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[SLOW DOWN] CnV - usare l'ambiente nei conflitti
Manfredi Arca:
Crosso post con Mauro.
Intervengo anche io, visto che partecipo al pbf (ma non al conflitto in questione).
--- Citazione ---Rilancio - Illuminano la strada con delle lanterne (1d6 - 4) e trovano le tracce (1d6 - 5) di Jake non molto lontano da dove vi trovavate.
Sconfortati dal loro atteggiamento non li seguite -> 10-6
--- Termina citazione ---
A parer mio il rilancio è semplicemente formulato male.
E' implicito che Simone non voglia rilanciare "non li fermate" quindi andrebbe riformulato in "rimanete indietro"
Inoltre secondo me l'atteggiamento di un png non dovrebbe condizionare l'atteggiamento di un pg, ma solo un'azione vs azione. Se io voglio fermare A, che A trovi le tracce e si alza il vento, non può demoralizzarmi.
Per esempio andrebbe riformulato in
Il sovrintendente trova le tracce di jake e, infervorato, sprona il cavallo (1d6) che corre come il vento, lasciandovi indietro.
Per i miei amici pg.
Io davanti a quel 16 avrei lasciato la posta e chiamato un conflitto successivo per catturare il sovrintendente.
Tirate il fallout e vedete se c'è esperienza (e per ora è solo d4 e d6)
Non riuscite a fermarlo e lui raggiunge Jake. Ma jake sta con Thomas (il mio pg) quindi avrete comunque la possibilità di catturarlo (con i dadi del mio pg in più.)
Simone Micucci:
Ciao Moreno,
sono molto deluso dall'assenza del "Vero Pistolotto". Da quando in qua su GcG si rinuncia alla propria foga per non dare fastidio agli altri?! O_o' devo essermi perso qualcosa... XD
Ad ogni modo:
Jake non era scappato via da molto tempo.
Cronologia:
è notte e i Cani arrivano in prossimità di Fort Mask e trovano Jake vestito come un indiano che mangiucchia insieme ad alcuni indiani. Si fermano un pò a chiacchierare e Jake spiega loro perché si ha lasciato la fede. I Cani lo persuadono a venire a Fort Mask per dire addio alla sua famiglia.
i cani arrivano insieme a Jake a Fort Mask. Trovano il rogo su cui è stato bruciato qualcuno e Jake riconosce nel cadavere il convertito che lo fece affascinare alla cultura del Popolo delle Montagne
Isaac (sovrintendente) e soci escono di casa sentendo casino, hanno armi in pugno e non sembrano socievoli. Dopo una breve chiacchierata dicono che hanno bruciato quel convertito perché ha portato il male a Fort Mask, e che hanno intenzione di fare lo stesso con gli altri membri del popolo delle montagne.
Jake scappa via per raggiungere la sua nuova famiglia, Manfredi cerca di raggiungerlo, ma lo perde.
Isaac e i suoi spiegano a Korin e Jiwa cosa è successo e come sono arrivati alla conclusione che il Padre della Vita li sta punendo con la carestia per essere troppo tolleranti con il peccato. Parlando con i Cani Isaac si convince che questa è una nuova prova del Padre della Vita e che stavolta la supererà, non fermandosi alla clemenza e alla tolleranza, ma eradicando il male.
Decide quindi di andare a prendere Jake per farci una chiacchierata:
CONFLITTO!
Posta: Isaac raggiungerà Jake?
Non è passato molto tempo, quindi le tracce secondo me possono starci.
Però hai ragione sul fatto che quella gente non la fermi a chiacchiere o citando il libro. Ma mi trovo un pò in imbarazzo (non so perché, ma ci ragionerò) sul vetare rilanci di quel tipo. Da cosa può dipendere per te?
Jiwa:
--- Citazione ---Rilancio - Illuminano la strada con delle lanterne (1d6 - 4) e trovano le tracce (1d6 - 5) di Jake non molto lontano da dove vi trovavate.
