hai già descritto la tua giocata. E' quella per cui:
"se non lo para la pistola salta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno"

Comunque se vuoi cambiare, fa pure. Sono curioso di vedere come riesci a non parare e a non far saltare via la pistola (ossia fregandotene dell'effetto che dici che non sia dichiarato). Ovviamente senza dare il via ad una caterva di bug nel sistema.

Ricapitolando allora, il mio rilancio è:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"

TOCCA A TE. GIOCA.

Antonio Caciolli:

--- Citazione da: Jiwa - 2012-01-22 16:48:53 ---
Ti faccio notare un'altra cosa.
Tu hai scritto:
"gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola"
e non:
"provo a sparargli alla mano per fargli saltare via la pistola"

Quella in grassetto è già la descrizione di una cosa che hai fatto, non di un'intenzione. Gli hai sparato alla mano, lo hai detto tu.

Ora se io volessi essere inutilmente pignolo e un filo melodrammatico, comincerei a dire "Ahh! Le parole sono importanti! Mi hai già prenarrato che mi hai sparato! E adesso come faccio a dire che ti anticipo con la mia pistola sparando alla TUA mano, prima ancora che tu arrivi a spararmi? Sono il pistolero più veloce del west, non a caso mi chiamavano Trinità! Tu non mi fai giocare eccheccavolo!"

--- Termina citazione ---
E sbaglieresti .... perché tu narri fino alla execution: cioé narri cosa fa il tuo PG in un rilancio. Per dirla in termini ancora più cornetti di rilancio tu dici "io ti sparo puntando alla mano" e quell'azione con cazzo che qualcuno te la impedisce anche con un blocco ... perché non ti posso vietare l'esecuzione.
in un rilancio tu narri quello che il tuo pg fa (corredandolo di un chiaro intento nel caso l'altro debba accusare) e quella cosa non può essere negata.
E' l'effetto che però viene narrato da qualcun altro


nell'esempio della pistola il tuo rilancio si blocca con la pallottola che esce dalla canna della pistola e solo che l'altro ha accusato/bloccato si vede che fine ha fatto la pallottola
tu non puoi bloccare dicendo che mi impedisci di sparare ... sarebbe come dire che tu annulli il mio rilancio ... ma non puoi ... tu lo blocchi o lo pari ma non lo annulli


detto questo però io non capisco qual'è il punto del contendere. la prima risposta di Moreno si riferiva ad un problema di pre-narrazione, ma Jiwa ha detto che quello non è il problema e lo ha confermato con l'ìesempio di Roma dove Moreno infatti faceva altri esempi di pre-narrazione, ma è stato detto che non è quello il punto della discussione:


io allora non ho capito qual'è il punto della discussione adesso ... su cosa ci sono posizioni divergenti o_O"?????


PS: il veto non dovrebbe essere un modo per annullare i rilanci, ma un modo per concordare un mondo comune e condiviso. Non è un arma per bloccare i rilanci altrui, ma un modo per dire che le astronavi non mi iacciono nei rilanci o che le pistole che ti piacciono non sparano 5 colpi alla volta... cioè per accordarci su come è il modno narrato

Matteo Suppo:

--- Citazione ---In generale, nei gdr come nella normale comunicazione, la tua conclusione è grossolanamente erronea.
Esempio:
Ti pare che in un gdr, dire "lo ammazzo" e "lo uccido" siano la stessa cosa? Eppure, oh, la differenza è di UNA PAROLA .

Allora, dipende da che parole si usano.
--- Termina citazione ---
Se dipende da che parole si usano significa che le parole che si usano sono importanti.

E comunque concordo con il "GIOCA".

Si capiscono molte più cose a giocare che a discutere sull'aria fritta. Quindi perché non vi giocate una bella scena?

Navigazione

[0] Indice dei post

[#] Pagina successiva

[*] Pagina precedente

Vai alla versione completa