Gente Che Gioca > Sotto il cofano

Ennesimo thread sulle regole

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Dairon:
Io la riesco a immaginare, come in effetti debbo aver già detto.

Mi viene in mente un'unica regola lì, essere coerenti con la fiction precedente. Non ho difficoltà a immaginare un altro gioco per il resto identico dove non vi sia.

Semplice, no?

Simone Micucci:

--- Citazione da: Dairon - 2012-01-13 21:20:14 ---@Marco e Mattia: l'esempio c'è, è alla fine del post 16.

--- Termina citazione ---

Intendi dire questo?


--- Citazione ---In realtà era nato in un thread precedente ma mi pare raccolga tutto quanto ho presentato come AP iniziale.

Provo a rielaborlo.
Quello cui pensavo era un "facciamo finta che" piuttosto specifico, sia per dove e quando lo facevamo sia per quando.
Dove e quando: in gita in montagna, di solito. Chi: due-tre, "sempre gli stessi" (yes, eravamo sempre gli stessi, o meglio una parte degli stessi del "gruppo". Passavamo buona parte delle vacanze estive in spiaggia assieme). (ora che ci rifletto, una cosa interessante è che in montagna o spiaggia che fossimo spesso non c'erano molto l'alternativa di "andarsene via" se il gioco prendeva una piega poco piacevole. Magari nel ricordo questo fatto viene diminuito in favore di vedere più in rosa questi momenti, ma sinceramente considerato che lo facevamo ogni anno e avremmo voluto trovarci di più fuori dall'estate mi sembrerebbe improbabile)
E' da notare come ho già detto che giocavamo anche ad altri "facciamo finta che" con regole ben più stringenti, addirittura delle "recite" tra noi. In questi casi che porto ad esempi tuttavia era di base una cosa senza soluzione di continuità coi discorsi normali ed anche con le (non rarissime) discussioni riguardo a se un altro faceva qualcosa che reputavi "fuori dal tema".
Il "tema" mi sfugge un pochino con gli anni. Secondo me da piccoli era più una variazione di storia ispirate ai pupazzi che avevamo (banale "facciamo finta che" coi minipony. Sì, con loro, da piccolo giocavo generalmente con bambine...  ) o, forse da più grandi, ispirati a imitare cartoni ed altra roba vista in tv.
Non credo i conflitti (tra noi e all'interno della fiction) venissero risolti in altra maniera che con discussione. Come credo d'aver detto, mi pare fossimo molto affiatati nel senso che non si arrivava mai a litigare.
Non so bene che altro aggiungere, del resto mi pare d'aver scritto abbastanza
--- Termina citazione ---

Se è questo...Dairon...io non riesco assolutamente a capire cosa stavate giocando. E credo che se questo è il tuo Esempio Concreto allora continuano a chiedertelo ancora perché nessuno si è accorto che lo è. Infatti non è un esempio concreto di giocata, ma al limite è un esempio di un contesto sociale (Eravate tra di voi, eravate al mare o in montagna, ogni tanto discutevate ecc ecc) ma non dici assolutamente nulla di cosa giocavate e come giocavate.


E infatti più sotto dici che forse c'era un'unica regola: essere coerenti con la fiction precedente.
Questa è l'unica regola a disposizione?
Vuoi dire che se io scrivo un gioco con quest'unica indicazione, senza aggiungerci nulla c'è gente in giro in grado di giocarci? Se vuoi possiamo provarci. Facciamo un Play by Forum, lo chiamiamo "Taratappero" (tanto il nome non è importante, no?) e iniziamo a giocare.
Unica regola "essere coerente con la fiction precedente".

Dairon:

--- Citazione ---ma non dici assolutamente nulla di cosa giocavate e come giocavate.
--- Termina citazione ---

Ahem.

Secondo me da piccoli era più una variazione di storia ispirate ai pupazzi che avevamo (banale "facciamo finta che" coi minipony. Sì, con loro, da piccolo giocavo generalmente con bambine...  ) o, forse da più grandi, ispirati a imitare cartoni ed altra roba vista in tv.

Se poi non lo giudichi sufficiente, altro discorso. Ripeto, non pensavo che il giocare al "facciamo finta che" avesse bisogno di spiegazione, solo in che cosa questo FFC si distinguesse, forse perché negli altri esempi in questo thread non si è spiegato affatto come si svolgeva, solo regole o di contratto sociale o su cosa dovessero fare certi ruoli.