Sconfortati dal loro atteggiamento non li seguite -> 10-6
--- Termina citazione ---
Per come la vedo io, qui il problema è un altro, è che cioè si mettono due rilanci in uno.
Ossia non potevo evitare che trovassero le tracce. Potevo solo evitare di non scoraggiarmi nel seguirli.
Comunque per me, quest'ultimo è un rilancio tosto, ma valido.
E' valido perchè non detta ai PG cosa devono fare. Semmai sottrae un'opzione possibile, che comunque non nega né la posta, né il fatto che dopo qualche tempo quello scoraggiamento possa passare.
Ma in particalare non sono d'accordo con Moreno sul fatto di dichiarare solo che azione fai, ma non l'effetto che intendi ottenere con quell'azione. Altrimenti se blocchi o accusi, può cambiare poco o niente.
Ad esempio: ti sparo alla mano con cui tieni la pistola.
Blocco e Rilancio: Non mi colpisci. Miro contro di te e sparo.
Accusazione e Rilancio: Mi colpisci. Seppure con una smorfia di dolore, miro contro di te e sparo.
Un'accusazione che ci sta tutta. Tanto a stabilire se quel colpo spappola la mano o gli fa soltanto un graffio, è il fallout che si tirerà a fine conflitto. Ma io se ho mirato alla mano, è per evitare di essere sparato a mia volta. Perchè non posso dichiarare l'azione "ti sparo alla mano cpn cui tieni la pistola", e l'effetto dell'azione "così non puoi usarla per spararmi"?
E' la stessa cosa per il rilancio che scoraggia i personaggi a fare qualcosa. E' solo uno modo diverso per far sì che l'avversario provi a vincere la posta, ma adattando la sua narrazione ad una condizione che gli viene imposta. E se non riesce a trovare una narrazione plausibile, abbandona. Non è mica detto che si perde solo quando non ce la si fa con i dadi.
--- Citazione ---Però hai ragione sul fatto che quella gente non la fermi a chiacchiere o citando il libro. Ma mi trovo un pò in imbarazzo (non so perché, ma ci ragionerò) sul vetare rilanci di quel tipo. Da cosa può dipendere per te?
--- Termina citazione ---
Non vedo perchè bisogni vetare o ignorare a prescindere una cosa del genere. Tanto meno in questo caso specifico.
Colui al quale si cita il libro, ha considerazione di quel libro?
In questo caso parliamo di un sovrintendente fin troppo fanatico e fondamentalista. Mi aspetto che mi risponda per le rime, Libro della Vita alla mano, anche se distorcendone il significato.
Colui al quale sto parlando, ha in considerazione l'autorità dei Cani?
In questo caso il sovrintendente ha dimostrato di avere una grande considerazione, seppur distorcendo le loro intenzioni.
Da un punto di vista narrativo ho trovato molto più insensato che il sovrintendente abbia fatto finta di niente, ma questa è una mia opinione. Ma da qui a mettere una regola per cui i discorsi si possano ignorare un po' come ci pare, non ne capisco proprio il motivo.
Moreno Roncucci:
@Spiegel: OK , dalla descrizione avevo capito che fosse andato via da settimane...
--- Citazione da: Simone Micucci - 2012-01-19 16:42:29 ---Però hai ragione sul fatto che quella gente non la fermi a chiacchiere o citando il libro. Ma mi trovo un pò in imbarazzo (non so perché, ma ci ragionerò) sul vetare rilanci di quel tipo. Da cosa può dipendere per te?
--- Termina citazione ---
Dal fatto che non li devi vetare... 8)
Il veto è per cose tipo "tiro fuori il telefono cellulare e lo chiamo" o "un falco mi fa ombra, prendo 1d6 per l'aiuto", o "salto in 12 metri del fossato con un balzo" o cose meno plateali ma sempre "inaccettabili" per l'ambientazione o il sistema. Violazioni della "struttura della realtà del mondo" Cose che rompono il velo di maya e fanno precipitare la credibilità dell'universo in un buco nero di discussioni e polemiche.
