Play by Forum > (Solar System) PbF 3: What Measure is a Non Human?

Scena 27 - Donner dopo la discussione (Ricarica)

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Simone Micucci:
Quando che avete finito a parlare ti sei diretto fuori.
Non piove più molto, pioviggina appena. Tra poco partirete e sei andato a prenderti una boccata d'aria fresca. È notte fonda e si vede ben poco.
Mentre sei li a riflettere ti si avvicina qualcuno.

È un ragazzo, più o meno tuo coetaneo. A parte una piccola cicatrice vicino ad  un orecchio non ha molto che potesse farlo notare e infatti non ti ricordi come si chiama.

"Ehi" parla piano, quasi mormorando, ma cerca di non farlo notare, fa finta di essere lì per caso
"Tu sei Donner, vero? Quello che ha salvato il culo a Craig?"

"Bel lavoro. Vorrei esser nella tua, di squadra. Sai, innavvertitamente ho sentito che il nuovo ti ha dato qualche grana, spero non ci siano problemi" il tono è colloquiale, non minaccioso. Non sembra voler sottintendere nulla, anche se ha l'aria di voler andare a parare da qualche parte

Patrick:
Sono con la schiena appoggiata contro un albero, il volto alzato bagnato dalla lieve pioggia. Sospiro, quando si avvicina il ragazzo. Sorrido debolmente alle sue parole

"Pare che io stia cominciando a farmi un nome da queste parti, eh? Comunque sì, da poco mi è stata affidata una piccola squara. Immagino che Keel voglia mettermi alla prova e saggiare di cosa sono capace...diciamo che anche io gli ho causato delle grane d recente."

Parlo del più e del meno, assecondandolo, voglio capire cosa vuole, ma senza spaventarlo.

Simone Micucci:
«Sai...innavvertitamente ho sentito cosa diceva il nuovo. E io mi sto facendo la stessa domanda "Dove cazzo sta l'esercito regolare?". Tu sei un contadino mi pare di aver capito. Io sono figlio di un fabbro. Ekit è un maniscalsco...dove sono i soldati?»

Patrick:
Osservo il ragazzo per qualche istante, poi, ammettendo tutta la mia ingenuità: "Sai che effettivamente no mi ero mai posto il problema? Comunque," gli porgo la mia enorme mano "sai già che io sono Donner, posso sapere il tuo nome?"

Simone Micucci:
"Escar" ti dice, scambiando la stretta di mano con te.
Poi qualcuno lo chiama e va verso la sua squadra.

Fine.
Ricarichi Istinto.

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