Mi trovo un po' in difficoltà a spiegare come è il "facciamo finta che" che ho sempre visto fare ai bambini nonché fatto io. Secondo me si potrebbe dire che sono giochi di imitazione, di base: i bimbi vedono/sentono una certa storia (o una situazione più generale) e la vogliono ricreare. Non solo a parole, di solito, ma "recitando" con tutto il corpo (e altri oggetti, spesso).
Provo a elencare per differenza cosa c'è di diverso dal gioco di ruolo "normale" (tranne l'ovvio, tipo che non ci sono manuali bla bla), forse è la cosa più utile:

* Non vi sono strumenti "imparziali" di risoluzioni dei conflitti. O almeno, spesso non ci sono, ricordate sempre che mica è un gioco formale: magari c'è chi lo faceva unendoci regole del genere.
In pratica  se ne discute, di come preferiresti andasse avanti la storia, e speriamo di metterci d'accordo bene. Questo non funziona così tremendamente come si potrebbe pensare perché...
* In realtà, per così dire, si imita un qualcosa di già visto (eventualmente proprio con una trama e una conclusione), o comunque da un'ispirazione palese e condivisa. Il primo caso è piuttosto chiaro: se giochiamo che eravamo esploratori dispersi nel deserto e voi ci dovete trovare col walkie talkie (quindi tra l'altro probabilmente una "sequenza" inventata da noi, non di un particolare film o che), non cambi non solo il setting, ma come va a finire. Sì, certamente questo è regolato. Ma se non c'è una trama o altro da imitare, e aggiungi elementi tuoi... avviene di tutto un po'. Salva che di solito intuisci quel che va bene all'altro (come tematiche, cambiamenti di ruoli, inventiva).
* Non c'è divisione dei compiti. In soldoni, se si deve discutere del mondo di gioco lo può fare chiunque. Di solito è poco un problema perché si imita qualcosa abbasta pedissequamente.

--- Citazione ---Vuoi dire che se io scrivo un gioco con quest'unica indicazione, senza aggiungerci nulla c'è gente in giro in grado di giocarci?
--- Termina citazione ---

Boh, noi non avevamo bisogno nemmeno di pensare di scriverlo. E' una cosa "spontanea" (non nel senso che il bambino se lo reinventa da solo, ma che è una cosa che i bambini fanno per imitazione di altri bambini senza neanche pensarci), scriverne come avviene è piuttosto controintuitivo, è un po' come pensare di imparare un ballo leggendo come avvengono i passi... Secondo me se lo vedi fare da un bambino capisci il meccanismo di base, anche se poi ci sono variazioni mica da nulla.
Se pensassi vi fossero altre regole, le avrei dette, magari riflettendo mi vengono in mente anche spontaneamente.

Ezio:
Luca, non ci devi spiegare come si gioca, ci devi descrivere una partita.


Dici che eravate tu e tre amici? Ok. Come si chiamano questi amici? Che cosa hanno detto, che cosa è successo. Che cosa avete fatto? Concretamente.
Sono tre thread che ci parli di questo fantomatico gioco e ancora nessuno ha capito che cosa è. Che cosa è successo? Chi ha detto cosa?
Devi parlarci in modo concreto, di quello che è successo mentre giocavate oppure è impossibile continuare un qualunque tipo di discussione.


Esempio concreto di esempio concreto:
L'altra sera ho giocato a Psi*Run.
Ho deciso che avrei interpretato una ragazzina coi capelli rosa e gli occhi rossi e i denti a punta che controlla le fiamme. Ho iniziato fuggendo dal camion scaravoltato e poi, per rubare un paio di occhiali da sole ad un autogrill, ho dato fuoco a tutto. Per farlo ho dovuto tirare 5d6 e distribuirli tra vari "risultati". Ho dato punteggi alti alla mia sicurezza e all'ottenimento del mio obiettivo (gli occhiali), ma bassi al controllo dei miei poteri. Mario, il GM, ha sorriso e ha detto che le mie fiamme lambivano la pompa di benzina. BOOM!
Ho segnato comunque un danno sulla scheda e ho detto che andavo avanti, al magazzino abbandonato. Quando Oasis ci è arrivata abbiamo segnato su un foglio la posizione del magazzino nel foglio di gioco.


Vedi come descrivo quello che è davvero successo oltre che alla fiction?

Dairon:
Dopo vent'anni, è ovviamente impossibile che me lo ricordi.


--- Citazione ---Sono tre thread che ci parli di questo fantomatico gioco e ancora nessuno ha capito che cosa è.
--- Termina citazione ---

Beh, mi fa piacere che però lo capiate dalle descrizioni di regole interne di altri "facciamo finta che", zero AP. Non so, credo semplicemente che abbiate giocato di più a "facciamo finta che" meno "recitativi" e "discorsivi".

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