Cosa c'è da vetare in un timido chierichetto che dice le preghiere mentre un branco di pistoleri va via a cavallo? Cosa c'è di irrealistico? E' invece molto realistico che sia lì a tremare e preghi, solo che così non lo fermi il branco... 8)
Non devi dare nessun veto, devi semplicemente dire "ti ignora e se ne va. Vuoi fare qualcosa che non possa ignorare?"
E poi, sti' cani moderni così umili... io la primissima volta che ho giocato un Cane come primissima azione ho portato a messa un sacco di gente puntandogli contro la pistola...
--- Citazione da: Jiwa - 2012-01-19 19:28:48 ---Ma in particalare non sono d'accordo con Moreno sul fatto di dichiarare solo che azione fai, ma non l'effetto che intendi ottenere con quell'azione. Altrimenti se blocchi o accusi, può cambiare poco o niente.
--- Termina citazione ---
Ma io non ho assolutamente detto questo.
La domanda è: stai giocando un personaggio in un gioco di ruolo, o stai giocando a dadi con un altro sceneggiatore per decidere come va avanti un racconto?
Il rilancio è "gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola" (e quindi se non lo para la pistola alta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno", o il rilancio è un pastrocchio come questo?:
"rilancio. La pistola colpida da uno dei miei proiettili cade al suolo, mentre ti tieni la mano gridando per il dolore"
"no, non succede, paro con un 6 e un 7. Rilancio: di fronte al mio sguardo accusatore ti metti in ginocchio a piangere"
"no, non succede, Rido. Ora tocca a me. Ti inizia a prudere la schiena"
"no, non succede. Rilancio: ti viene l'emicrania".
Non stai giocando una storia a bivi in un librogame. Non devi scrivere un paragrafo e poi decidere se la storia passa di lì o no. Questa maniera di giocare è fallimentare in ogni gdr di mia conoscenza (davvero, nessuna eccezione conosciuta). E' schifosa pre-narrazione allo stato puro.
Guarda come vi siete incasinati nel play by play by forum appena l'avete minimamente usata: è come l'arsenico per il gdr, letale anche in quantità minime.
E oltretutto, in Cani nella Vigna non puoi fissare gli effetti. E' compito di chi subisce narrarli. L'esito viene sempre narrato da chi para/subisce. Tu puoi dire "gli cavo un occhio con il coltello", l'altro può subire il colpo dicendo che viene ferito in quel punto e che l'occhio gli si riempie di sangue, ma poi a fine combattimento, verificato il fallout, dire "lavata la ferita, vedo che ha solamente fatto un taglio sul sopracciglio, e il sangue mi ha temporaneamente accecato. Ma l'occhio è salvo". Il limite è estetico/narrativo, ci deve essere continuità senso, coerenza (o ti vetano), ma non puoi, da regolamento, dire tu "perdi l'occhio".
(la cosa è plateale nel fatto che "ti sparo per ammazzarti" è un rilancio praticamente sempre lecito: anche se subisce il colpo è chiaro che non muore..,)
Se la cosa non è chiara consiglio di rileggersi il manuale per vedere cosa dice VERAMENTE. Ci sono un sacco di leggende urbane sull'argomento, e oltre a questo mi sono convinto che c'è una tendenza fortissima alla pre-narrazione (vogliamo dire noi come va a finire, vogliamo comandare, non ci piace collaborare, se possiamo prevaricare sugli altri giocatori è meglio...) che rischia di farci legge quello che vorremmo ci fosse scritto e non quello che c'è scritto veramente.
Questo incasina un sacco di gente quando glielo fai notare: "come, ma se non posso fissare l'esito di un rilancio, cosa impedisce all'altro di subire il colpo e poi dire che non è successo niente?". Boh, non so: magari il fatto che giocate insieme?
Jiwa:
--- Citazione da: Moreno Roncucci - 2012-01-19 20:20:05 ---Il rilancio è "gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola" (e quindi se non lo para la pistola alta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno", o il rilancio è un pastrocchio come questo?:
"rilancio. La pistola colpida da uno dei miei proiettili cade al suolo, mentre ti tieni la mano gridando per il dolore"
"no, non succede, paro con un 6 e un 7. Rilancio: di fronte al mio sguardo accusatore ti metti in ginocchio a piangere"
"no, non succede, Rido. Ora tocca a me. Ti inizia a prudere la schiena"
"no, non succede. Rilancio: ti viene l'emicrania".
--- Termina citazione ---
Non vedo il pastrocchio. Tutto quello che hai scritto è già disciplinato dal sistema.
Se per tutti quelli al tavolo è plausibile che Tizio guardi Caio e che questo scoppi in lacrime, allora è un rilancio valido.
Stesso discorso per la schiena che prude e per l'emicrana.
Normalmente uno chiederebbe "ok, mi dai un motivo per cui dovrebbe prudermi la schiena?" e l'altro "perchè è così. La grattarola è come il Natale: quando arriva, arriva".
Eventualmente qualcuno farà veto in attesa di qualcosa di più sensato.
--- Citazione ---E oltretutto, in Cani nella Vigna non puoi fissare gli effetti. E' compito di chi subisce narrarli. L'esito viene sempre narrato da chi para/subisce.
--- Termina citazione ---
Non ti seguo. Sopra hai scritto:
Il rilancio è "gli sparo alla mano per fargli saltare via la pistola" (e quindi se non lo para la pistola alta via, se lo para magari non lo prendi nemmeno"
L'azione non è "gli sparo alla mano"?
E l'effetto di quell'azione non è "fargli saltare via la pistola"?
E chi accusa, può evitare che gli salti la pistola da mano?
--- Citazione ---Tu puoi dire "gli cavo un occhio con il coltello", l'altro può subire il colpo dicendo che viene ferito in quel punto e che l'occhio gli si riempie di sangue, ma poi a fine combattimento, verificato il fallout, dire "lavata la ferita, vedo che ha solamente fatto un taglio sul sopracciglio, e il sangue mi ha temporaneamente accecato. Ma l'occhio è salvo". Il limite è estetico/narrativo, ci deve essere continuità senso, coerenza (o ti vetano), ma non puoi, da regolamento, dire tu "perdi l'occhio".
(la cosa è plateale nel fatto che "ti sparo per ammazzarti" è un rilancio praticamente sempre lecito: anche se subisce il colpo è chiaro che non muore..,)
--- Termina citazione ---
Infatti quello non è un rilancio accettabile, a meno che quel "gli cavo un occhio con il coltello" sia usato per dare colore.
Puoi descrivere gli effetti, ma entro certi limiti. Il non mettere la posta nel rilancio è un limite, così come il non anticipare un eventuale fallout, come in questo caso.
Un rilancio accettabile può essere "ti acceco un occhio con una coltellata", tale per cui chi accusa, o verrà accecato dal sangue di una ferita superficiale, o perda effettivamente l'occhio, viene comunque accecato nel conflitto.
--- Citazione ---Se la cosa non è chiara consiglio di rileggersi il manuale per vedere cosa dice VERAMENTE. Ci sono un sacco di leggende urbane sull'argomento, e oltre a questo mi sono convinto che c'è una tendenza fortissima alla pre-narrazione (vogliamo dire noi come va a finire, vogliamo comandare, non ci piace collaborare, se possiamo prevaricare sugli altri giocatori è meglio...) che rischia di farci legge quello che vorremmo ci fosse scritto e non quello che c'è scritto veramente.
--- Termina citazione ---
Per me il manuale é sacrosanto, ma onestamente non ho capito dove devo andare a leggere.
Tornando alla nostra partita specifica, non credo che nessuno voglia prevaricare nessuno. Semplicemente concorriamo alla stessa posta ostacolandoci a vicenda, com'è giusto che sia. Altrimenti che gusto c'è? :)
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